Ultima Modifica il 15 Luglio 2021

Dopo secoli di censure e alterne vicende, la riapertura del Gabinetto Segreto, del Museo Archeologico Nazionale di Napoli ha rivelato innumerevoli reperti di natura erotica di epoca romana.

Il Museo MANN è il custode di una delle più ricche collezioni al mondo di oggetti e immagini dipinte a tema esclusivamente erotico, provenienti proprio dalle antiche città della cinta vesuviana.

Gabinetto Segreto

Furono i Borboni, casa regnante al momento dei primi scavi di Pompei ed Ercolano, a creare il Gabinetto Segreto. Una sezione riservata che occupa le sale 62 e 65 nel piano ammezzato del Museo MANN.

Fin da quando cominciarono gli scavi nelle città vesuviane, il rinvenimento sempre più copioso di oggetti “osceni” creò imbarazzo; per salvaguardare la buona reputazione della casa reale si dispose che “avessero unicamente ingresso le persone di matura età e di conosciuta morale”.

Gabinetto Segreto - Pan ed Ermafrodito

Nel corso dei secoli la collezione è stata chiamata anche “Gabinetto degli oggetti riservati” o “osceni” o “pornografici”.

La collezione ha una lunga storia di divieti e permessi, chiusure e aperture. Seguirne l’evoluzione significa un po’ seguire la storia del comune pudore.

C’è stato un periodo in cui le stanze del Gabinetto Segreto venne chiusa alla vista del pubblico, pare addirittura con finestre murate. Alcuni puritani proposero la distruzione di questi reperti che erano sinonimo di oscenità.

La censura cessò solo con l’arrivo di Garibaldi, una scelta fatta chiaramente per sancire l’arrivo di una politica più liberale. La collezione è liberamente visibile al pubblico dagli anni 2000, tuttavia vige il divieto di accesso ai minori di 14 anni non accompagnati.

Gabinetto segreto, Pompei ed Ercolano a luci rosse

Il Gabinetto segreto del MANN è forse l’ala più gettonata del museo, dove commenti imbarazzati si mischiano alle risate rumorose dei meno timidi.

Gabinetto Segreto - MANN

Qui sono conservati i reperti a luci rosse rinvenuti a Pompei ed Ercolano : pigmei intenti ad accoppiarsi, lunghi falli pendenti o eretti, ermafroditi e ancora uomini e donne intenti ad amoreggiare. Pezzi d’epoca romana che abbellivano lupanari o stanze private, simboli di un mondo dove la sessualità veniva vissuta senza ipocrisie e falsi bigottismi.

La collezione si divide in grandi aree tematiche: la pittura mitologica, la pittura dei lupanari, gli amuleti.

Il pezzo più famoso della raccolta, nonché simbolo non ufficiale del Gabinetto Segreto, è sicuramente il gruppo marmoreo Pan e capra. Una piccola scultura rinvenuto nel 1752 nella Villa dei Papiri di Ercolano.

Il dio Pan è raffigurato in una posizione piuttosto esplicita, con una notevole resa di particolari che esalta la natura ibrida del dio. Pan ha fattezze umane solo nella parte superiore del corpo.

Curiosità

I genitali maschili erano utilizzati anche come amuleti personali ed erano portati da uomini e donne come protezione contro il malocchio e le malattie. Nel mondo romano il membro maschile era anche simbolo di fecondità ed augurio di prosperità.

Informazioni pratiche

Collocazione: Sale 62 e 65 al piano ammezzato del museo. Sebbene non sussista più alcun tipo di censura, i minori di 14 anni possono visitare la sezione unicamente se accompagnati da persona adulta.

Indirizzo: Piazza Museo, 19 – 80135 Napoli
Contatto: Tel. +39 081 442 2149 – Sito Web ufficiale: www.museoarcheologiconapoli.it/

Orari di apertura del Museo: feriali 9.00 – 19.30; festivi 9.00 – 19.30; chiuso il martedì: la biglietteria chiude alle ore 18.00
Come arrivare: Metropolitana fermata “Museo” della linea 1, fermata “Cavour” della linea 2.