Ultima Modifica il 13 Novembre 2020

Il porto di Napoli è da sempre una delle porte d’ingresso della città partenopea. Una zona mista, in cui turisti, viaggiatori, lavoratori e merci si incrociano.

Fin dalla su fondazione nell’VIII Secolo a.C. ad opera dei Greci, il Porto di Napoli è uno dei principali punti di riferimento per l’economia della città e della regione.

Cenni storici

Con l’avvento degli Angioini, nella seconda metà del 1200, il porto si amplia e si arricchisce di nuovi edifici parallelamente allo sviluppo della città. Sotto il regno di Carlo I d’Angiò Napoli era tra le città più grandi e popolose d’Europa.

Fu Carlo II d’Angiò ad operare un ampliamento del porto promuovendo la realizzazione, tra il 1302 ed il 1307, del molo Angioino (quello vicino Castel Nuovo). Nel 1487 Ferrante d’Aragona incaricò Luca Bengiamo di costruire un Faro denominato “Lanterna del Molo”.

Porto di Napoli - San Vincenzo

Nel 1734 Napoli viene conquistata da Carlo di Borbone, diventando nuovamente capitale di un regno autonomo. Grazie alle sue iniziative di riforma economica, sociale ed istituzionale, ma anche in ambito architettonico e urbanistico, Napoli diventa un luogo di affari e di scambi marittimi.

Vennero creati diversi nuovi moli e i cantieri navali vennero ampliati con un arsenale ai piedi del quartiere di Santa Lucia.

Fu in questo periodo che l’Arsenale divenne un grande cantiere navale. Proprio qui, nel 1818, venne varata la “Real Ferdiando I”, la prima nave a vapore del Mediterraneo. Nel 1836 Ferdinando II decretò l’allestimento di un porto militare e per proteggerlo meglio si realizzò il molo San Vincenzo.

Durante il ventennio fascista si svilupparono maggiormente gl’impianti portuali partenopei con l’obbiettivo di creare un ponte verso i paesi del Mediterraneo.

Porto di Napoli - Stazione Marittima

Questo interesse si concretizzò nella progettazione e costruzione, nel 1936, della grande Stazione Marittima. Il progetto vincitore interpretò in pieno gli stilemi di grandiosità ed efficienza del Fascismo con vasto impiego di marmo travertino.

Con la recente conclusione del dragaggio nel porto di Napoli, il capoluogo partenopeo ospita le grandi navi commerciali. E’ in corso anche il restauro dell’Immacolatella Vecchia, lo storico edificio borbonico ideato dal Vaccaro; si stanno definendo anche i progetti per la nuova stazione del Beverello.

Il porto di Napoli Oggi

Porto di Napoli

Il Molo Angioino, con la famosa Stazione Marittima, è destinato all’approdo delle navi da crociera. Il Molo Beverello, qui attraccano gli aliscafi che collegano Napoli con le isole del Golfo (Capri, Ischia, Procida). Calata di Massa, da qui partono i traghetti e le navi veloci.

Il porto di Napoli è situato di fronte al centro cittadino, molti luoghi di interesse storico ed artistico sono dunque abbastanza vicini e raggiungibili a piedi.

Piazza Municipio, Castel Nuovo (Maschio Angioino), Palazzo Reale, Piazza del Plebiscito, la Galleria Umberto I e le vie dello shopping come Via Toledo e Via Chiaia.