Il suggestivo borgo medievale di Riardo, paesino campano dell’alto casertano, è dominato da un meraviglioso e imponente castello longobardo. Il pittoresco borgo, rinomato fin dall’epoca romana per le sue fonti di acque minerali, domina la valle del Savone.
Nella magica cornice del Centro Storico di Riardo si svolge ormai da vari anni la Sagra al Borgo – “La tradizione della Carne Salsicciara. Una manifestazione che si pone l’obiettivo di far conoscere la cultura culinaria oltre alla meravigliosa storia di questo luogo.
Borgo di Riardo Cenni storici
Riardo, fondato dagli Osci prima del V secolo a.C., è successivamente conquistato dai Romani. La sua storia è segnata da eventi drammatici, come il saccheggio e l’incendio ad opera di Annibale nel 217 a.C..
Intorno all’anno 1000, viene costruito l’imponente castello, destinato a diventare il simbolo del borgo.
Nel XV secolo, la dinastia aragonese prese il controllo del territorio, portando nuove trasformazioni. Infine, nel 1713, il feudo di Riardo è elevato a ducato, un riconoscimento che ne sottolineò l’importanza.
Nel corso del XX secolo, il legame tra Riardo e la sua acqua si è rafforzato sempre di più con la nascita del Parco delle Sorgenti. Un vero e proprio santuario dell’acqua di 145 ettari che custodisce le fonti delle acque minerali Ferrarelle, Santagata e Natía.
Riardo celebra la sua festa patronale il 6 dicembre, in onore di San Nicola. La giornata è caratterizzata da processioni, esibizioni musicali e spettacoli pirotecnici.
Cosa vedere nell’antico borgo
Passeggiare per Riardo è come fare un viaggio nel tempo, attraverso i suoi vicoli acciottolati che collegano i diversi livelli del borgo. Le case, con le loro facciate restaurate, raccontano storie di un passato ricco di tradizioni, e alcune di esse sono diventate scrigni di arte e ingegno, ospitando botteghe artigiane dove mani sapienti creano oggetti unici, o accoglienti spazi espositivi dove l’arte si svela in mostre permanenti.
Il cuore religioso del paese è la chiesa di Santa Maria a Silice, chiamata in origine Ave Gratia Plena. Al suo interno custodisce una veneratissima statua lignea della Vergine (scuola napoletana, 1750 ca.) e la statua lignea di Sant’Antonio Abate, donata dalla duchessa Aldobrandini durante la peste del 1656. Sotto la navata, si trova l’antico cimitero, un legame con il passato e con le generazioni che hanno costruito l’identità di Riardo.
Castello di Riardo: origini e storia
L’imponente Castello di Riardo fu voluto dai figli del principe longobardo Landolfo Castaldei e andò ad aggiungersi ad una serie di rocche e fortificazioni eretti a difesa del territorio di Capua.
Nel corso dei secoli, il castello di Riardo ha subito trasformazioni significative, passando da una struttura longobarda a un’imponente fortezza medievale.
Sebbene la struttura sia stata ampliata in epoca normanna, furono gli Angioini a dagli l’aspetto che conosciamo oggi. La fortezza è arricchita con elementi architettonici tipici dell’epoca, come la zoccolatura a “zampa di elefante” e la merlatura distintiva delle torri e delle mura.
Il castello di Riardo è uno scrigno di tesori architettonici, ma uno dei più preziosi è senza dubbio l’enorme finestrone arcuato, una porta sul paesaggio che incanta con la sua vista sconfinata sulla piana del Savone e il mare all’orizzonte. La torre maestra, poi, è un vero e proprio enigma, con i suoi muri cavi che nascondono un segreto: una scala che conduce al punto più alto del castello, un luogo ricco di fascino e mistero.
L’imponente struttura del castello si articola su ben quattro livelli: un seminterrato, un piano terra e due piani superiori. Particolarmente affascinanti sono i giardini che si estendono sul versante nord, dove una passerella in legno offre una vista mozzafiato sul paesaggio circostante. La piana del Savone si estende ai suoi piedi, mentre il mare, sullo sfondo, completa l’opera, offrendo uno spettacolo di rara bellezza.
Oggi il castello ospita mostre e eventi culturali, offrendo ai visitatori la possibilità di immergersi nella storia del paese.
COME ARRIVARE:
Autostrada A1 Milano Napoli: uscita casello di Caianello. Prendere la Via Casilina, direzione Capua, e dopo circa 8 km il bivio di Riardo.
Da Benevento: superstrada Telesina, uscita Vairano P. Prendere la Via Casilina, direzione Capua, e dopo circa 8 km il bivio di Riardo.
Treno: Stazione Riardo Pietramelara, linea Roma-Napoli via Cassino.