Ultima Modifica il 28 Maggio 2024
Il Chiostro di San Marcellino e Festo, probabilmente uno dei più noti e belli di Napoli, è parte integrante dell’omonimo complesso monastico partenopeo.
Il chiostro, un tempo “deambulatio” alle Monache del Convento di Santi Marcellino e Festo, è oggi frequentato (tra una lezione e l’altra) dagli studenti del dipartimento di scienze umanistiche dell’Università Federico II.
Nota Storica
L’antico complesso conventuale, situato sulla collinetta del Monterone nel centro storico di Napoli, è il risultato dell’unione dei conventi femminili dei Santi Marcellino e Pietro e dei Santi Festo e Desiderio. La fusione tra i due conventi fu ratificata il 26 Marzo del 1566. Potrebbe interessarti Complesso Monastico di San Marcellino e Festo a Napoli.
L’intero complesso, nel corso del tempo, ha subito varie modifiche, ampliamenti e restauri ed è stato arricchito da interventi di pittori prestigiosi quali Battistello Caracciolo e Francesco de Mura, e di architetti di spicco, da Lazzari a Vanvitelli.
Nel 1808 il monastero fu soppresso diventando prima convitto femminile e successivamente convitto prediletto da Gioacchino Murat. Nel 1907, per decreto reale, il complesso ospita il dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli studi di Napoli “Federico II”.
Dal 1932 ospita anche il Museo di Paleontologia e di Geologia che ospita un’importante collezione di fossili e uno scheletro di allosaurus, un dinosauro carnivoro dello stesso gruppo del tirannosauro.
La struttura del chiostro di San Marcellino
Il Chiostro di San Marcellino e Festo in realtà è composto da due cortili posizionati a quote diversi. I lunghi terrazzi a belvedere sono opera di Giovan Giacomo della Monica, il quale li ideò tra il 1567 e il 1595.
Lo scenografico porticato aperto su un lato consentiva alle monache di godere della vista sul Golfo di Napoli senza mescolarsi con la popolazione. Oggi la vista è sbarrata da altre costruzioni.
L’elegante chiostro colpisce la rigogliosa vegetazione e per i diversi elementi barocchi introdotti durante i successivi restauri seicenteschi. Interessanti la Fontana dei Delfini e la fontana, oggi collocata alla destra dell’ingresso, decorata con quattro teste di cane.
Nel chiostro si può ammirare un capolavoro progettato da Luigi Vanvitelli: l’Oratorio della Scala Santa realizzato nel 1772. L’oratorio presenta un’elegante e scenografica facciata, con doppia scalinata, che si affaccia su un giardino, una specie di chiostro nel chiostro.
Le aiuole curatissime del chiostro maggiore ci introducono poi alla magnifica chiesa di San Marcellino e Festo arricchita con decorazioni in marmi policromi del XVIII secolo.
Complesso di San Marcellino e Festo, Largo S. Marcellino Napoli.
L’accesso al chiostro, un’oasi felice nel cuore del centro Storico di Napoli, è libero.