Ultima Modifica il 6 Dicembre 2020

Non c’è nulla di più autunnale delle Castagne, sopratutto in Campania, prima regione castanicola italiana.

Dal Cilento al Garigliano, dal sud al nord della Campania i castagneti tornano ovunque a dare i loro deliziosi frutti



Un tempo era considerato “il pane dei poveri”, oggi, invece, è l’ingrediente principale di tantissime ricette. Dalle zuppe ai numerosi dolci e dessert, come i maron glacés, le torte Montblanc e le confetture fatte in casa.

In Campania ben tre varietà hanno ottenuto il maschio IGP: la Castagna di Montella Igp, il Marrone di Roccadaspide Igp e il Marrone di Serino/Castagna di Serino IGP.

Le castagne della Campania sono generalmente più piccole rispetto alle altre che si possono raccogliere nel resto delle regioni italiane.

Le castagne allesse, le caldarroste e le castagne d’o prevete sono i tre modi in cui si preferisce gustarle a Napoli.

‘O Castagnaro e le caldarroste

Il venditore di castagne, a Napoli, è conosciuto come ‘O Castagnaro, una figura che ancora oggi è possibile incontrare in alcune strade partenopee.

Le castagne, Campania

L’antico mestiere si svolge direttamente in strada con un carretto munito di fornello e pentola forata. Le caldarroste, dopo averle incise sul lato bombato, vengono cotte (arrostite) e servite nel foglio di giornale a forma di cono, il cosiddetto cuoppo.

Accanto al più noto castagnaro ambulante, vi è anche il castagnaro a bottega. Qui, tra sacchi di mandorle, noci e nucelle, si vendono le castagne crude, per coloro che preferiscono deliziarsi direttamente in casa propria.

Castagne allesse e d’o prevete

Le castagne allesse, un piatto tipico della cucina partenopea e spesso l’unico sostentamento della gente povera. La preparazione è molto semplice, bisogna prima togliere la buccia esterna e poi lessarle in abbondante acqua salata e con qualche foglia di alloro.

Dall’ipinia, invece, ci arrivano le castagne d’o prevete, una preparazione usata e affinata dai monaci Benedettini.

Secondo tradizionale, le castagne vengono prima essiccate a fuoco lento per circa 15 giorni e poi tostate per conferirle un sapore caratteristico. Il segreto del loro sapore è nella reidratazione. Infatti prima di essere mangiate vengono immerse in acqua o in una mistura di acqua e vino.

Castagne e Marroni non sono la stessa cosa, anche se sono davvero molto simili. Voi conoscete la differenza?

Le prime sono i frutti dell’albero selvatico e con una buccia più resistente e più scura; i marroni invece vengono dalla pianta coltivata, sono più grandi e sono un pò più dolci rispetto alle castagne.

La leggenda della castagna

Si narra che in un piccolo paese di montagna molto povero, gli abitanti si rivolsero a Dio pregandolo di dar loro qualcosa per sfamarsi.

Castagna di Serino IGP

Il buon Dio diede loro una pianta da cui poter raccogliere frutti nutrienti, il castagno; ma il Diavolo intervenne anche lui, per impedire che la gente potesse raccogliere i frutti, li avvolse in un guscio spinoso.

Presi dallo sconforto gli abitanti del piccolo paese ritornarono nuovamente a pregare Dio ed egli sceso in mezzo a loro fece il segno della croce; i gusci spinosi come per miracolo si aprirono, e da quel giorno, quand’è periodo, i frutti di questa pianta si aprono a croce.