Il magnifico Castello dei Conti di Acerra, conosciuto con affetto da tutti come il Castello Baronale, nasconde un tesoro che pochi immaginano. Proprio sotto le sue solide fondamenta, infatti, si celano i resti di un antico teatro romano, riemersi grazie a recenti scavi archeologici.
Questo splendido edificio, che si affaccia sulla centrale Piazza Castello, è un luogo dove il passato romano di Acerra (l’antica Acerrae) si fonde armoniosamente con la maestosità dell’architettura normanna, dando vita a un sito unico nel suo genere.
Visitare il Castello Baronale significa fare un viaggio nel tempo, tra epoche lontane e atmosfere suggestive. Una tappa imperdibile per chi ama scoprire i segreti nascosti nei luoghi meno battuti dal turismo di massa.
Il Castello Baronale: un libro di storia a cielo aperto
Questo antico maniero, la cui storia è tortuosa e affascinante, è un vero e proprio libro di storia a cielo aperto. ll complesso fu eretto alla fine dell’826 d.C. su un precedente insediamento bizantino, un centro che i Longobardi stessi avevano brutalmente distrutto nel 570 d.C..
Appena pochi anni dopo la sua costruzione, il Castello Baronale fu distrutto, nell’834 d.C., per mano di Bono, duca e console di Napoli. La ricostruzione avvenne tra l’XI e il XII secolo, seguendo le caratteristiche dell’architettura normanna.
Nel XII secolo, il castello ospitò Manfredi, carismatico figlio naturale di Federico II di Svevia e futuro Re di Sicilia, come testimoniato da un documento risalente al 1255. Conobbe poi nuovi signori: dal Conte Roberto Sanseverino a Gurello Orilia, che non badò a spese per abbellirlo e renderlo degno di ospitare Giacomo de La Marche, consorte della regina Giovanna II. Fu anche testimone di un’epica resistenza: nel 1421, il coraggio del popolo acerrano impedì agli aragonesi di espugnarlo.
Successivamente passò ai de Cardenas, fino agli Spinelli, che lo possedettero fino al 1925, anno in cui il Castello fu acquistato dall’Amministrazione Comunale, divenendo sede del Municipio e, oggi, un polo culturale che ospita numerosi musei, custodi di un patrimonio inestimabile.
Assalto al Castello Baronale: la rievocazione storica
Ogni anno, il maestoso Castello Baronale di Acerra si anima per la rievocazione storica dell'”Assalto al Castello”, un evento che catapulta i visitatori indietro nel tempo, precisamente al novembre del 1421.
In quel periodo tumultuoso, l’Italia meridionale era teatro dello scontro tra Luigi III d’Angiò e la regina Giovanna II di Napoli. Fu in questo contesto che Giampietro Origlia, il feudatario di Acerra, si trovò nel mirino di Alfonso V d’Aragona. Quest’ultimo, alla testa di un imponente esercito, pose sotto assedio la città.
Nonostante la ferocia dei ripetuti attacchi, gli Acerrani, con una difesa strenua e valorosa, riuscirono a impedire la capitolazione della città. Per ben tre mesi, l’assedio si protrasse infruttuosamente. Fu solo grazie all’intervento e alla mediazione dei legati pontifici che si giunse a una tregua. L’accordo prevedeva che Luigi III consegnasse Acerra a Papa Martino V, il quale, nell’aprile del 1422, la cedette ad Alfonso V in cambio di un congruo risarcimento economico.
Descrizione architettonica del castello
Il Castello Baronale è un intreccio di epoche diverse. Nel tempo è stato ampliato e restaurato più volte, creando una struttura complessa dove spazi e stili differenti si uniscono in modo armonioso e suggestivo.
La visita inizia dall’antico fossato, che sembra sussurrare racconti di battaglie e strategie. Qui, un solido ponte fisso a due piloni, risalente al 1795, ha preso il posto del più dinamico ponte levatoio, aprendo la strada all’unico varco nella possente cinta muraria.
Oltre il varco ci accoglie un’imponente torre semicilindrica. Il suo inconfondibile paramento in tufo dona all’intero complesso un senso di antica solidità. Il castello si sviluppa su tre livelli ed è coperto da un tetto a due falde.
Ma il viaggio nel tempo non finisce qui! Una suggestiva scala a chiocciola, collocata all’interno del mastio, conduce alla scoperta dei resti dell’antico teatro romano: il nucleo originario su cui è stato costruito il castello. Un’occasione unica per toccare con mano le radici più profonde di questo straordinario complesso.
Il Castello oggi: polo museale e culturale
Il Castello Baronale non è solo un luogo ricco di storia antica, ma anche un vivace polo museale. Proprio all’ingresso del museo, nel 1993, è stato inaugurato il monumento a Pulcinella, simbolo della tradizione acerrana.
MAAS – Museo Archeologico di Acerra e Suessula, si snoda in vari ambienti del castello. L’esposizione di reperti archeologici e dei resti dell’antico teatro romano permette ai visitatori di conoscere da vicino le origini e la storia di Acerrae, l’antico nome della città, e del suo territorio,
Il Museo del Folklore e della Civiltà Contadina propone un affascinante viaggio nella cultura popolare dell’area. Oltre a esporre oggetti, arredi e ornamenti d’epoca, il museo ricrea ambienti agricoli e domestici per far rivivere la quotidianità della vita contadina.
Il Museo di Pulcinella, simbolo indiscusso del teatro e della tradizione napoletana, da sempre legata alla città di Acerra. Il percorso racconta l’origine e l’evoluzione della maschera di Pulcinella nel contesto storico e sociale locale.
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Nelle sale più antiche del castello si trova la Biblioteca Comunale “Gaetano Caporale”, un noto storico acerrano. Istituita nel 1972, conserva importanti documenti e materiali utili a ricostruire la storia della comunità di Acerra.
Al secondo piano si sviluppano due percorsi multimediali.
Il primo è dedicato alla storia e all’archeologia del territorio, con installazioni interattive e immersive che guidano i visitatori alla scoperta del passato della città.
Il secondo è il Museo delle Tradizioni Musicali, che racconta – sempre in chiave multimediale – la ricca eredità musicale di Acerra, offrendo un’esperienza coinvolgente per tutte le età.
Informazioni utili
Indirizzo: Castello Baronale di Acerra – Piazza Castello, 80011 Acerra (NA)
Eventi principali: Rievocazione dell’Assalto
Orari e visite: Consultare il sito ufficiale del Comune di Acerra o la pagina dedicata al Castello per aggiornamenti su orari e prenotazioni.