Il volo dell’angelo a Gesualdo (AV) è una delle tradizioni più attese ed emozionanti della festa di San Vincenzo Ferreri, il “santo con le ali”.
La sacra rappresentazione del volo dell’Angelo di Gesualdo si tiene l’ultima domenica del mese d’agosto. L’edizione 2023 è in programma domenica 27 agosto alle ore 12.30. Gesualdo, Festività in onore di San Vincenzo Ferreri 2023.
Volo dell’angelo e la tradizionale recita dell’angelo e del diavolo
Il volo dell’angelo di Gesualdo, in occasione dei festeggiamenti in onore di San Vincenzo Ferreri, è una teatralizzazione del conflitto bene-male, che si risolve nella sconfitta del diavolo e nel trionfo dell’angelo.
Da almeno duecento anni, per i festeggiamenti in onore di San Vincenzo Ferreri, viene distesa una fine d’acciaio fra una finestra del Castello di Gesualdo (l’imponente fortezza, che sovrasta il paese) e il campanile della chiesa del SS. Rosario.
Dopo la messa in onore di San Vincenzo Ferreri, il bambino prescelto per vestire i panni “dell’Angelo” inizia il suo volo longo la fune d’acciaio. Quando il Bambino-Angelo arriva a circa metà del suo percorso, inizia una cruenta disputa dialettica ricca di colpi di scena con il diavolo che recita la sua parte da un palco sistemato al centro di Piazza Neviera.
Dopo aver sconfitto il diavolo, l’angelo-bambino recita una benedizione per la città e completa il suo volo fino al campanile.
Nel pomeriggio (dalle ore 17.30) lungo le strade del paese, si tiene una solenne processione. La statua di San Vincenzo Ferreri è accompagnata dai membri delle confraternite di S.S Rosario e di S. Vincenzo, ed è seguita dalla Madonna del Rosario,
portata a spalla da gruppi di donne.
Il cammino, che dura circa tre ore, termina nella piazza principale (ore 21.00), dove gli abitanti di Gesualdo e dei paesi vicini sono in attesa del volo di ritorno. L’angelo parte dal campanile e ritorna al castello, simbolo della grazia di Dio, discesa ora sugli uomini.
Cosa vedere a Gesualdo, borgo panoramico dell’Irpinia
Gesualdo, un piccolo borgo situato in provincia di Avellino, offre una veduta panoramica su Gesualdo, sull’Alta Irpinia e sulla Valle del Calore. Nonostante le sue dimensioni ridotte, ha molto da offrire ai visitatori che decidono di dedicare qualche ora alla scoperta delle sue bellezze.
Tra i luoghi da non perdere c’è sicuramente il Castello di Gesualdo, una meta imperdibile per gli amanti della storia. Quest’affascinante fortezza risalente al XIV secolo è stata dimora di Carlo Gesualdo Principe di Venosa. Il noto compositore di madrigali e musica sacra, acquistò la triste fama di assassino dopo essersi macchiato dell’omicidio della giovane moglie Maria d’Avalos e del suo amante. Potrebbe interessarti Il fantasma di Maria d’Avalos, un’antica leggenda di Napoli.
Passeggiando tra le stradine dell’antico del borgo, si possono ammirare palazzi e chiese di epoca medievale, arricchiti da splendidi affreschi e decorazioni barocche. Meritano una sosta in particolare i Palazzi Pisapia e Mattioli, la Chiesa di San Nicola e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Senza dimenticare la Fontana dei Putti, Piazza Umberto I e Piazza Neviera.
Il culto per San Vincenzo Ferreri a Gesualdo
I primi solenni festeggiamenti in onore del Santo taumaturgo San Vincenzo Ferreri vengono fatti risalire all’anno 1822 ed è legata al passaggio di una statua del santo, commissionata da una comunità religiosa siciliana ad un artista spagnolo.
Mentre la statua era in viaggio verso sud, i portatori della statua si fermarono nel paese avellinese di Gesualdo. Fu in quell’occasione che i cittadini, spinti da una passione irrefrenabile decisero di impadronirsi della statua impedendone il viaggio verso la Sicilia. Da allora il culto per San Vincenzo è sempre fervido nella comunità gesualdina.