Ultima Modifica il 2 Febbraio 2022
In piazza Sisto Riario Sforza, tra la Reale Cappella del Tesoro ed il Pio Monte della Misericordia, si scopre l’obelisco di San Gennaro.
La guglia più antica di Napoli, è un’opera barocca costruita tra il 1645 e il 1660 da Cosimo Fanzago. Potrebbe interessartiScoprire Napoli, un obelisco dopo l’altro.
Storia
Era il 16 dicembre 1631 quando il Vesuvio si risveglia mietendo molte vittime. A Napoli, che non fu direttamente toccata, numerose furono le processioni devozionali; una in particolare si mosse dal Duomo di Napoli, con l’esposizione delle reliquie di san Gennaro.
Eruzione del Vesuvio 1631, incisione di Matthäus Merian, detto Matthäus Merian il vecchio.
Secondo alcune testimonianze dell’epoca pare che proprio al giungere della processione al ponte della Maddalena l’eruzione iniziò a scemare. A San Gennaro venne attribuito il merito di aver salvato la città dalla furia del vulcano sebbene l’eruzione durò fino al 3 gennaio 1632.
Per ringraziare il Santo protettore di Napoli, la Deputazione del Tesoro decise di erigergli un monumento. La sua costruzione, progettata da Cosimo Fanzago in puro stile barocco, inizia nel 1636 e si protrasse fino al 1660.
Per la sua collocazione fu scelta la piazzetta antistante l’accesso laterale alla Cappella di San Gennaro, un luogo dove per tradizione si svolgevano i festeggiamenti dedicati al Santo Patrono.
Descrizione della Guglia di san Gennaro
L’obelisco di San Gennaro, alto ben ventiquattro metri, è composto da una sorta di colonna quadrangolare con grandi cartigli; tra cui la scultura della Sirena Parthenope, simbolo di Napoli, che regge uno scudo recante parole di gratitudine della città al santo.
Al di sopra un capitello ionico riccamente decorato con puttini alati che mostrano i simboli del Santo: le ampolle, la mitra e la stola in bronzo, il libro in marmo e la penna in bronzo.
In cima al monumento si trova la statua bronzea di San Gennaro, opera di Tommaso Montani.
Obelisco di San Gennaro, Piazza Cardinale Sisto Riario Sforza, 80139 Napoli.