Ultima Modifica il 28 Maggio 2024
A Napoli, la seicentesca chiesa di Santa Teresa degli Scalzi è una sorta di galleria di pittura, scultura o arti decorative dei secoli XVII e XVIII. E’ anche conosciuta come chiesa di Santa Teresa al Museo per la sua vicinanza con la le raccolte archeologiche del MANN.
Il culto di Santa Teresa d’Avila, proclamata compatrona della città nel 1664, è ancora molto sentito a Napoli. A lei sono dedicate ben tre chiese : Santa Teresa a Chiaia, Santa Teresa degli scalzi, e la Chiesa dei Santi Teresa e Giuseppe ai Ponti rossi.
La chiesa, voluta dai Carmelitani Scalzi, sta ritornando agli antichi splendori per merito dei Ricostruttori della Preghiera di Napoli che l’hanno ricevuta in affidamento e ne curano i lavori di ristrutturazione.
Il complesso carmelitano di Santa Teresa degli Scalzi, nasce dalla trasformazione del magnifico palazzo del Duca di Nocera acquistato grazie alle offerte raccolte da Pietro della Madre di Dio, predicatore carmelitano spagnolo e seguace di Santa Teresa d’Avila. I lavori della chiesa-convento, affidati all’architetto Giovan Giacomo di Conforto, sono realizzati in massima parte dal 1603 al 1612.
Santa Teresa degli Scalzi, descrizione
La facciata, disegnata da Cosimo Fanzago nel 1652, presenta due statue in stucco che raffigurano Santa Teresa d’Avila e San Giovanni della Croce.
Per accedere alla chiesa si sale una scenografica scala a doppia rampa in pietra vesuviana, realizzata nel 1835 da A. Annita seguito alla creazione del grande asse stradale aperto tra il 1806, ed il 1815, per collegare il centro antico della città di Napoli con la Reggia di Capodimonte.
L’interno della Chiesa
L’interno, a croce latina con navata unica e volta a botte, conserva decorazioni realizzate da Malasomma, Marasi, Giacomo del Po’, Paolo de Matteis, Belisario Corenzio, Battistello Caracciolo. Magnifico è il pavimento, un capolavoro di intarsio marmoreo su disegno del bergamasco Cosimo Fanzago. L’attuale cupola a bassa calotta sostituì nel 1835 quella originaria danneggiata dal terremoto nel 1688.
Curiosità. l’altare maggiore, realizzato da Dionisio Lazzari, è stato trasferito nel 1808 nella Cappella Reale, dedicata alla Madonna Assunta, di Palazzo Reale. Al suo posto si trova quello proveniente dalla chiesa del Divino Amore. Realizzato nella metà del ‘700 da G. Sanmartino e riadattato da N. Stassano per la sua nuova destinazione.
Ai lati dell’altare si trovano due profonde cappelle. Quella a sinistra, dedicata a Santa Teresa d’Avila, è stata disegnata da Cosimo Fanzago ed è ricoperta di preziosissimi marmi policromi. La statua della santa, realizzata nel 1798, è una copia di quella esistente nella Chiesa di Santa Teresa a Chiaia.
La seconda cappella a sinistra conserva affreschi di Battistello Caracciolo raffiguranti Storie dell’Ordine Carmelitano. Mentre nella quarta cappella a destra si trovano gli affreschi di Belisario Corenzio. Nella crociera si scoprono le grandi tele firmate da Giacomo del Po raffiguarnti la Fuga in Egitto e S. Giovanni della croce alla battaglia di Praga (datata 1708).
Sempre di Giacomo del Po sono gli angeli fanciulli musicanti che sovrastano le sculture ritraenti Carlo Filippo Spinelli (1726) e Carlo VI d’Asburgo, opera del 1715 di Giacomo Colombo.
Sul finire del XIX secolo parte del convento viene ceduto ed è oggi sede dell’istituto per non vedenti Paolo Colosimo.
Informazioni utili
Indirizzo: Via S. Teresa degli Scalzi – 80135 Napoli
Come arrivare: Linea metro L1: stazione Cavour, procedere su via Antonio Villari e svoltare a sinistra su Via S.Teresa degli Scalzi fino alla Chiesa (sulla sinistra), circa 12 minuti a piedi |Linea metro L2: stazione Museo, da Piazza Museo svoltare a destra su Via S.Teresa degli Scalzi fino alla chiesa (sulla destra), circa 10 minuti a piedi.