Napoli si prepara ad accogliere la Galleria Museale Archeologica, un nuovo Museo all’interno della Stazione Municipio, progettata da Álvaro Siza e Eduardo Souto de Moura.

Il nuovo Museo di Napoli, una galleria sotterranea lunga oltre 100 metri e larga 7, correrà parallelo al sottopasso di piazza Municipio che arriva fino al piazzale antistante la Stazione Marittima, nel porto di Napoli.

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L’Area progetti speciali – Servizio progetti strategici del Comune di Napoli ha approvato, il 20 dicembre scorso, il progetto esecutivo dell’opera. Secondo il cronoprogramma i lavori di realizzazione e allestimento della Galleria Museale dureranno un anno..

Il museo sotterraneo di piazza Municipio

Il progetto della Galleria Museale Archeologica, all’interno della stazione della metropolitana di Piazza Municipio, sarà un luogo unico nel suo genere dove l’antico e il contemporaneo saranno messi a confronto.

Accanto alle linee moderne della Metropolitana di Napoli potremo scoprire i numerosi reperti archeologici emersi durante gli scavi della stazione stessa. I lavori, durati circa 20 anni, hanno portato alla luce reperti dall’epoca greco-romana fino all’età medievale e moderna.

Le sezioni della Galleria Museale

Galleria Archeologica Piazza Municipio

L’esposizione permanente  sarà articolata in cinque sezioni tematiche. Marmi, intonaci decorati, ceramiche e reperti vari saranno esposti all’interno di teche illuminate con rispettive didascalie.

  • Sezione I. I più antichi periodi di vita dell’insenatura portuale: La protostoria, le ceramiche del Bronzo Medio recuperate dai fondali marini, l’età greca fra Parthenope e Neapolis, l’età ellenistica (III-II secolo a. C.) la riorganizzazione del bacino portuale e delle sue propaggini.
  • Sezione II. L’età imperiale (I – III secolo d. C.): Il nuovo porto e l’edilizia circostante.
  • Sezione III. L’età Tardo Antica e l’Alto Medioevo (IV- IX secolo d. C): Il declino del porto, l’insabbiamento, l’abbandono e nuove forme di occupazione.
  • Sezione IV. Il Basso Medioevo (XIII-XIV secolo): una nuova vitalità urbana, i quartieri residenziali.
  • Sezione V. L’età moderna: Castel Nuovo al tempo di Federico I d’Aragona e dei Vicerè Spagnoli; XV secolo ‘la cittadella aragonese’; dal XVI al XVIII secolo la cinta bastionata e le sue trasformazioni.

L’allestimento del percorso espositivo sarà completato da una serie di apparati multimediali e monitor con realtà virtuale in modo che il visitatore sia circondato della ricostruzione del sito scavato.