Ultima Modifica il 10 Ottobre 2020
Buone notizie per la Grotta di Cocceio, conosciuta anche come “Grotta della Pace”. Un traforo di epoca romana scavato sotto il monte Grillo per collegare l’antica città di Cuma con la sponda del lago d’Averno,
Grazie ai lavori di restauro e consolidamento iniziati a maggio 2017, l’apertura al pubblico della galleria sotterranea dovrebbe essere imminente.
I lavori che si stanno per concludere riporteranno finalmente all’antico splendore la Grotta di Cocceio, che sarà resa visitabile al pubblico.
Grotta di Cocceio un pò di storia
Secondo le notizie riportate da Strabone il traforo viene scavato intorno al 37 a.C. da Lucio Cocceio Aucto, l’architetto di Marco Vepsanio Agrippa, ammiraglio di Ottaviano.
Questo capolavoro dell’ingegneria militare dell’antica Roma ha ricoperto un ruolo importantissimo per molti secoli.
La grotta di Cocceio collegava le fortificazioni e i punti di avvistamento situati lungo il litorale domizio-flegreo di Cuma con Portus Julius. Il grande porto militare romano creato nei bacini del lago d’Averno e del lago Lucrino.
Abbandonata in epoca medievale, la galleria è ripristinata nell‘Ottocento dai sovrani borbonici. Durante la Seconda guerra mondiale è utilizzata anche come deposito di esplosivi.
Una credenza popolare narra che la galleria sia stata scavata nel Cinquecento da Pietro della Pace. Il nobile spagnolo, convinto che al di sotto del monte Grillo fosse nascosto un enorme tesoro, dilapidò nell’impresa tutta la sua fortuna. Ancora oggi la galleria viene spesso indicata come grotta della Pace.
Caratteristiche
La galleria, scavata nel tufo sotto la collina del Grillo, è un lungo rettilineo di circa un chilometro illuminato per tutto il suo percorso dalla luce naturale che entra attraverso fori aperti nella volta.Venne concepita abbastanza larga da permettere il transito di due carri affiancati.
Sulle pareti sono ancora visibili i segni del passaggio dei primi cristiani e dei minatori che scavarono la galleria.
In direzione di Cuma, poco prima dell’uscita, si incontra sulla sinistra una diramazione, probabilmente arriva fino alla vetta del monte. L’entrata sul lago d’Averno era preceduta in passato da un vestibolo ornato da colonne e statue.
Come arrivare
In Macchina – Imboccare Tangenziale di Napoli verso Pozzuoli. Uscita n. 14 Pozzuoli – Arco Felice. Seguire indicazioni per Napoli-Pozzuoli, Baia e Bacoli percorrendo via Licola-Patria. Giunti nella piazzetta di Arco Felice svoltare a destra. Al bivio del lago Lucrino voltare a destra proseguendo sempre dritto fino a giungere al lago Averno. Ivi giunti voltare a sinistra e proseguire sino alla fine della strada.
In Metropolitana – Ferrovia Cumana, linea Napoli-Torregaveta, scendere alla Fermata Lucrino.