Ultima Modifica il 28 Febbraio 2024

«Napoli al tempo di Napoleone. Rebell e la luce del golfo», è il titolo della mostra dedicata al pittore viennese Joseph Rebell e all’atmosfera culturale della città di Napoli durante il «decennio francese» (1806-1815).

La mostra, promossa da Intesa Sanpaolo, è accessibile fin al al 7 aprile 2024, nella sede napoletana di Gallerie d’Italia – nell’edificio dell’ex Banco di Napoli in via Toledo 77. Il Museo di Gallerie d’Italia trasloca a Palazzo Piacentini.

Foto in evidenza : Joseph Rebell, Il porto del Granatello vicino a Portici con il Vesuvio sullo sfondo. Olio su tela (1819), 98 x 137 cm Vienna, Belvedere. © Wien, Belvedere



Protagonista della rassegna è anche la stessa famiglia Murat, il cui importante ruolo, in quegli anni, è testimoniato con la presenza di numerosi ritratti, dipinti e sculture.

Giacchino Murat e Carolina Bonaparte dimostrarono una particolare sensibilità per la veduta e la pittura di paesaggio chiamarono alla corte di Napoli diversi maestri vedutisti francesi ma riservarono una protezione particolare al viennese Joseph Rebell, protagonista di questa mostra.

La cui pittura anticipa la  concezione romantica della pittura di paesaggio, basata sulla esaltazione dei valori atmosferici e sentimentali. Il suo esempio è stato fondamentale per l’olandese Antoon Sminck Pitloo e per la generazione degli artisti della Scuola di Posillipo.

Molti i prestiti prevenienti da musei austriaci e francesi,  come il Belvedere di Vienna, l’Accademia viennese di belle arti, la Biblioteca nazionale austriaca, i castelli di Fontainebleau e Versailles, e naturalmente dalla collezione Intesa Sanpaolo.

Napoli al tempo di Napoleone - Josef Rebell

Le 73 opere di Rebell sono messe a confronto con i paesaggisti suoi contemporanei. Il suo maestro Michael Wutky (autore di una celebre eruzione del Vesuvio), Pierre-Jacques Volaire, Simon Denis, Alexander Dunouy, Louis de Forbin, Johan Christian Dahl.

In mostra i ritratti giovanili di Gioacchino Murat e di Carolina Bonaparte, il ritratto di Napoleone in abito da incoronazione imperiale (che arriva da Capodimonte). Ma anche numerose vedute del golfo, il Vesuvio, le rappresentazioni della Costiera Amalfitana e delle Isole, ma anche i disegni e gli studi preparatori.

L’esposizione, che si avvale del patrocinio del Comune di Napoli, è cura di Sabine Grabner, Luisa Martorelli, Fernando Mazzocca e Gennaro Toscano. E’ realizzata in partnership con il Museo Belvedere di Vienna e con la collaborazione dell’Institut Français di Napoli.

Chi era Rebell

Il viennese Joseph Rebell  (Vienna 1787 – Dresda 1828), formatosi all’Accademia di Belle Arti,  soggiorna a più riprese in Italia, tra il 1810 e il 1824. Grazie a una presentazione di Beauharnais, ottiene dalla regina Carolina Bonaparte la commissione per una serie di tredici vedute di Napoli e dintorni. Ciò gli procura in breve tempo una vasta e ricca clientela.

Nel 1815, dopo la fucilazione di Murat, Rebell si reca a Roma dove vive fino al 1824 continuando a riprodurre sopratutto le vedute di Napoli. In seguito torna a Vienna con la nomina di direttore della Gemaldegalerie.