Ultima Modifica il 27 Maggio 2024

L’ordine dei Frati Predicatori di San Domenico Maggiore ha dato vita al DOMA – Museo dell’Opera San Domenico Maggiore. Un interessante percorso che permette la visita della Sagrestia con le tombe aragonesi, della Sala degli Arredi Sacri, della Cella di S.Tommaso d’Aquino.

L’accesso al museo avviene dalla Chiesa di San Domenico Maggiore, nella navata destra, dove è posta la Sagrestia.



Due i percorsi proposti

L’ itinerario è affascinante ed unico, arricchito dall’apertura alle visite della cripta annessa alla Cappella del Rosario appartenuta alla potente famiglia dei Carafa di Roccella.

Complesso Monumentale San Domenico Maggiore

Con il percorso completo si accede a: Sagrestia con le tombe Aragonesi e alla Sala del Tesoro.

Con il percorso completo si accede a: Sagrestia, Sala del Tesoro, Cella di San Tommaso d’Aquino, Cripta dei Carafa di Roccella.

La Sacrestia e le Arche Aragonesi

La Sacrestia, decorata in stile barocco, è un ambiente a pianta rettangolare, progettato da Giovan Battista Nauclerio nel XVIII secolo. Lungo le pareti si trovano gli stalli in noce realizzati da Domenico Russo su disegno di Giovan Battista Nauclerio. La volta, invece, è stata affrescata nel 1709 da Francesco Solimena con il Trionfo della Fede sull’Eresia ad opera dei Domenicani.

Sacrestia di San Domenico Maggiore

A quasi quattro metri d’altezza c’è un ballatoio, chiamato “passetto dei morti”,  che corre su tre lati della Sagrestia. Qui si trovano allineate le cosiddette Arche aragonesi. 42 feretri che hanno contenuto i corpi (alcuni imbalsamati) di quattro sovrani aragonesi e di nobili napoletani, morti tra il XV e XVI secolo.

L’arca di re Alfonso V d’Aragona, il capostipite della dinastia, è vuota. Per testamento il corpo del re fu trasferito nel 1666 nel monastero spagnolo di Santa Maria di Poblet. La sua arca, ormai vuota, è sormontata da un ritratto del re risalente al secolo XVII.

Sala del Tesoro

La Sala, conosciuta anche come Sala degli Arredi Sacri, viene costruita nel 1690 per custodire in teche d’argento i cuori di Carlo II d’Angiò, Alfonso I d’Aragona e Ferdinando I di Napoli. Purtroppo le teche sono stat fuse durante l’occupazione francese del XIX secolo.

Sala Arredi Sacri di San Domenico Maggiore

Oggi ospita una mostra permanente di abiti aragonesi e di oggetti e paramenti sacri appartenenti ai frati domenicani suddivisa in quattro sezioni tematiche.

Non tutti sanno che a Napoli,, è presente sin dal XVI secolo una copia leonardesca del Cristo Benedicente che replica l’iconografia del Salvator Mundi di Leonardo da Vinci,

Tra le opere conservate al Museo di San Domenico Maggiore vi è un enigmatico Cristo Benedicente, di autore  sconosciuto, ispirato al Salvator Mundi di Leonardo da Vinci. La tavola, risalente al XV secolo, arriva a Napoli per mano di Giovan Antonio Muscettola ed era conservata nella cappella di famiglia in San Domenico.

Salvator Mundi San Domenico Maggiore Napoli

Corridoio e Cella di San Tommaso

Saliti al primo piano del convento ci si trova nel cosiddetto Corridoio di S.Tommaso sul quale si affacciano le celle dei monaci ancora oggi abitate. Tra queste celle si trova anche la Cella di S.Tommaso d’Aquino, abitata dal Santo nel suo ultimo periodi di vita e di permanenza nel convento. All’interno è conservato un prodigioso Crocifisso ligneo del XIII secolo.

Cella di San Tommaso museo DOMA

All’interno della cella, restaurata in stile barocco, sono raccolti oggetti che ricordano il passaggio in questo convento del Santo. Sulle porte delle celle ci sono dipinti murali realizzati da Domenico Viola con epigrammi riferiti alle Storie della vita di S.Tommaso.

Cripta Carafa di Roccella e la terra santa dei frati predicatori

Sotto il piano di calpestio della Chiesa, si scopre la cripta dei Carafa di Roccella, annessa alla cappella del Rosario appartenuta alla potente famiglia napoletana.

Sull’altare della cripta si ammira un raffinato tondo scolpito, raffigurante la Vergine col Bambino e le anime del Purgatorio, opera attribuita alla bottega di Giuseppe Sanmartino, autore del Cristo Velato nella Cappella Sansevero.

La cripta comunica con la Terra Santa dei Frati Predicatori, un ambiente straordinario dove era praticato il rito della doppia sepoltura.

DOMA San Domenico Maggiore

Dove – Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore Napoli
Orari – Lun-Ven: 10.00/13.00 | 16.00/18.00 – Sab-Dom: 9.30/18.30
Percorso completo: Intero: € 11.00 – Ridotto: € 8.00 – Percorso standard: Intero: € 8.00 – Ridotto: € 5.00
Info e prenotazioni: DOMA il Museo dell’Opera di San Domenico Maggiore E-Mail domanapoli@gmail.com.