Ultima Modifica il 19 Dicembre 2023

Non c’è Natale o Capodanno degno di questo nome se la casa non è invasa dal profumo inebriante degli Struffoli napoletani. Un dolce tipico della cucina napoletana preparato in occasioni speciali, come Natale o Carnevale.



Gli struffoli, un dolce dall’aspetto buffo e dal sapore gustoso, si presentano come morbide, gustose e fragranti palline di pasta fritta condite con una densa salsa di miele. Sono decorati con agrumi canditi (arancia, limone, cedro), minuscoli Diavulilli (confettini colorati allo zucchero e all’anice) e completati con una o più ciliegie candite.

Il loro consumo natalizio viene associato a Gesù Bambinodefinito “roccia che dà miele”.

Ma qual è l’origine degli struffoli napoletani?

Pare che gli Struffoli siano giunti nel Golfo di Napoli tramite i Greci, al tempo della fondazione di Partenope. Il loro nome sembra deriva dal termine “strongoulos” che significa “di forma tondeggiante”.

Alcuni studiosi confutano tale tesi ritenendo che gli struffoli siano legate al periodo della dominazione spagnola sul regno di Napoli. La cucina Andalusa conosce una variante molto simile agli struffoli chiamata “piñonate” che differisce dal dolce napoletano solo per la forma delle palline di pasta, che sono più allungate.

Le prime menzioni conosciute degli Strufoli (con una f) risalgono al XVII secolo, nell’opera “Lucerna de Corteggiani” di Giovan Battista Crisci edita a Napoli nel 1634.

Gli struffoli napoletani

In passato si preparavano soltanto nei conventi di Napoli come dono natalizio alle famiglie nobili che si erano distinte per atti di carità.

Gli Struffoli sono un lavoro certosino e di abilità manuale ottenuto “scientificamente” dopo centinaia d’anni di sperimentazione nelle cucine di ogni tipo. Ancora oggi l’impasto viene preparato dalle mamme sotto l’occhio vigile delle nonne. Ai bambini è invece affidato il divertente ruolo dello sfregamento tra le mani, per conferire ad ogni pezzetto di impasto quella forma tondeggiante che lo caratterizza.

La ricetta

La ricetta tradizionale degli struffoli napoletani prevede pochi ingredienti: farina,uova, strutto e zucchero, aromatizzati con qualche cucchiaio di liquore preferibilmente all’anice.

Dall’impasto si ricavano piccoli cilindri di pasta. Successivamente si tagliano a pezzetti. Col palmo della mano si modellano per restituire la tipica forma tondeggiante. Importante lo Struffolo deve essere rigorosamente piccolo così tutta la sua superficie viene abbracciata dal miele, che dev’essere abbondante.

Dopo averli fritti in olio di semi (o strutto), si lasciano raffreddare prima di passarli nel miele caldo.

Gli struffoli napoletani 2

Quest’ultima operazione oltre a conferire la classica doratura, legherà tra loro le singole parti che, secondo la propria fantasia, potranno trasformarsi in vere e proprie composizioni. Quando sono ancora caldi, si decorano, generalmente con i classici ‘diavolini colorari’.