Ultima Modifica il 28 Marzo 2024
La Biblioteca Nazionale di Napoli (BNN), intitolata a Vittorio Emanuele III, è un’oasi di pace nel caos cittadino che ha sede nel Palazzo Reale di Napoli in Piazza del Plebiscito. E’ la terza tra le biblioteche italiane, dopo quelle di Roma e Firenze.
Un luogo di cultura ospitato nelle sale che ospitavano gli appartamenti privati dei sovrani ed in parte di quelle di rappresentanza, tra cui lo splendido Salone delle feste. Gli affreschi e gli arredi sono veramente magnifici.
Si accede alla Biblioteca dal giardino ottocentesco, realizzato dal botanico Federico Dehnhardt nell’area del Maneggio del Palazzo Reale. Qui c’è un ingresso decorato che dà l’accesso al monumentale scalone marmoreo a doppia rampa.
Storia della Biblioteca Nazionale di Napoli
La fondazione della Biblioteca Nazionale di Napoli risale agli ultimi decenni del XVIII secolo, quando – per disposizione di Ferdinando IV di Borbone – le raccolte librarie fino a quel momento conservate nel Palazzo di Capodimonte vengono collocare allo Studium, oggi Museo Archeologico.
La Real biblioteca ufficialmente viene inaugurata dal sovrano il 13 gennaio 1804. Nel 1816 prende il nome di Reale Biblioteca Borbonica, nel 1860, con l’Unità d’Italia, diventa Biblioteca Nazionale.
L’odierna Sala di Lettura, allestita con gli armadi in noce e oro della “Sala della meridiana” nel Palazzo degli Studi, realizzati tra il 1737 e gli anni ’60 del ‘700, era il grande Salone da ballo dei Borboni.La Sala di lettura, al primo piano.
E’ solo nel 1922 che la sede, su suggerimento di Benedetto Croce, viene spostata nel Palazzo Reale di Napoli. La dedica al re Vittorio Emanuele III arrivò solo nel 1927 a seguito di un lungo e tortuoso dibattito pilotato da Benedetto Croce.
Dopo la chiusura del 1942, dovuta al trasferimento del ricco patrimonio bibliografico in paesi più sicuri dell’entroterra, la biblioteca riapre al pubblico nel 1945. Il vastissimo patrimonio della biblioteca Nazionale di Napoli
Il ricco patrimonio della biblioteca ha potuto passare il difficile momento storico della seconda guerra mondiale grazie alle energiche iniziative di tutela intraprese dalla allora direttrice Guerriera Guerrieri.
Le collezioni della Biblioteca di Napoli
La Biblioteca, con il passare del tempo, si è arricchita di fondi, raccolte, collezioni librarie e documentarie provenienti da ordini religiosi soppressi e dall’acquisizione di biblioteche di privati.
Alla collezione Farnese Croce si prodigò per aggiungere quelli della Brancacciana, San Giacomo, San Martino, la Palatina e i preziosissimi manoscritti chiamati “ex viennesi”.
Tra le varie collezioni c’è la celebre collezione Farnese e l’Officina dei Papiri Ercolanesi; una sezione speciale unica al mondo contenente i papiri ritrovati ad Ercolano alla fine del XVIII secolo in una villa probabilmente appartenuta alla famiglia dei Pisoni.
Biblioteca Nazionale di Napoli
La Biblioteca Nazionale è accessibile a tutti previa la presentazione di un documento d’identità e purché si rimanga in ossequioso silenzio!
Indirizzo: Piazza del Plebiscito, 1 – 80132 Napoli
Orario valido tutto l’anno: Lunedi-venerdi: ore 8.30-19.30 – Sabato: ore 8.30-13.30
Sito web: https://www.bnnonline.it