Ultima Modifica il 17 Aprile 2020

Il Palazzo Reale di Napoli, per oltre due secoli (1600/1946) è stato la sede del potere monarchico a Napoli e nell’Italia meridionale. Suoi inquilini furono dapprima i viceré spagnoli, poi quelli austriaci e, in seguito, dei re di casa Borbone. Dopo l’Unità d’Italia fu residenza napoletana dei sovrani di casa Savoia.



Di dimensioni notevoli, il palazzo si affaccia maestoso su piazza del Plebiscito ed è circondato da altri importanti e imponenti edifici quali il palazzo Salerno, la basilica di san Francesco di Paola e il palazzo della Prefettura.

Il Palazzo Reale, insieme alla Reggia di Caserta, di Capodimonte e alla Reggia di Portici, è una delle quattro residenze usate dai Borbone di Napoli durante il Regno delle Due Sicilie.

Palazzo Reale di Napoli: la Facciata

Breve Storia

Nel 1600, su iniziativa del viceré Fernando Ruiz de Castro conte di Lemos, venne commissionata una residenza per il re di Spagna Filippo III d’Asburgo. A progettarlo fu l’architetto ticinese Domenico Fontana, che dopo aver lasciato la sua impronta a Roma entrò al servizio del viceré spagnolo nel 1592.

Il Palazzo Reale di Napoli ha conosciuto molti rifacimenti nel corso dei secoli, solo la facciata esterna a tre ordini conserva ancora l’aspetto originario seicentesco. Seguito a un incendio avvenuto nelle stanze della Regina, nel 1858 l’architetto Gaetano Genovese fu incaricato di un restauro generale.

Ceduto nel 1919 da Vittorio Emanuele III di Savoia al demanio statale, Palazzo Reale è adibito principalmente a polo museale.

Palazzo Reale di Napoli , Sala del trono

Cosa vedere

Le sale più antiche del piano nobile oggi fanno parte del Museo dell’appartamento storico. Entrando nel Palazzo troverete i Giardini Reali, il Cortile delle Carrozze e il Cortile del Belvedere.

La caratteristica facciata, lunga 169 metri, si apre con una serie di archi e di nicchie all’interno delle quali i Savoia vollero collocare otto statue rappresentanti i più illustri sovrani delle varie dinastie ascese al trono di Napoli.

Al piano nobile l’Appartamento Storico del Palazzo Reale ha ben trenta sale nelle quali si svolgevano le funzioni istituzionali e di rappresentanza. Ancora oggi racchiudono capolavori d’arte prestigiosi.

Le principali sale sono il Teatrino di Corte, la Sala del Trono, la Sala di Mariacristina di Savoia, la Sala degli ambasciatori e la sala d’Ercole, oltre alla Cappella Palatina dedicata all’Assunta.

Di particolare rilievo i mobili napoletani e napoleonici; i tappeti francesi e gli arazzi Gobelins e della Reale Arazzeria di Napoli; porcellane e orologi; dipinti dal Cinquecento all’Ottocento. Tra le opere esposte si possono ammirare, sculture, porcellane e il bellissimo altare della Reale Cappella realizzato in stile barocco da Dionisio Lazzari.

Biblioteca Nazionale Vittorio-Emanuele III Salone di lettura

Da Pasqua 2017 hanno riaperto – la bellissima sala del Trono utilizzata Ferdinando II e Francesco II, ultimi re Borbone di Napoli – e il Grande Appartamento d’Etichetta. Il restauro ha restituito ai napoletani e ai turisti anche e il Cortile delle Carrozze ed i Giardino pensile, che offre una splendida veduta del Golfo di Napoli e del Vesuvio.

La Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III, istituita alla fine del XVIII secolo, ha un patrimonio che in termini quantitativi la rende la terza tra le biblioteche italiane, dopo le due Nazionali Centrali di Roma e di Firenze.

La Biblioteca, il cui accesso si trova sull’adiacente Piazza Trieste e Trento, è aperta al pubblico durante tutto l’anno, tranne le domeniche e i giorni festivi.

Palazzo Reale Reale di Napoli

Indirizzo: Piazza del Plebiscito 1, 80132 Napoli
Telefono: +39 081 400547
Apertura: aperto tutti i giorni 9.00-20.00 (chiuso il mercoledì)
Giardino: Sabato, Domenica e festivi, visita guidata 11.00 – 11.45 – 12.30
Prezzo del biglietto: Intero € 4.00; Ridotto € 2.00 per visitatori di età tra 18 e 24 anni.

Il Palazzo Reale di Napoli resta chiuso, salvo le aperture straordinarie, il 1 gennaio, il 25 aprile, il 1 maggio e il 25 dicembre.