Ultima Modifica il 10 Novembre 2020

Caserta, a poca distanza da Napoli, è famosa in tutto il mondo per la sua imponente Reggia Borbonica, nota come la Versailles d’Italia. Ma la residenza reale non è l’unica cosa che merita di essere visitata.



Caserta: storia in breve

Il nome della città deriva dal latino Casa hirta (Casa Erta), riconducibile al fatto che durante il Medioevo l’antico centro urbano nel quale la città sorgeva, ovvero Casertavecchia, si trovava in posizione elevata rispetto alla pianura circostante.

Nel XVI secolo, l’allora conte Giulio Antonio Acquaviva spostò la propria residenza giù nella pianura, in un piccolo villaggio conosciuto come Torre (l’attuale Caserta), dal nome di un’antica torre di avvistamento longobarda.

Con l’arrivo dei Borbone, la città di Caserta vive un periodo di splendore. Carlo di Borbone, infatti, vide in quelle pianure il luogo ideale per la costruzione di una reggia capace di mostrare al mondo la potenza della famiglia. Sul finire del ‘700, invece, Ferdinando IV fece costruire il famoso setificio di San Leucio.

Borgo di Casertavecchia

Grazie a una generale riedificazione della città, Caserta assume i tratti di una città di corte.

 

Con l’unità d’Italia, la città diventa sede di diverse accademie militari e università. Sul finire della seconda guerra mondiale Caserta si fece conoscere in tutto il mondo. Correva l’anno 1945 quando, all’interno della Reggia, i tedeschi firmarono la resa, ponendo fine agli scontri tra nazisti e alleati.

L’aspetto attuale di Caserta è quello di una città moderna con un centro storico molto frequentato.

Cosa vedere

Quando i Borbone la istituirono come capitale amministrativa del loro regno, costruirono anche altri edifici pubblici e privati per rendere la città degna dei suoi re. Chiese, Abbazie, Conventi e Palazzi disseminati tra il centro e le numerose frazioni e molto spesso sconosciute ai turisti.

Fontana Margherita Reggia di Caserta

 

Oltre alla Reggia non si deve trascurare di visitare come il Borgo Medioevale di Casertavecchia e il Reale Belvedere di San Leucio. Basta fare una passeggiata per le vie e piazze principali per ritrovare altre costruzioni del Vanvitelli

Caserta si è sviluppata attorno a Piazza Vanvitelli, qui si trova il Palazzo Baronale e il Municipio. In Piazza Gramsci si può ammirare il palazzo in cui visse Vanvitelli (una lapide lo ricorda).

Caserta Piazza Vanvitelli

Piazza Vanvitelli @ Maria Rosaria Clemente

Piazza del Duomo, invece, è senza dubbio il centro religioso della città. Qui si affacciano il Duomo di San Michele Arcangelo in stile romanico-gotico, la Chiesa del Carmine (collegata al convento dei Carmelitani) e la Chiesa di San Sebastiano (uno dei luoghi di culto più antichi della città). La Cappella di San Giovanni è importante per il suo altare di marmo, tra i più belli della scuola vanvitelliana.

Tra i cibi che vi consigliamo di mangiare a Caserta, trovate la mozzarella di bufala casertana, le tantissime ricette realizzate con il maialino nero casertano. In tema di dolci c’è il Casatiello, una rivisitazione dolce della versione napoletana.

Come Raggiungere Caserta

  • Treni – vari treni collegano Napoli con Caserta, la durata media del viaggio è di 30 min
  • Auto –  da Napoli seguire l’autostrada Salerno, Bari Autostrada A30 uscita Caserta sud.
  • Autobus – linea della società CTP da Napoli Piazza Garibaldi a Caserta ogni 20 min (1 h.).