Ultima Modifica il 11 Ottobre 2020

L’antico borgo medievale di Casertavecchia (tutto attaccato) è arroccato sui monti che sovrastano l’attuale città di Caserta. Il borgo saprà incantare con le sue storie ed i suoi profumi e stupire con i suoi panorami mozzafiato.



Passeggiare a Casertavecchia significa fare un salto fuori dal mondo e dalla frenesia. Qui si respirano i profumi di un passato senza tempo.

Cenni storici

L’antico borgo, oggi frazione di Caserta, si trova a 450 metri di altezza e a circa cinque chilometri dalla splendida Reggia Vanvitelliana.

L’abitato viene citato per la prima volta nell’861 d. C. col nome di Casa Hirta, dal latino casa che significa villaggio e hirta che significa aspra.

A seguito delle incursioni saracene e delle devastazioni delle città di pianura, gli abitanti ed il clero delle zone circostanti, trovarono in Casertavecchia un rifugio sicuro

Nel Corso della storia ha subito varie dominazioni, dai longobardi, ai normanni e agli svevi.
Con la successiva dominazione
aragonese
inizia la sua parabola discendente. Le attività si spostano verso la pianura, restano a Casertavecchia solo il vescovo e il seminario, che continuano a dare una minima importanza al Borgo.

Con il dominio dei Borbone e la costruzione della reggia, il nuovo centro di ogni attività diventa Caserta e per forza di cose gli abitanti della vecchia cittadina dovettero spostarsi in pianura.

Visitare Casertavecchia

La cittadina non è molto grande e può essere facilmente esplorata per intero in un solo giorno.

A Casertavecchia, un borgo dai tanti monumenti, sarete rapiti dai piccoli e folcloristici vicoli e dalla casa delle Bifore. Vi sembrerà di essere in uno di quei piccoli paesini fiabeschi, abitati da gnomi, fate e principesse.

È la piccola Cappella di san Rocco ad accoglie con semplicità i visitatori di Casertavecchia. All’interno vi sono affreschi del 1600 e del 1700.

Centro di questo bel borgo medievale è Piazza Vescovado. È qui che si trovano gli edifici più importanti: Il Duomo, il Palazzo Vescovile e l’ex seminario. Dalla piazza è possibile raggiungere il terrazzo panoramico, punto strategico per godere di una vista mozzafiato del Golfo di Napoli, del Vesuvio e
della Reggia di Caserta.

Casertavecchia borgo

La Cattedrale di San Michele Arcangelo

Ideale punto di partenza per la visita a Casertavecchia è sicuramente la piazza del Vescovado con la meravigliosa cattedrale, consacrata a San Michele Arcangelo.

Costruita tra il 1113 e il 1153, e rimaneggiata in epoche successive, accomuna diversi stili: dal normanno-siculo, al romanico al benedettino.

Al suo fianco c’è un suggestivo Campanile, di ben 32 metri di altezza per 8 di larghezza, decorato da bifore lo stile dominante è quello gotico

All’interno ci sono tre navate, e ben 18 colonne di marmo cipollino. Una suggestiva leggenda narra che siano state le fate dei Monti Tifatini a trasportare le pesanti colonne di marmo da antichi edifici di età romana.

Unico frammento superstite degli affreschi medievali è la Madonna col Bambino.

Casertavecchia Castello

Il Castello di Casertavecchia

Situato proprio al centro del paese, il Castello di Casertavecchia venne edificato a guardia del borgo nel 861 all’epoca di Pandone il Rapace, conte di Capua. Da questo castello fecero sentire la loro autorità i conti Longobardi, Normanni, Aragonesi e Svevi.

Il passare dei secoli, purtroppo, ne hanno compromesso la struttura. Oggi restano pochi ruderi oltre alla Torre dei falchi che si erge a emblema del borgo. Tra le sue mura di cinta si scoprono ancora oggi i segni di un passato lungo oltre mille anni.

Serate al Borgo di Casertavecchia

Gli Spiritelli di Casertavecchia

Gli Spiritelli, vasetti decorati con faccine gioiose e colorate a mano, sono diventati l’emblema del Borgo di Casertavecchia grazie a Ursula Pannwitz. L’artista tedesca, che nel 1974 scelse proprio il borgo medievale come luogo in cui vivere.

Pare che tra i vicoli dell’Antico Borgo di Casertavecchia si aggiravano omini che diffondono nell’aria una polverina fatata di buon auspicio.

Questi spiritelli portafortuna, in tutte le loro divertenti e buffe espressioni, oggi prendono corpo nei cocci decorati a mano dagli artisti del borgo. All’interno di questi spiritelli va conservo un desiderio scritto su un pezzo di carta, si chiude il coperchio, e il folletto fa sì che il desiderio si avveri.

Casertavecchia spiritelli

Come arrivare

  • In auto: consigliamo l’uscita Caserta nord dell’autostrada A1 e di seguire le indicazioni verso Casola e quindi verso Casertavecchia.
  • In autobus: dal piazzale esterno della stazione ferroviaria di Caserta prendere l’autobus n°103 e scendere al capolinea.

A Casertavecchia non è possibile circolare con le auto, ai piedi del borgo c’è un comodo parcheggio. D’estate è molto affollato per cui conviene non andare nelle ore di punta.