Ultima Modifica il 2 Maggio 2021

La Grotta Azzurra a Capri, un luogo veramente magico dell’isola delle sirene, ammalia i visitatori sin dai tempi dell’imperatore romano Tiberio.



La più famosa di tutte le grotte capresi è una cavità naturale lunga circa 60 metri e larga circa 25. La visita avviene su piccole imbarcazioni a remi che possono portare al massimo quattro persone alla volta; l’ingresso è estremamente stretto e lo stesso barcaiolo deve molto velocemente stendersi sul fondo della barca per entrare.

La Grotta Azzurra è oggi visitata da turisti di tutto il mondo, ma in passato non ha goduto di buona reputazione. Per secoli i pescatori e i marinai dell’ Isola di Capri erano convinti che questa fosse abitata da creature magiche o maledette anche per via della colorazione dell’acqua.

Un po di storia

Grotta Azzurra - PH Stephen Harper Grotta Azzurra – PH Stephen Harper.

La Grotta Azzurra venne riscoperta nell’estate del 1826 dal poeta Augusto Kopisch e il pittore Ernesto Fries, al quell’epoca ospiti della casa del notaio don Giuseppe Pagano, accompagnati dal marinaio caprese Angelo Ferraro. Il loro coraggio fu premiato dallo spettacolo che si trovarono di fronte.

Si pensa che la grotta sia stato il ninfeo privato dell’imperatore Tiberio, collegata alla villa di Gradola (una delle 12 ville dell’Imperatore) da un tunnel scavato nella roccia. Una teoria avvalorata dalla scoperta di un lastricato con una cementificazione d’epoca lungo il cunicolo che dalla parte emersa della grotta si addentra per un centinaio di metri nella montagna.

Tra il 1964 e il 1974 i sommozzatori hanno rinvenuto, ad una profondità di 1.5 metri, tre statue rappresentanti creature marine; una raffigura Nettuno (io dio del mare); le altre due il dio Greco Tritone, figlio di Poseidone (il Nettuno dei Romani). Si pensa che in origine fossero collocate lungo le pareti della Grotta. Dal 2008 sono ospitate nel museo ” la Casa Rossa” situata in Via Giuseppe Orlandi ad Anacapri.

Perché la Grotta è Azzurra?

Grotta Azzurra - Jirotan Grotta Azzurra – PH. Jirotan.

Il colore turchese così acceso della grotta è frutto di un fenomeno molto particolare di riflessione della luce solare che filtra sia in corrispondenza dell’ingresso ma anche da sotto il livello del mare; qui è presente una finestra da cui entra la luce del sole che viene poi filtrata dall’acqua e riflessa lasciando passare solo l’azzurro.

Come visitare la Grotta Azzurra

Grotta Azzurra - Pablo Monteagudo Grotta Azzurra – PH. Pablo Monteagudo.

La grotta è aperta dalle 9 del mattino alle 17 del pomeriggio, solo con condizioni favorevoli del mare. In caso di vento e mare agitato non è possibile entrare nella Grotta.

L’ingresso costa 14 euro – 10 euro per il trasporto in barca e 4 per l’ingresso – e si paga a un botteghino galleggiante.
Sono previste alcune riduzioni per i Bambini (gratis sotto i sei anni gratis); i Cittadini UE sotto i 18 anni pagano solo la barca.

In barca condivisa: al porto di Marina Grande troverete i botteghini dei motoscafi. La barca vi porterà fino all’ingresso della Grotta, qui dovrete passare dalla barca principale alle piccole barchette a remi che vi porteranno dentro.

A piedi: dal centro di Anacapri scendete lungo Via Pagliaro e poi Via grotta Azzurra (c’è anche un servizio di autobus da Piazza della Pace). Dal terminal degli autobus parte una scalinata che conduce a mare e dove si fa la fila per salire sulle barchette.