Ultima Modifica il 28 Maggio 2024
La chiesa di San Giovanni a Mare è la dimostrazione di come a Napoli, dietro un qualsiasi portone, si nasconde un luogo da scoprire e innamorarsi. Siamo a pochi passi dalla chiesa di Sant’Eligio Maggiore e da piazza Mercato ed a ridosso del borgo Orefici.
La chiesa, che sorse sui resti di una precedente costruzione romana, è una delle pochissime chiese in stile romanico presenti ancora nella città di Napoli.
In origine faceva parte di un più ampio complesso che comprendeva anche un ospedale costruito dai monaci guerrieri agostiniani detti Cavalieri Ospitalieri di Gerusalemme.
Il Santo protettore di questa chiesetta, che nel XIIº secolo era lambita dal mare, è Giovanni Battista, colui che sul fiume Giordano battezzò Gesù. Da qui la definizione ”San Giovanni a Mare“.
Curiosità – custodiva al suo interno una reliquia con il prezioso sangue di San Giovanni Battista. Sangue che si scioglieva prodigiosamente e si scioglie tutt’ora ma nella chiesa di San Gregorio Armeno dove è stato trasferito.
La liquefazione avviene in prossimità del 24 giugno, in occasione della commemorazione del martirio del santo.
L’antico complesso romanico
Non è facile trovarla, la sua facciata passa inosservata per via del suo ingresso discreto tra gli altri palazzi.
Per accedervi si passa prima attraverso un cancello del tutto anonimo e poi per un cortile, sottoposto di qualche metro rispetto al piano stradale. Qui si trova un portale del XII secolo che ci introduce lungo una navata laterale della chiesa.
A guardia della Chiesa di San Giovanni a Mare c’è la copia della celeberrima “Capa ‘e Napule” Una scultura ellenica, ribattezzata dai popolani con il nome di “Donna Marianna, intorno alla quale sono sorte tante leggende. L’originale si trova a Palazzo Sn Giacomo, in Piazza Municipio. Scopri la storia di Donna Marianna “A capa e Napule”.
Vista la gran quantità di restauri e rimaneggiamenti che la chiesa ha subito nei secoli, questa risulta una commistione di stili. Il nucleo più antico è di tipo basilicale a tre navate su colonne di spoglio recuperate da altre costruzioni.
Il pavimento, in basalto, è disseminato di diverse lapidi che ricordano i molti cavalieri dell’Ordine di Gerusalemme sepolti nel tempo all’interno della chiesa. Le pareti sono ricche di epigrafi, targhe e stemmi araldici risalenti a vari secoli. Lungo le pareti ci sono poche e strette finestre.
San Giovanni a mare e il bagno al chiaro di luna
Grandi festeggiamenti si tenevano davanti all’antica chiesa di San Giovanni a Mare. Nella notte tra il 23 e il 24 giugno c’era l’usanza di rievocare il Battesimo di Cristo ricevuto da Giovanni. Le donne e gli uomini dell’epoca, vestiti completamente di bianco e muniti di fiaccole, andavano in processione fino alla chiesa in riva al mare.
Reso omaggio alla statua del santo si faceva il bagno nudi al chiaro di luna. Il rito durava tutta la notte e i partecipanti si abbandonavano a danze sfrenate mimando dei combattimenti con dei bastoni (la famosa ‘Ntrezzata).
Questo rito di purificazione collettivo venne ufficialmente bandito a metà del 1600 in quanto teatro di scandalose promiscuità.
Indirizzo : Via S. Giovanni a Mare 9, 80133 Napoli; Telefono : +39 081 264752.