Ultima Modifica il 11 Novembre 2020
La chiesa di San Pietro a Majella, adiacente all’omonimo conservatorio musicale di Napoli, segna l’incrocio tra via Tribunali e piazza Miraglia.
Questa bellissima chiesa del centro storico di Napoli si presenta esternamente sobria ed austera, l’interno, invece, è un misto di austerità gotica ed esuberanza barocca.
La chiesa viene eretta tra la fine del XIII secolo e gli inizi del XIV ad opera dell’architetto Pipino da Barletta sul luogo precedentemente occupato dai monasteri di Sant’Eufemia e Sant’Agata.
L’ordine dei Celestini dedicò la chiesa a colui “Che fece per viltade il gran rifiuto “ (Dante Alighieri). Parliamo ovviamente di Papa Celestino V, al secolo Pietro Angeleri, colui che rinunciò alla carica diPontefice nel 1296 per ritirarsi, come eremita sulla Majella in Abruzzo.
La Chiesa
Annesso alla chiesa c’è il convento, che dal 1826 è sede del Conservatorio di Musica di San Pietro a Majella, che ha formato celebri compositori e musicisti.
La chiesa nel corso dei secoli ha subito numerosi rimaneggiamenti. Ampliata tra il XV e il XVI secolo, rimaneggiata nel XVII. I restauri a fine XIX l’hanno riportata alle austere forme medievali.
Sul lato sinistro della chiesa è possibile ammirare un campanile trecentesco (alto 42 metri) in tufo e piperno. E’ diviso in tre ordini e culmina con una cuspide. Tra il secondo e il terzo piano ci sono gli stemmi di papa Celestino V.
L’interno, a tre navate, ha una pianta a croce latina. Dalle navatelle laterali si accede alle cappelle gentilizie, dove si possono ammirare opere di Francesco De Mura, Giacomo del Po, Giuseppe Troccola. Gli archi a sesto acuto e le volte a crociera delle navate laterali, sono tipiche dell’arte gotica.
Con la trasformazione del XVI secolo la chiesa acquisisce un grandioso soffitto a cassettoni dove sono inserite le celebri tele di Mattia Preti raffiguranti episodi della vita di Celestino V e di S. Caterina d’Alessandria.
Tra le tante meraviglie spicca l’altare maggiore composto da ben 600 marmi dei fratelli Ghetti e la balaustra realizzata da Cosimo Fanzago.
Meravigliosi i cicli di affreschi trecenteschi della Cappella Leonessa e Cappella Pipino, la statua di San Sebastiano e la Madonna che appare in sogno a papa Celestino di Massimo Stanzione. Nella prima cappella a sinistra possiamo invece ammirare un pavimento in mattonelle maiolicate del periodo aragonese.
La Madonna del Soccorso
Madonna del Soccorso San Pietro a Majella Ph @Peppe Guida
Tra i tanti tesori e capolavori la chiesa custodisce uno splendido affresco raffigurante la Madonna del Soccorso.
Le cronache del tempo raccontano che Giovanni d’Austria, figlio di Carlo V, si inginocchiò proprio dinanzi a questo affresco per chiedere protezione prima della famosa battaglia di Lepanto.
Ottenuta la vittoria contro i turchi, tutto l’esercito si recò in devoto pellegrinaggio davanti l’immagine sacra, deponendo le proprie armi per ringraziarla del dono ricevuto.
Chiesa di San Pietro a Majella, Piazza Luigi Miraglia, 393 – 80138 Napoli
Come arrivare: Linea metro L1: stazione Dante, percorrere Via Port’Alba ed immettersi in Piazza Luigi Miraglia .