Ultima Modifica il 28 Maggio 2024
La Chiesa di San Pietro a Majella, adiacente all’omonimo conservatorio musicale di Napoli, custodisce la Madonna del Soccorso, uno splendido affresco un pò consumato dal tempo.
Questa bellissima chiesa del centro storico di Napoli, si affaccia su Piazza Luigi Miraglia e via dei Tribunali, si presenta esternamente sobria ed austera, l’interno, invece, è un misto di austerità gotica ed esuberanza barocca.
Chiesa di San Pietro a Maiella
La chiesa, progettata dall’architetto Giovanni Pipino da Barletta, viene eretta tra la fine del XIII secolo e gli inizi del XIV per volere di Carlo II d’Angiò.
L’ordine dei Celestini dedicò la chiesa a colui “Che fece per viltade il gran rifiuto “ (Dante Alighieri). Parliamo ovviamente di Papa Celestino V, al secolo Pietro Angeleri, colui che rinunciò alla carica di Pontefice nel 1296 per ritirarsi, come eremita sulla Majella in Abruzzo.
Sul lato sinistro della chiesa è possibile ammirare un campanile trecentesco (alto 42 metri) in tufo e piperno. E’ diviso in tre ordini e culmina con una cuspide. Tra il secondo e il terzo piano ci sono gli stemmi di papa Celestino V.
La chiesa nel corso dei secoli ha subito numerosi rimaneggiamenti. Ampliata tra il XV e il XVI secolo, rimaneggiata nel XVII. I restauri a fine XIX l’hanno riportata alle austere forme medievali.
Annesso alla chiesa c’è il convento, che dal 1826 è sede del Conservatorio di Musica di San Pietro a Majella, che ha formato celebri compositori e musicisti.
L’interno, a tre navate, ha una pianta a croce latina. Dalle navatelle laterali si accede alle cappelle gentilizie, dove si possono ammirare opere di Francesco De Mura, Giacomo del Po, Giuseppe Troccola. Gli archi a sesto acuto e le volte a crociera delle navate laterali, sono tipiche dell’arte gotica.
Con la trasformazione del XVI secolo la chiesa acquisisce un grandioso soffitto a cassettoni dove sono inserite le celebri tele di Mattia Preti raffiguranti episodi della vita di Celestino V e di S. Caterina d’Alessandria.
Tra le tante meraviglie spicca l’altare maggiore, capolavoro dei fratelli Bartolomeo e Pietro Ghetti, composto da ben 600 marmi dei fratelli Ghetti e la balaustra dorata realizzata da Cosimo Fanzago.
Meravigliosi i cicli di affreschi trecenteschi della Cappella Leonessa e Cappella Pipino, la statua di San Sebastiano e la Madonna che appare in sogno a papa Celestino di Massimo Stanzione. Nella prima cappella a sinistra possiamo invece ammirare un pavimento in mattonelle maiolicate del periodo aragonese.
La Madonna del Soccorso
Tra i tanti tesori e capolavori la chiesa custodisce uno splendido affresco raffigurante la Madonna del Soccorso detta anche dell’umiltà o dei fucilieri. Anche se un pò consumata dal tempo, nasconde una bella storia.
Madonna del Soccorso San Pietro a Majella Ph @Peppe Guida
Le cronache del tempo raccontano che Giovanni d’Austria, figlio di Carlo V, si inginocchiò proprio dinanzi a questo affresco per chiedere protezione prima della famosa battaglia di Lepanto.
Ottenuta la vittoria contro gli Ottomani, tutto l’esercito si recò in devoto pellegrinaggio davanti l’immagine sacra, deponendo le proprie armi per ringraziarla del dono ricevuto.
Chiesa di San Pietro a Majella, Piazza Luigi Miraglia, 393 – 80138 Napoli
Come arrivare: Linea metro L1: stazione Dante, percorrere Via Port’Alba ed immettersi in Piazza Luigi Miraglia .