Ultima Modifica il 26 Agosto 2022

Pochi conoscono lo straordinario complesso Monumentale dei Pellegrini nel variopinto rione della Pignasecca (Montesanto) a Napoli. Una realtà storico culturale intimamente legato al cinquecentesco ospedale dei Pellegrini.



Tutto ha inizio alla fine del XVI secolo quando Don Fabrizio Pignatelli duca di Monteleone vuole la costruzione di una casa d’accoglienza destinata ai numerosi pellegrini che transitavano per Napoli e di una cappella dedicata a Santa Maria di Materdomini. L’istituzione viene approvata da Papa Gregorio XIII nel 1574 con Bolla pontificia.

Alla morte del duca, nel 1582, è l’Arciconfraternita della SS. Trinità dei Pellegrini e Convalescenti che porta avanti il nobile progetto.

Complesso Museale dei Pellegrini

Oltre l’anonimo ingresso dell’Ospedale è possibile visitare il complesso dell’Arciconfraternita dei Pellegrini.

SS. Trinita dei Pellegrini Napoli

Un museo atipico che conserva opere pittoriche, scultoree, artistiche che vanno dal Cinquecento all’Ottocento e testimoniano la storia centenaria dell’istituzione. Ciò che colpisce, oltre alla grandezza e alla maestosità della struttura, sono senz’altro le due chiese del complesso.

Il percorso di visita parte dalla piccola chiesa di Santa Maria Mater Domini, eretta nella piazza, con al suo interno il sepolcro del Pignatelli. Continua poi nella settecentesca Chiesa della Trinità dei Pellegrini e si snoda tra il Salone del Mandato, le Sale della Vestizione, la Sala degli Albi d’Oro, la Galleria dei Dipinti fino a concludersi nella Terra Santa.

Chiesa di S.Maria Materdomini

La Chiesa di S.Maria Materdomini (1573-1576) è detta anche Cappella Pignatelli dal nome del suo fondatore, Don Fabrizio.

Alla Chiesa vi si accede da un piccolo Largo laterale. Nonostante le spoliazioni e i danneggiamenti subiti nel corso dei secoli, è ancor oggi ricchissima di opere d’arte. Una di queste è la Madonna col Bambino del celebre scultore rinascimentale Francesco Laurana (1474) posta sull’altare maggiore. In origine si trovava nella nicchia sulla facciata.

SS Trinità dei Pellegrini

La settecentesca chiesa della Trinità si erge imponente nel cortile dell’omonimo complesso ospedaliero partenopeo. La chiesa è anticipata da una maestoso scalone a tenaglia realizzato in piperno; le due statue della facciata raffigurano San Filippo Neri e San Gennaro di Angelo Viva.

SS. Trinita dei Pellegrini Napoli

Con i lavori di ristrutturazione e ampliamento del vasto complesso partenopeo, tra il 1769 e il 1796, la chiesa assume l’aspetto che mostra ancora oggi. I lavori furono affidati a Giovanni Antonio Medrano e Carlo Vanvitelli.

L’architettura interna, piuttosto singolare, è formata da due ottagoni uniti da un rettangolo. Il primo ottagono assume la funzione di navata; il secondo funge da oratorio, mentre il rettangolo è il presbiterio. Nell’iconologia cristiana l’ottagono era il simbolo della resurrezione delle anime e allegoria del giorno del giudizio divino.

Gli altari laterali (tre per lato) accolgono tele di Onofrio Palumbo, Giacomo Farelli, Francesco Francanzano e Adrea Vaccaro, Francesco de Mura e della bottega di Giuseppe Ribera.

SS. Trinita dei Pellegrini Napoli

Particolarmente interessante è il dipinto di Onofrio Palumbo (sul primo altare a sinistra) che raffigura San Gennaro che allontana i fulmini da Napoli. Mentre l’altare maggiore del presbiterio è dominato dalla Santissima Trinità, gruppo scultoreo in stucco di Angelo Viva.

Da citare la Terrasanta, opera progettata da Giovanni Antonio Medrano, e il Coro in radica di noce con motivi in oro zecchino disegnati dall’architetto Astarita.

Informazioni Utili

Augustissima Arciconfraternita della SS Trinità
Indirizzo: Via Portamedina, 80134 Napoli NA, Italia
Telefono: +39 081 551 8957 – Sito web: https://www.museodeipellegrini.it