Ultima Modifica il 11 Marzo 2024

Per tradizione il giovedì santo il popolo partenopeo rinnova il Giro delle sette chiese, una rito secolare noto anche come visita ai sepolcri. Molte chiese allestiscono il sepolcro di Gesù presso il quale è doveroso recitare preghiere di rito.



“Il giro delle sette chiese” è un’ antica tradizione religiosa rivisitata nel ‘500 da Filippo Neri. Il “santo della gioia” chiese ai fedeli di visitare in un solo giorno le sette basiliche più antiche e importanti di Roma. In ognuna di esse si doveva recitare il Gloria, l’Ave Maria e il Padre nostro, chiedendo benevolenza al Signore. Questo singolare pellegrinaggio, che inizia di buon mattino, venne ben presto adottato da molte città cristiane.

L’arrivo della Pasqua in Campania, e in particolare a Napoli, porta con se numerose tradizioni culinarie e spirituali, alcune delle quali sono rimaste immutate negli anni.

riti della settimana santa cominciano con la benedizione dei rametti di ulivo nella domenica delle Palme e terminano il Lunedì in albis, ovvero il lunedì di pasquetta, con una gita fuori porta.

Pellegrinaggio dei Sepolci a Napoli

Quella di “fare i Sepolcri” è un’antica tradizione del Giovedì Santo. Con la messa “in Coena Domini” inizia il Triduo pasquale, ossia i tre giorni nei quali si commemora la Passione, Morte e Risurrezione di Gesù. Le chiese restano aperte fino a Mezzanotte per l’adorazione dell’Eucaristia sull’altare (sepolcro) sontuosamente addobbato da fiori e piante fiorite dai colori sgargianti.

Notte al Chiostro di Santa Chiara Napoli

A Napoli, la città delle cinquecento cupole, le chiese vengono scelte da ciascun fedele in maniera autonoma, anche il numero può variare. Per tradizione deve essere dispari : tre (richiama la SS. Trinità), cinque (le Piaghe di Gesù), e sette (i Dolori di Maria).

Il nostro percorso inizia con la chiesa del Gesù Nuovo, costruita per volere dei gesuiti. Dietro la rinascimentale facciata a bugne del palazzo Sanseverino, si scopre una chiesa barocca che ospita il corpo di Giuseppe Moscati. Proprio di fronte c’è poi la gotica Santa Chiara con il famoso chiostro maiolicato delle Clarisse.

San Lorenzo Maggiore: Il Chiostro

Proseguendo per Spaccanapoli troviamo invece la Chiesa di San Domenico Maggiore con l’annesso convento che domina l’omonima piazza partenopea; è uno dei più grandi e importanti complessi religiosi della città di Napoli, sia sotto il profilo storico, che artistico, che culturale.

Risalendo la via San Gregorio, ci si fermerà alla Basilica di San Lorenzo Maggiore. Costruita secondo l’inconfondibile stile gotico francese intorno al 1270-75 grazie all’iniziativa e ai finanziamenti del re Carlo I d’Angiò.

Proseguendo per via dei Tribunali arriviamo al Duomo di Napoli, la Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta; tre volte l’anno accoglie il rito dello scioglimento del sangue di San Gennaro. Dietro l’ imponente facciata neogotica convivono diversi stili architettonici, su cui domina il barocco.

San Giovanni a Carbonara

A pochi passi da via Duomo, su uno scenografico scalone a tenaglia a doppia rampa, si erge invece la trecentesca chiesa di San Giovanni a Carbonara. Un gioiello d’architettura e d’arte per le numerose e varie opere che contiene.

Infine, ma non certo per importanza, la Basilica Reale Pontificia di San Francesco di Paolasituata al centro di piazza Plebiscito difronte al Palazzo Reale. L’imponente chiesa ottocentesca, con timpano su colonne ioniche, tre alte cupole e una pianta circolare, è uno dei luoghi tra i più amati e visitati della città.