Ultima Modifica il 17 Aprile 2020

La chiesa di Santa Maria di Donnaregina Nuova, sede del Museo Diocesano, è una realtà artistica recente allestita nel cuore del centro storico di Napoli. Un museo che accoglie opere di artisti napoletani e non, provenienti da un patrimonio ecclesiastico non accessibile precedentemente al pubblico.



Curiosità – Santa Maria di Donnaregina, un nome per due chiese, perché le chiese in questione sono due, una Vecchia (costruita agli inizi del XIV secolo) e una Nuova ( costruita nel Seicento). Edificate in due periodi completamente diversi ma, in ogni caso, imprescindibilmente connesse.

Percorso della Visita

L’inaugurazione avvenuta nel 2007 ha consegnato ai suo spettatori un luogo non solo religioso ma anche ampi spazi a per l’organizzazione di eventi quali conferenze, meeting, concerti, presentazioni di pubblicazioni editoriali, seminari riservati in una location d’eccezione.

Visitare il museo Diocesano (Napoli)

L’esposizione Museale è articolata su due piani:

  • Il piano terra è composto dalle cappelle laterali con presbiterio, la sacrestia e l’antisacrestia da cui si accede poi alla navata principale dove venivano svolti i rituali liturgici.
  • Il primo piano include il coro, qui è esposta una parte consistente del vasto patrimonio di storia religiosa e d’arte proveniente da molte chiese della città chiuse al culto o destinate ad altri scopi.

Le sale espongono una collezione di dipinti, reliquie e bronzi collezione di dipinti, reliquie e bronzi che hanno come tema la religione cristiana, tra cui: la rappresentazione di San Gennaro, la raffigurazione di Maria, alcune opere dedicate al “Mistero e sacrificio di Cristo” e ai “Martiri”.

Sono oltre 300 le opere d’arte che possono essere ammirate da Francesco Solimena a Luca Giordano, Charles Mellin, Aniello Falcone, Andrea Vaccaro. Nonché oggetti liturgici in oro e argento come il Collare di San Vincenzo Ferreri, frutto dell’assemblaggio dei preziosi (XIX e XX secolo) donati dai fedeli al santo venerato nella basilica di S. Maria della Sanità.

La visita, oltre al Museo Diocesano, comprende la seicentesca Chiesa Nuova (dove il museo ha sede) e la trecentesca Chiesa Vecchia.

Donnaregina Nuova

la chiesa barocca è costruita a partire dal 1617 per volontà delle monache clarisse che vollero in questo modo adeguarsi al nuovo stile del tempo. Al progetto parteciparono i più prestigiosi artisti del momento tra cui Francesco Solimena e Luca Giordano. Ancora oggi, salendo la maestosa scala di piperno si può ammirare l’esuberante navata rivestita di marmi policromi e la volta interamente affrescata con la Gloria della Vergine.

Donnaregina Vecchia

fa parte di un antico complesso conventuale fondato dagli Svevi nel XIII secolo e quindi ampliato e ricostruito nel 1325 dalla Regina Maria d’Ungheria, moglie di Carlo II d’Angiò, della quale conserva il celebre monumento funerario realizzato dallo scultore senese Tino di Camaino.

Al suo interno si conservano affreschi del Trecento a Napoli. Il coro delle clarisse conserva il più vasto ciclo di affreschi del XIV secolo rimasto a Napoli, già attribuito a Pietro Cavallini e Filippo Rusuti. A questo si aggiungono gli affreschi della Cappella Loffredo, ancora incerti come datazione e attribuzione.

Museo Diocesano

Santa Maria Donnaregina – Largo Donnaregina (80138 Napoli)

Apertura: da mercoledì a sabato, lunedì ore 09.30 – 16.30 / domenica ore 09.30 – 14.00
Chiusura settimanale: martedì
Biglietti: Intero € 6,00; studenti € 3,00; over 65 € 4,00
Sito web: http://www.museodiocesanonapoli.com/