Ultima Modifica il 28 Aprile 2021

Piazzetta Nilo, conosciuta anche come Largo Corpo di Napoli, la si scopre lungo il maggiore dei tre Decumani greco-romani della città partenopea.

La piazzetta prende il nome dalla statua del Dio Nilo, simbolo dei secoli di storia multiculturale, ospitalità e accoglienza di Napoli.



L’area compresa tra via Mezzocannone ed il primo tratto di Via San Biagio dei Librai è stata abitata da una numerosa comunità di mercanti e marinai egiziani. I coloni, conosciuti come nilesi, eressero una statua che raffigurasse il grande fiume Nilo, simbolo di prosperità e benessere.

Nella vicinanza della piazza si può ammirare la piccola Chiesa di Sant’Angelo a Nilo.

Statua del Nilo a Napoli: restauro e curiosità

L’imponente scultura, eretta tra il II-III secolo d.C., ritrae il fiume Nilo con le sembianze di un uomo possente e barbuto; è semi-sdraiato su un fianco, circondato da puttini a simboleggiare le varie ramificazioni del fiume.

Nella mano destra il Dio sorregge una cornucopia traboccante di fiori e frutta, simbolo di prosperità e ricchezza, quella sinistro tocca una sfinge, ai suoi piedi giace un coccodrillo.

Il Corpo di Napoli - Piazzetta Nilo

Secondo un’antica leggenda, sotto il Dio Nilo giace un presunto tesoro e lo sguardo del Dio sarebbe puntato sull’eventuale nascondiglio.

Sul basamento della statua del dio Nilo c’è un’iscrizione che racconta la storia e le peripezie della scultura. Più volte rimossa e ricollocata in questa sua sede storica, ha alimentato vari misteri, tra cui quello sull’identità sessuale del soggetto raffigurato.

Perduta per secoli, viene ritrovata nel XII secolo ma senza testa; per la presenza dei putti al petto e le sue forme femminili venne confusa con l’incarnazione di Partenope.

E’ solo nella seconda metà del 1600 che la Statua subisce un restauro radicale ad opera di Bartolomeo Mori e su commissione delle famiglie del seggio. E’ in quest’occasione che viene posta su un “sedile di marmo” e che compare (finalmente) la testa che oggi siamo abituati a vedere.

La statua ha subito nel 2014 un‘ importante restauro con il ripristino definitivo della piccola testa di sfinge marmorea , trafugata oltre 50 anni fa.