Ultima Modifica il 12 Ottobre 2020

Da più di duemila anni turisti e cittadini percorrono i Decumani di Napoli, il reticolo geometrico di strade greco-romano tuttora conservato nella sua forma originale. I Decumani rappresentano, sotto molti punti di vista, il cuore più antico della città.

Napoli infatti si è sviluppata mantenendo nel suo attuale cuore la struttura originaria disegnata dai Greci più di venticinque secoli fa.



I decumani, a spasso nei secoli

L’antica Neapolis nella sua architettura urbanistica aveva uno schema viario basato su tre ampie strade parallele longitudinali, i Decumani.

Erano intersecate ad angolo retto da una serie di strade più strette, cardini, che corrispondono ai tanti vicoli del centro storico di oggi. Ai lati opposti dei tre decumani vi erano le porte della Città.

L’area delimitata dai Decumani e dai Cardini, conosciuta come centro storico di Napoli, è talmente ricca di musei, chiese e monumenti che si farebbe torto a cercare di elencarli tutti.

Sicuramente degni di nota la Cappella di Sansevero che cela il Cristo Velato, la famosissima San Gregorio Armeno, sede immancabile per gli amanti dell’arte presepiale e Via Duomo, che porta al Duomo di San Gennaro, patrono della città di Napoli.

I decumani erano in numero di tre ( il maggiore, il superiore e l’inferiore ), mentre i cardini erano diciotto.

Decumano Maggiore

Il decumano maggiore, al centro dei tre decumani, corrisponde all’odierna Via dei Tribunali. Segue ancora interamente l’antico asse viario dell’impianto greco della antica città di Neapolis.

Un percorso che inizia da port’Alba, dove ci sono le prime mura greche di Napoli (piazza Bellini), e continua per via San Pietro a Majella, via dei Tribunali, per finire a Castel Capuano sede di vari tribunali cittadini.

Decumani Piazza Bellini Napoli

Decumano Maggiore – Piazza Bellini Napoli

Lungo il percorso sono visitabili splendide chiese che conservano numerosi capolavori, come la chiesa di Santa Maria delle anime del PurgatorioSan Lorenzo, San Gregorio Armeno, il complesso dei Gerolamini, è inoltre la porta d’accesso ad un luogo affascinante e davvero suggestivo, la Napoli Sotterranea. Il ventre della città, dove a 40 m di profondità si snoda una fitta rete di cunicoli e cisterne.

Decumano inferiore

Il decumano inferiore, meglio conosciuto come Spaccanapoli, è sicuramente quello più caratteristico. Per chi lo osserva da Castel San’Elmo oppure dalla Certosa di San Martino è facile capire l’origine di questo nome. Il cuore di quest’arteria, che dai Quartieri Spagnoli arriva a via Giudecca Vecchia, una parte di Forcella, è rappresentato da via San Biagio dei Librai.

Piazzetta Nilo, Largo Corpo di Napoli
Statua del Nilo – Piazzetta del Nilo.

Lungo questa antica arteria cittadina si trovano alcuni degli edifici più significativi di tutta Napoli: la Chiesa del Gesù Nuovo, con il suo caratteristico bugnato a punta di diamante, la Basilica di Santa Chiara con il magnifico chiostro maiolicato, il palazzo Saluzzo di Corigliano, sede dell’Università Orientale, il palazzo di Sangro di Casacalenda e palazzo Venezia.

Decumano Superiore

Il decumano superiore, così chiamato solo perché si trovava più in alto degli altri due, è il decumano meno conosciuto. Anche se lontano da luoghi commerciali o turistici, non è per questo meno importante degli altri due.

In epoca greco-romana era frequentatissimo per la presenza di due teatri, ed era abitato da letterati ed aristocratici, che vivevano vicino alle Terme allora esistenti nelle vicinanze del decumano.

Decumani Chiesa di Santa Maria Donnaregina Nuova

Decumano Superiore – Chiesa di Santa Maria Donnaregina Nuova

Purtroppo l’originario aspetto lineare del decumano superare risulta oggi perduto, a causa dei numerosi rifacimenti avvenuti nel corso dei secoli.

Il suo tracciato si estende da via Sapienza arriva fino a Via Santi Apostoli, attraversando via Pisanelli e via dell’Anticaglia, in un susseguirsi di vestigia di epoca romana e palazzi di epoca rinascimentale, nonché diversi edifici religiosi e civili di primaria importanza come il Complesso degli Incurabili, il Teatro romano di Neapolis, Palazzo Caracciolo di Avellino o la Chiesa di Santa Maria Donnaregina Nuova.