Ultima Modifica il 6 Ottobre 2024

Da oltre duemila anni, il centro storico di Napoli è attraversato da tre decumani e da numerosi cardi, che si incrociano ad angolo retto. Questa struttura urbanistica, ereditata dai Greci, ha conferito alla città di Napoli un’identità unica.

Nel 1995, l’UNESCO ha insignito una parte significativa di questo agglomerato del prestigioso titolo di Patrimonio Mondiale.

L’area delimitata dai Decumani e dai Cardini, conosciuta oggi come centro storico di Napoli, è ricca di musei, chiese e monumenti che si farebbe torto a cercare di elencarli tutti.

I 3 Decumani di Napoli

L’antico centro storico di Napoli è il testimone del passato greco della città. Neapolis, fondata intorno al 470 a.C. da coloni greci di Cuma, era organizzata secondo uno schema rigorosamente ortogonale.

Era attraversato da tre ampie strade (dette plateia / decumani) disposte in maniera parallela da est verso ovest. Erano intersecate ad angolo retto da ben 18 stradine secondarie e minori (chiamate stenopoi / cardi). Ai lati opposti dei tre decumani vi erano le porte della Città.

Sant Aniello a Caponapoli esterno
Sant Aniello a Caponapoli esterno

All’interno di questo intricato sistema viario, si distingueva nettamente : L’acropoli, sulla collina di Sant’Aniello a Caponapoli, dedicata al culto di Demetra. L’agorà, destinata alla vita pubblica, nell’area tra piazza San Gaetano e la sottostante via San Biagio dei Librai. E l’area adibita alle attività produttive, individuata verso l’attuale Corso Umberto I, in prossimità dell’antico porto (piazza Municipio).

Decumano Maggiore

Il decumano maggiore, al centro dei tre decumani, corrisponde all’odierna Via dei Tribunali.

Segue ancora interamente l’antico asse viario dell’impianto greco della antica città di Neapolis. Un percorso che inizia da port’Alba, dove ci sono le prime mura greche di Napoli (piazza Bellini), e continua per via San Pietro a Majella, via dei Tribunali, per finire a Castel Capuano.

Decumani Piazza Bellini Napoli
Decumano Maggiore – Piazza Bellini Napoli

Lungo il percorso sono visitabili splendide chiese che conservano numerosi capolavori: la cappella Pontano, la chiesa di Santa Maria Maggiore alla Petrasanta e la chiesa di Santa Maria delle anime del Purgatorio

Sotto l’antico porticato incontriamo il palazzo monumentale Spinelli di Laurino e il palazzo medievale di Filippo d’Angiò. Proseguendo troviamo l’ingresso alla Napoli sotterranea.

Al  centro del decumano maggiore incrociamo piazza San Gaetano, l’agorà per eccellenza dell’epoca greca, dominata dalla maestosa chiesa di S.Paolo Maggiore. Nella piazza si trova anche il complesso religioso di San Lorenzo Maggiore all’interno del quale si possono ammirare i resti dell’antico macellum ( mercato romano) del I secolo d.C. presenti sotto la chiesa.

In questa piazza sbuca via San Gregorio Armeno, la strada dei presepi, uno dei più importanti cardini della città greca poiché unisce il decumano maggiore con quello inferiore.

Lungo il percorso incontriamo poi la maestosa facciata della chiesa dei Girolamini. Una volta attraversata via Duomo arriviamo in piazzetta Riario Sforza, con la guglia di S.Gennaro e il Pio Monte della Misericordia che ospita il celebre dipinto del Caravaggio.

Alla fine di via tribunali troviamo il complesso di Santa Maria della Pace, Castel Capuano con la vicina Porta Capuana.

Decumano inferiore

Il decumano inferiore, meglio conosciuto come Spaccanapoli, iniziava invece da via Forcella e proseguiva per via San Biagio dei librai fino all’angolo dell’odierna Piazza San Domenico Maggiore. Quest’antica arteria greca nel tempo è stata prolungata fino ai Quartieri Spagnoli.

Piazzetta Nilo, Largo Corpo di Napoli
Statua del Nilo – Piazzetta del Nilo.

Lungo questa antica arteria cittadina si trovano alcuni dei luoghi più significativi di Napoli. La famosa piazza del Gesù con la sua guglia e la splendida Chiesa del Gesù Nuovo, con il suo caratteristico bugnato a punta di diamante, la chiesa ed il monastero di Santa Chiara, palazzo Filomarino, palazzo Venezia, e palazzo Carafa della Spina.

Il suo cuore è rappresentato da Piazza San Domenico con la sua guglia, lo stupendo complesso monastico Domenicano ed suoi storici palazzi che portano il nome di antiche famiglie nobiliari di Napoli. Appena dietro un suo vicolo si nasconde la stupenda Cappella Sansevero.

In piazza del Nilo troviamo la chiesa di S.Angelo a Nilo mentre in Largo corpo di Napoli si scopre la statua del Nilo. In via San Biagio dei Librai possiamo ammirare il palazzo Diomede Carafa, nel cui cortile è conservata la copia in terracotta dell’enorme testa di cavallo. Si scoprono poi la chiesa dei S.S. Filippo e Giacomo, la cappella del Monte di Pietà ed il bel palazzo Marigliano in stile rinascimentale dove ha vissuto Costanza Chiaramonte , moglie dell’ex re Ladislao.

Decumano Superiore

Il decumano superiore, così chiamato perché si trovava più in alto degli altri due, è oggi conosciuto come l’Anticaglia.Il nome evoca i resti dell’antico teatro greco romano del I secolo a.C.. Il suo tracciato corrispondeva all’attuale percorso fatto da via S.S. Apostoli, via Anticaglia, via Pisanelli, via Sapienza e Largo Donnaregina.

Decumani Chiesa di Santa Maria Donnaregina Nuova
Decumano Superiore – Chiesa di Santa Maria Donnaregina Nuova

Purtroppo l’originario aspetto lineare del decumano superare risulta oggi perduto, a causa dei numerosi rifacimenti avvenuti nel corso dei secoli.  

Da una traversa di via Costantinopoli si arriva nell’area dell’antica acropoli greca. Sotto il pavimento della chiesa di San Aniello a Caponapoli sono ancora presenti i resti di antiche mura. Percorrendo l’antico decumano troviamo la chiesa ed il convento delle suore di clausura delle Trentatrè, la chiesa e il convento di Santa Maria Regina Coeli e il Complesso degli Incurabili,

Oltrepassata via Duomo, in origine era uno stretto cardine della città greco-romana, ci troviamo in Largo Donnaregina, dove troviamo il palazzo Arcivescovile e la Chiesa di Santa Maria Donnaregina. Un complesso composto da una chiesa gotica ( Donnaregina vecchia ) e una barocca ( Donnaregina nuova).