Ultima Modifica il 5 Febbraio 2024

Sant’Aniello a Caponapoli, detta anche Santa Maria Intercede o Sant’Agnello Maggiore, è una delle più antiche chiese di Napoli.

Al di sotto dell’unica navata della chiesa, grazie ad una pavimentazione vitrea, sono tutt’oggi visibili i resti delle mura greche e delle fortificazioni di epoca romana. (Sant Aniello a Caponapoli PH Pepe Guida)



La chiesa si trova alla fine della ripida salita di via De Crecchio, sulla collina di Caponapoli, l’altura impiegata come acropoli della città greco-romana. Grazie all’aria fresca che vi si respirava era un luogo ambito per abitarci, tanto da farvi scaturire un famoso detto “Coppola pecappiello, e casa a Sant’Aniello”, ovvero basta poco, purché possa avere una casa a Sant’Aniello.

Un pò di storia

Le origini della chiesa sono legate alla vita di Sant’Aniello, protettore delle donne gravide e venerato, al pari del Patrono San Gennaro, come protettore della città di Napoli. Potrebbe interessarti Napoli è la città che ha più santi protettori..

All’interno della cappella di San Gennaro, nel duomo di Napoli, è custodito un busto reliquiario contenente la mascella e la gola di sant’Aniello.

Sant Aniello a Caponapoli esterno

Secondo tradizione la madre del Santo, pregava spesso con fede Santa Maria affinché potesse dare al mondo un bambino. Un giorno finalmente ebbe la rivelazione: avrebbe partorito un bimbo, Agnello appunto.

Per grazia ricevuta i genitori di Sant’ Aniello fondarono una chiesetta, denominata Santa Maria Intercede, sul luogo dove si  trovava un’immagine della Madonnamolto venerata che si trovava sulla collina di Caponapoli.

Con i lavori di ampliamento, agli inizi del XVI secolo, l’edificio viene inglobato nella nuova chiesa dedicata Sant’Aniello. L’antica chiesetta occupa oggi l’area del transetto del nuovo edificio rinascimentale.

Colpita dai bombardamenti del 1943 e danneggiata dal terremoto del 1980, Sant’Agnello a Caponapoli riapre solo nel 2011 dopo un lungo lavoro di restauro grazie all’azione combinata della Curia Arcivescovile di Napoli e di Legambiente Campania.

Sant’Aniello a Caponapoli: un tesoro riscoperto

Nel centro della navata, protetto da una passerella continua in vetro strutturale, è possibile ammirare un tratto delle mura greche del IV secolo a.c. e di quelle romane del II sec. d.c. ed anche alcune tombe di età altomedievale.

Tra le opere più significative, sottratte all’incuria e ai ripetuti furti, c’è il cinquecentesco altare maggiore realizzato in marmo con la bellissima tavola di Girolamo Santacroce  (1517-1520 circa). Alcune tele di grandi pittori che hanno lavorato a Napoli: Massimo Stanzione, Battistello Caracciolo, Francesco Solimena e Francesco De Mura.

Nel transetto sinistro, la statua raffigurante Santa Dorotea, opera di Giovanni da Nola del 1534. I frammenti dei sepolcri dell’abate Giulio Poderico e di Paolo Poderico, ai lati della controfacciata. Mentre nella quarta cappella a destra si scopre il rilievo con la Madonna in trono di Annibale Caccavello e Giandomenico D’Auria.

Il Crocifisso Parlante di Sant’Aniello

All’interno della Chiesa, è possibile ammirare un Crocifisso in legno del XII secolo, venerato a Napoli come icona miracolosa.

Una singolare leggenda narra che nell’ anno 1300, un uomo molto devoto di nome Tommaso prestò una somma di denaro a un suo amico. Fidandosi non pretese nessun contratto, ma solo una promessa davanti al crocifisso.

Purtroppo l’amico non restituì il denaro, anzi negò davanti allo stesso crocifisso di aver ricevuto il prestito. A questo punto, l’unico testimone del patto non rispettato parlò miracolosamente “Miserabile, restituisci quello che devi restituire“.

L’uomo adirato prese una pietra e la scagliò sul crocifisso, il volto di Gesù come se fosse di carne diventò viola, mentre l’uomo fu colpito da una paralisi dalla quale guarì solo grazie alle preghiere di Tommaso che lo aveva perdonato.

Crocifisso Sant Aniello a caponapoli

Informazioni utili

La chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli si trova Vico S. Aniello a Caponapoli 9, 80138 Napoli

La chiesa è visitabile nei seguenti orari – Giovedì ore 9:30 – 12:30 – Sabato ore 9:30 – 12:30 – Domenica ore 10:00 -13:30. L’apertura è garantita da personale della Curia Arcivescovile di Napoli che si avvale della collaborazione di Legambiente Campania.