Ultima Modifica il 24 Gennaio 2024
Napoli Sotterranea è il più conosciuto dei percorsi sotterranei della città partenopea. Una fitta rete di cunicoli gallerie, acquedotti e spazi scavati ed utilizzati dall’uomo che hanno dato vita ad uno straordinario percorso archeologico tutto da esplorare!
Lo storico percorso di Napoli è un viaggio straordinario nel sottosuolo del centro Storico di Napoli patrimonio Unesco scendendo a ben 40 metri sottoterra. Vi si accede da piazza San Gaetano o da via Sant’Anna di Palazzo.
Una visita della Napoli sotterranea è un’esperienza che cambia decisamente il modo di vedere la città e che meglio di qualunque altra visita guidata fa comprendere il passato e la storia millenaria di “Partenope”. Assolutamente tra le cose da vedere a Napoli.
Napoli Sotterranea: origine e storia
Dalla Galleria Borbonica al Cimitero delle Fontanelle, da Napoli Sotterranea alle Catacombe di Napoli, sono tanti i luoghi da visitare passando per la grande rete di cunicoli, gallerie ed acquedotti che attraversano tutto il centro storico di Napoli.
L’apertura delle prime cave sotterranee risale addirittura al III secolo a.C. con percorsi creati dai Greci per ricavare il tufo, utile per la costruzione delle mura di Neapolis e dei templi al suo interno. Le cave scavate divennero poi ipogei funebri, ambienti sotterranei utilizzati ad uso funerario.
Furono i Romani, però, che dettero un forte impulso alla sviluppo della Napoli sotterranea. Non solo continuarono l’opera di scavo per ricavare il materiale da costruzione, ma collegarono le varie cave con cuniculi, tunnel e canali per convogliarvi le acque del Serino, una fonte a 70 Km da Napoli, e trasformarle così in cisterne. In questo modo da ogni casa, tramite un pozzo, si poteva accedere alla cisterna sottostante e approvvigionassi d’acqua. Un sistema utilizzato dalla popolazione fino al 1885.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, i cunicoli della Napoli Sotterranea servirono da rifugio per gli abitanti durante i bombardamenti. Successivamente le antiche cavità di tufo, i labirinti e i vecchi acquedotti sono stati anche utilizzati come discarica, fino all’opera di recupero iniziata da alcuni volontari negli anni 80.
Napoli Sotterranea – I due percorsi
Due sono gli ingressi principali per accedere alla Napoli Sotterranea. Piazza San Gaetano, in via dei Tribunali alla fine di via San Gregorio Armeno. Via S. Anna di Palazzo, nei pressi dei Quartieri Spagnoli. Entrambi nascono come antichi acquedotti di epoca romana e furono poi utilizzati in epoca contemporanea come rifugi antiaerei.
Piazza San Gaetano
Quando qualcuno parla di Napoli Sotterranea, nel 90% delle volte intende questo tour che parte da piazza San Gaetano, su via dei Tribunali. Accanto alla Basilica di San Paolo Maggiore c’è una scala che scende 40 metri sotto il Centro Storico di Napoli per una passeggiata di due ore.
Dunque se non soffrite di claustrofobia e siete in visita a Napoli, non potete non approfittare dell’occasione per un avventuroso tour nel sottosuolo della città. Bisogna indossare scarpe comode e portare una giacca o un maglione.
La visita inizia con l’acquedotto greco-romano, un insieme di cave di tufo, scavate in epoca greca (IV sec. a.C.) e poi utilizzate come cisterne idriche. Si prosegue poi nei rifugi anti-aerei della Seconda Guerra Mondiale. Infine, nel buio del sottosuolo di Napoli si arriva in un orto sotterraneo. ll percorso continua poi in superficie.
In un tipico basso napoletano, in vico Cinque Santi, si accede a una parte del Teatro greco-romano dove pare che Nerone fosse solito esibirsi.
L’ultima tappa della tua visita sarà la Summa Cavea, un altro frammento del teatro romano. Al suo interno è stata allestita una mostra permanente di scarabattoli, edicola a vetri che espone immagini e oggetti sacri risalenti al XVII secolo, con scene della natività e del presepe popolare.
Ingresso: in Piazza San Gaetano
Orari: Tutti i giorni dalle 10,00 alle 18,00
Organizzazione: Associazione Culturale Napoli sotterranea O.N.L.U.S.
Sant’Anna di Palazzo
In via Sant’Anna di Palazzo invece, in vicinanza dei Quartieri Spagnoli, vi è l’altro ingresso alla città sotterranea. Dopo essere scesi a circa 40 metri di profondità si arriva ad una grande cavità di circa 3.200 metri quadrati.
Questo tour è perfetto per conoscere l’acquedotto della Bolla (di origine greca), l’acquedotto Augusteo e l’acquedotto Carmignano.
Durante la seconda guerra mondiale le vecchie cisterne sono diventate ricoveri che ancora oggi conservano scritte e graffiti di quel periodo storico. Sulle pareti si scoprono caricature dei capi di stato, soldati, aerei, donne e schemi calcistici, oltre a racconti ed aneddoti di persone realmente vissute. Elementi che contribuiscono a rendere la visita colorata e pittoresca.
Per le escursioni, che durano circa un’ora, ci si raduna a Piazza Trieste e Trento, davanti al noto Caffè Gambrinus.
Ingresso: Vico Sant’Anna di Palazzo, 52 – 80132 Napoli
Orari: Da Lunedì a Venerdi 10, 12, 16.30 – Sabato e Domenica 10, 12, 16.30 e 18
Organizzazione: Laes – La Napoli Sotterranea – Libera associazione escursionisti sottosuolo.