Ultima Modifica il 7 Dicembre 2022

La Galleria Borbonica, uno dei percorsi sotterranei più affascinanti e suggestivi della città, è un vanto dell’ingegneria civile borbonica. Il tunnel si estende sotto la collina di Pizzofalcone, nei pressi di Palazzo Reale.



A differenza della Napoli Sotterranea, le cave e i cunicoli scavati nel sottosuolo partenopeo in età greco-romana, il Tunnel Borbonico, è stato costruito nella metà del 19° secolo e in gran parte dimenticato fino alla sua riscoperta nei primi anni 2000.

Galleria Borbonica: un po’ di storia

L’antico Tunnel Borbonico viene realizzato dall’architetto di corte Errico Alvino su richiesta del Re Ferdinando di Borbone nel 1853. Il re, preoccupato dalle rivolte del 1848, voleva assicurarsi una via di fuga dal Palazzo Reale fino alle caserme di via della Pace (oggi via Morelli). In realtà il progetto, realizzati totalmente a mano, prevedeva due gallerie per gli opposti sensi di marcia.

Durante gli scavi vennero scoperte vecchie cave di tufo e imponenti cisterne a servizio della rete idrica sotterranea di epoca greca e romana. Oltre a pozzi verticali di ventilazione venne creato un ponte lungo 20 metri e alto 10.

L’opera non fu mai completata e si fermò, dopo 431 metri, nel cortile alle spalle del colonnato di Piazza del Plebiscito.

Galleria borbonica, Napoli

I vari usi della Galleria

Nel tempo i tunnel della Galleria Borbonica sono stati utilizzati in vari modi.

Durante il periodo bellico, tra il 1939 e il 1945, la Galleria fu utilizzata come rifugio antiaereo per migliaia di napoletani. Durante la visita si scoprono servizi igienici, posti telefonici, infermerie ma anche tracce della difficile vita sotto i bombardamenti. Piccoli oggetti d’uso quotidiano e messaggi di speranza lasciati sui muri da chi si trovò a vivere qui per un periodo più o meno lungo. Visitare questi spazi sotterranei a lungo nascosti vuol dire anche tenere vivo il ricordo di chi fu protagonista, noto o anonimo, della storia della città.

Dopo la guerra, fino agli anni ‘70, la galleria fu utilizzata per depositare gli oggetti recuperati dalle macerie dei bombardamenti e come Deposito Giudiziale Comunale.

Nascoste da cumuli di detriti sono emerse auto e moto che farebbero invidia a qualsiasi collezionista. Lungo il percorso è possibile ammirare una Fiat 508 Barilla, una Fiat 1400, una Fiat 1100 usata come taxi, una preziosa Alfa Romeo 2500 SS cabriolet PininFarina ed ancora un vero e proprio cimitero di Vespe e Lambrette.

Napoli, Galleria borbonica

E poi ancora croci, un bassorilievo di Santa Barbara, pipe di terracotta appartenute ai pozzali e antiche riggiole (piastrelle). Come dalle rovine di una città antica sono emersi persino pezzi di un gigantesco monumento scolpito in memoria di Aurelio Padovani, fondatore de fascio napoletano, posto nel 1934 nella piazza Santa Maria degli Angeli in Pizzofalcone.

La Galleria Borbonica nel suo percorso incrocia le mastodontiche Cave Carafa (XVI sec.); da qui si estraeva il materiale di tufo per le costruzioni di Napoli. La Galleria attraversa anche le cisterne di età romana e i cunicoli dell’acquedotto seicentesco del Carmignano che serviva la città ed in particolare la zona di Pizzofalcone.

Oggi la Galleria Borbonica propone cinque itinerari

Passeggiata Standard – Il percorso completo dura 1 ora e 15 minuti, è assolutamente adatto a chi soffre di claustrofobia e si svolge rigorosamente in compagnia di guide specializzate. Accesso da Via D. Morelli, 61 o da Vico del Grottone, 4, è alla portata di bambini e adulti.

Percorso Avventura – Durata: 1h 20′, accesso da Via Morelli, 61, è sconsigliato a chi soffre di claustrofobia. Dotati di elmetto e torcia avremo l’occasione di navigare sulla falda acquifera sotterranea di Napoli. Potremo cosi visitare la suggestiva galleria abbandonata di quella che avrebbe dovuto essere la stazione della linea LTR (Linea Tranviaria Rapida) che non fu mai completata.

Galleria Borbonica Napoli

Percorso Speleo – Durata: 2h 30′, accesso da Vico del Grottone, n°4. E’ accessibile solo ai maggiorenni, sconsigliato a chi ha problemi motori o soffre di claustrofobia. Dotati di elmetto con luce frontale tuta ed imbraco, come dei novelli speleologi, si esplorano i cunicoli dell’antico acquedotto sotterraneo fino a raggiungere le cisterne, ancora parzialmente riempite d’acqua e decorate con simboli misteriosi.

Percorso Speleo Light – Durata: 1h 30′, accesso da Via Morelli, 61. E’ accessibile solo ai maggiorenni, sconsigliato a chi ha problemi motori o soffre di claustrofobia. Un nuovo percorso inaugurato a marzo 2018.

Percorso Via delle memorie – Durata: 1h 30′, accesso da via Monte di Dio n° 14. Il percorso inizia con la visita al cortile ottagonale e allo scalone del palazzo Serra di Cassano. Da qui, attraverso una scala di 115 gradini, si arriva negli ambienti inferiori dove si può ammirare anche una meravigliosa cisterna di fine ‘600.

Galleria Borbonica

Indirizzo: Vico del Grottone n.4, nei pressi di Piazza Plebiscito; dalla più comoda entrate nel Parcheggio Morelli, in Via Morelli n.61 o da via Monte di Dio n.14 all’interno dello splendido palazzo Serra di Cassano.

Orari di apertura: Venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 10.00/12.00/15.30/17.30.
Info e contatti – Cell. +39 366 248 4151, Tel. 081 764 5808, @. mail@galleriaborbonica.com
Sito web ufficialewww.galleriaborbonica.com;