Ultima Modifica il 9 Gennaio 2024

La leggendaria Testa di Cavallo, opera di Donatello, è una delle statue di Napoli intorno alle quali gravitano varie leggende e curiosità. La straordinaria scultura ha avuto una storia lunga e travagliata.

Pochi lo sanno, ma il Cavallo è il simbolo, più o meno ufficiale, della città. Un cavallo rampante fu, tra l’altro, l’emblema del Calcio Napoli, prima che si trasformasse in ciuccio.



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Un pò di storia

Donatello seppe modellare un opera ricca di dettagli incredibili come le venatura che scorrono sotto pelle del quadrupede e i ciuffi della criniera, scolpiti uno a uno. La bocca aperta avrebbe dovuto avere al suo interno il morso.

E’ Alfonso d’Aragona, re di  Napoli dal 1442 al 1458, a commissionare a Donatello un spettacolare monumento equestre di bronzo – doveva misurare 5 metri d’altezza – da posizionare nell’arco superiore della porta trionfale in marmo di Castel Nuovo (Maschio Angioino).

Per la prematura porte di Alfonso il Magnificoo, le parti che erano già state fuse, compresa la grande Testa di Cavallo – alta 1 metro e 75 cm – rimasero nel suo laboratorio di Firenze.

Alla morte dell’artista, Lorenzo il Magnifico spedì la Testa di Cavallo a Napoli come dono a Diomede Carafa di Maddaloni. Il principale consigliere del re di Napoli Ferrante I decise di collocarla nel cortile del Palazzo Carafa, da cui il nome Testa Carafa, al 121 di via San Biagio dei Librai.

Testa di Cavallo di Donatello al MANN

Vi rimase rimase fino al 1809, quando fu donata al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dall’ultimo discendente di Diomede. Al posto dell’originale scultura Bronzea si trova oggi una copia in terracotta addossata alla parete di fondo del cortile.

Testa di Cavallo di Donatello curiosità

Secondo una leggenda la testa del cavallo faceva parte di una statua in bronzo realizzata, attraverso una serie di riti magici, da Virgilio Mago. Pare che avesse il potere di guarire gli animali. Si narra poi che quel cavallo di bronzo, salvo la testa, fu fatto fondere, per ricavare le attuali campane del Duomo.

Testa di Cavallo di Donatello Street Art

Secondo la tradizione, invece, una statua che raffigurava un grande cavallo di bronzo, sfrenato e dall’aspetto furente, sia esistita veramente. Torreggiava su un alto piedistallo di piazzetta Riario Sforza dove fu eretto nel XVII secolo l’obelisco di San Gennaro. Una scultura talmente bella da essere considerata il simbolo dell’orgoglio indomito della città.

Nel 2017, sulla scalinata laterale del Museo Archeologico di Napoli, è stata inaugurata un’importante opera di street art che riproduce la testa di Cavallo Carafa realizzata da Donatello. L’opera è di David Diavù Vecchiato.