Ultima Modifica il 27 Agosto 2023
L’antico Teatro Romano di Napolis, noto anche come Teatro dell’Anticaglia, è uno dei luoghi più affascinanti del Centro Storico partenopeo. E’conosciuto anche come Teatro di Nerone, perché la tradizione vuole che abbia visto esibirsi addirittura l’imperatore Nerone.
L’antico teatro di epoca romana è nascosto tra i palazzi nel cuore del centro storico di Napoli, nella zona compresa tra via Anticaglia, Via San Paolo, vico Giganti e il Vico Cinquesanti. Siamo alle spalle del Decumano Maggiore (Via Tribunali) e della attuale Basilica di San Paolo Maggiore.
La storia del Teatro di Neapolis
Il Teatro Romano di Neapolis nasce nel I secolo a.C. al di sopra di una costruzione greca del IV secolo a.C. probabilmente destinata alle rappresentazioni teatrali. Le dimensioni della struttura erano davvero ragguardevoli, si pensa infatti che potesse accogliere fino a cinquemila spettatori.
Nel tempo, infatti, al suo interno si sono tenuti anche importanti eventi, come ad esempio la rappresentazione delle commedie in onore del fratello dell’imperatore Claudio, Germanico.
Da qui passò anche Nerone, il quale si esibì nel teatro con uno spettacolo di canto. Si racconta che mentre si dilettava con il canto, la terra cominciò tremare. Egli costrinse gli spettatori (tutti schiavi pagati da lui per applaudirlo) a non abbandonare il teatro, convincendoli che il terremoto fosse un segno degli dei e del loro apprezzamento verso il suo canto.
Con la caduta dell’Impero romano la struttura viene abbandonata. Nei secoli gli ambienti interni vengono adoperati come stalle, cantine, depositi e botteghe, mentre tra il XV e il XVII secolo viene sopraffatto dalla costruzione di vari edifici e dall’apertura di Vico Cinquesanti. La strada che collega via Tribunali e via Anticaglia nel cuore del Centro Storico,
La prima campagna di scavo dell’antico teatro romano, riscoperti nel 1859, iniziano nel 1881, ma solo dal 1997 vengono intrapresi importanti lavori di recupero che hanno permesso l’affioramento della parte ovest della media cavea. Ancora oggi, gran parte del teatro non è stato riportato in superficie e giace sotto il Vico Cinquesanti.
Il resti del Teatro Romano di Naeapolis
Gli interventi di “archeologia urbana” fino ad ora eseguiti consentono di ammirare due corridoi anulari (ambulacri), sui quali si aprivano i vani di servizio (cunei). Le scale di accesso alla parte alta degli spalti (media e summa cavea), gli ambienti comunicanti con i sedili inferiori riservati a personaggi illustri (vomitoria).
All’esterno, invece, si può ammirare una porzione estesa della cavea scoperta, con gradinate ancora bianche del teatro che è letteralmente circondata da palazzi moderni.
Lo scavo archeologico principale si trova all’interno di quello che era il giardino di un palazzo dell’attuale via Pisanelli che, nella forma segue l’antico disegno del teatro. L’accesso, in via S. Paolo ai Tribunali al n. 4, avviene da un’antica bottega sita di un palazzo di origini quattrocentesche.
Un’altro accesso si trova in un antico vascio (basso) di vico Cinquesanti, ultima tappa del percorso di visita della Napoli Sotterranea. Basta spingere il letto per scoprire che la cantina, che il proprietario usava per tenere in fresco il proprio vino, era in realtà lo ‘spogliatoio‘ del antico Teatro.
Informazioni sulla Visita
Le visite al Teatro Romano – Vico Cinquesanti sono a cura di Napoli Sotterranea Telefono: (+39) 081 296944;
Le visite al Teatro Romano – Via S. Paolo ai Tribunali sono gestite dal Ufficio Archeologico di Napoli e non sono sempre accessibili. Tel. 081/440942 dal lunedì al venerdì h. 9.00-13.00.