Ultima Modifica il 6 Ottobre 2024

Spaccanapoli, così come la conosciamo oggi, ricalca il percorso dell‘antico decumano inferiore, una delle principali arterie della città greca di Neapolis.

Dalla sommità di Castel Sant’Elmo o della Certosa di San Martino, il motivo del nome “Spaccanapoli” diventerà evidente, svelandovi la maestosità di questa strada che taglia letteralmente in due il centro storico di Napoli.

Cenni storici

La sua conformazione è cambiata nel corso del tempo. In origine Spaccanapoli cominciava in piazza di San Domenico Maggiore e proseguiva fino a via Duomo. 

Il suo percorso si allunga in epoca romana inglobando la vivace Piazza del Gesù Nuovo, come testimoniano i resti delle antiche terme sotto Santa Chiara.

Il Rinascimento ne trasforma profondamente l’aspetto, mentre nel Cinquecento, Don Pedro de Toledo, con la sua visione urbanistica, le conferisce il ruolo di arteria principale allineando il Decumano Inferiore con i Quartieri Spagnoli.

E’ solo alla fine dell’Ottocento, con i lavori di risanamento, che Spaccanapoli raggiunge il quartiere di Forcella, completando così il suo percorso attuale.

Spaccanapoli, Vista da da San Martino
Spaccanapoli, Vista da da San Martino

Spaccanapoli, la strada che non c’è

A dispetto delle sue origini antichissime, è infatti uno dei tre decumani, è una strada che in realtà non esiste. Spaccanapoli è infatti un nomignolo attribuito dai napoletani ad un itinerario di ben sette strade, lungo quasi un chilometro, che collega i Quartieri Spagnoli a Forcella, passando per Castel Capuano.

La strada inizia da via Pasquale Scura ai Quartieri Spagnoli, dove si trova la Chiesa di Santa Maria ad Ogni Bene dei Sette Dolori. All’incrocio di via Toledo diventa via Maddaloni fino a piazza del Gesù Nuovo.

Da qui prosegue fino alla suggestiva Piazzetta Nilo trasformandosi in via Benedetto Croce, lungo il percorso attraversa piazza San Domenico Maggiore. Continua poi con Via San Biagio dei Librai, il tratto più antico della città greco-romana, fino a via Duomo con la cattedrale di Napoli. Ed infine via Vicaria Vecchia, via Forcella e via Giudecca Vecchia.

Cosa vedere a Spaccanapoli

Passeggiare per Spaccanapoli è come percorrere mille anni di storia in pochi chilometri. Non stupitevi se lungo il percorso, tra botteghe, negozi e pizzerie, scoprite edifici, chiese e bellissimi palazzi che hanno visto generazioni di nobili.

Inoltre basteranno pochi passi e poche deviazioni lungo gli altri decumani per scoprire magnifici luoghi lungo il percorso. Il Cristo Velato, oppure via San Gregorio Armeno, celebre strada dei pastori. Via Toledo, la strada dello shopping, piazza San Gaetano in via Tribunali. Ancora, la chiesa e gli scavi sotterranei di San Lorenzo Maggiore, il sito di Napoli Sotterranea e il Duomo di Napoli.

Piazza del Gesù Nuovo: un obelisco, una chiesa e il Monastero di Santa Chiara

Questa è una delle piazze più importanti di Napoli e deve il nome alla presenza della barocca chiesa del Gesù Nuovo con la sua particolare facciata in piperno in punta di diamante. E’ stata eretta nel XVII secolo in pieno stile barocco napoletano.

Piazza del Gesu Napoli
Piazza del Gesu Napoli

Il vicino complesso di Santa Chiara, ondato da Roberto d’Angiò, è stato per secoli il centro della vita civile e religiosa di Napoli. Il chiostro maiolicato, con le sue maioliche colorate, è un capolavoro dell’arte napoletana e un’oasi di pace nel cuore della città

L’Obelisco dell’Immacolata, con la sua eleganza barocca, aggiunge un tocco di grandiosità alla piazza, c

Piazza San Domenico Maggiore

E’ situata in un punto strategico della città di Napoli e testimone di secoli di storia. L’obelisco, simbolo di gratitudine per la fine della peste, e la Basilica di San Domenico, con le sue ricchezze artistiche, fanno di questa piazza un gioiello del patrimonio culturale napoletano.

Piazzetta Nilo

Piazzetta Nilo è un vero e proprio scrigno di storia, un luogo dove antico e moderno si fondono in un’armonia unica.

Il Corpo di Napoli - Piazzetta Nilo
Il Corpo di Napoli – Piazzetta Nilo

La statua del dio Nilo, simbolo di un passato lontano, ci ricorda le antiche origini di Napoli. Gli edifici circostanti, come Palazzo de Sangro di Vietri e Palazzo Pignatelli di Toritto, sono testimoni di un’epoca di grande splendore. La chiesa di Sant’Angelo a Nilo, con i suoi sepolcri, completa il quadro di questa piccola oasi di pace nel cuore della città.

Via San Biagio dei Librai

La parte più antica del decumano inferiore unisce piazzetta Nilo e via Duomo. Da qui si inerpica l’antico cardo oggi conosciuto come San Gregorio Armeno, la strada dei pastori.

Fra i palazzi nobili ti segnalo il quattrocentesco palazzo Carafa di Maddaloni e palazzo Girolamo Carafa dei Duchi d’Andria. Sede del antico Sacro Monte di Pietà, meglio conosciuto come Banco dei pegni.

Chiesa di San Nicola a Nilo
Chiesa di San Nicola a Nilo

Il Palazzo Marigliano, dimora di Costanza d’Altavilla, moglie del re Ladislao di Durazzo. Nel suo cortile si trova il bizzarro Ospedale delle Bambole, che ripara le bambole “malate”.

Nel cortile del rinascimentale palazzo Diomede Carafa è conservata invece la copia in terracotta dell’ enorme testa di cavallo di Donatello.

Qui si affaccia la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, la chiesa di San Biagio Maggiore e la chiesa dedicata a San Gennaro all’Olmo. Interessante la chiesetta barocca di San Nicola a Nilo, la cui storia è legata alla rivoluzione di Masaniello.