Ultima Modifica il 26 Novembre 2020
Il quartiere napoletano di Forcella, stretta tra via Duomo, Corso Umberto I e la famosa Spaccanapoli, è un vero e proprio mondo, con una storia sviluppatasi quasi in maniera a se stante.
Storia di Forcella
Qui gli edifici sono sgarrupati e tutto sembra lasciato a se stesso, eppure il quartiere Forcella ha una storia antica iniziata 2300 anni fa quando i coloni greci approdarono sulle coste di Napoli.
L’origine del nome di questo quartiere napoletano è legata alla forma della via principale del quartiere; all’incrocio tra via Forcelle e via Giudecca Vecchia, sembra appunto una “forcella”.
Secondo un’altra ipotesi, invece, il quartiere deve il suo nome alla scuola di Pitagora che dal XIII al XIX secolo ebbe la sua sede nel quartiere. Il suo emblema era proprio una Y, utilizzata poi anche nello stemma del seggio di Forcella.
Forcella, Quartieri Spagnoli e Rione Sanità, sono i 3 quartieri più popolari di Napoli.
Malgrado la sua fama sia spesso legata a episodi di criminalità e violenza, il quartiere Forcella è stato lo scenario di momenti fondamentali della storia di Napoli.
Qui, prima della cacciata degli ebrei da parte degli spagnoli, esisteva una delle tre giudecche della città. E’ sempre qui che gli Orsini, i Carafa, i Caracciolo e la stessa regina Giovanna II costruirono splendide dimore.
Cosa vedere a Forcella
Una delle porte d’ingresso a Forcella è sicuramente piazza Calenda custode di più di duemila anni di storia con le mura greche, il cosi detto cippo a Forcella. Qui sorge il Teatro Trianon Viviani, che vide sul suo palcoscenico Totò e i De Filippo ed in epoca più recente Peppe Barra ultimo erede di un teatro napoletano comico d’autore.
Non lontano troviamo Castel Capuano ex-sede del Tribunale, il Caravaggio più bello del mondo al Pio Monte della Misericordia, il Museo del tesoro di San Gennaro e la stessa Cattedrale di Napoli.
Qui venne costruita la Real Casa dell’Annunziata (voluta dalla Regina Giovanna I), il primo centro di assistenza e cura per i bambini abbandonati. L’imponente capolavoro dall’aspetto tardo-barocco è legata alla Ruota degli Esposti ancora visibile a sinistra dell’arco cinquecentesco d’ingresso.
Tra le varie chiese presenti nel quartiere (San Giorgio Maggiore, Sant’Agrippino, Sant’Agostino alla Zecca,…) c’è Santa Maria Egiziaca a Forcella (Corso Umberto I, 208). Uno degli esempi meglio riusciti dell’architettura barocca napoletana con le opere di importanti artisti tra cui Luca Giordano. L’edificio con annesso monastero fu fondato nel 1342 grazie al volere della regina Sancha d’Aragona, che volle una struttura che accogliesse le prostitute pentite.
Durante la vostra visita al quartiere Forcella non può mancare una sosta alla piazza dei Mannesi con le due chiese di San Giorgio e Crocelle ai Mannesi che si strizzano l’occhio.
E’ proprio qui che nel settembre 2015 l’artista Jorit ha realizzato il grande volto di San Gennaro. Lo street artist ha restituito alla città una versione contemporanea del volto del santo, ispirata a un suo amico, un giovane operaio.
Centro del quartiere è naturalmente la pittoresca via Forcella con le sue botteghe e bancarelle. Una visita al mercato di Forcella permette di entrare in contatto con il folclore e l’arte di arrangiarsi di Napoli.
Forcella vanta le pizzerie più conosciute e antiche di Napoli come l’Antica Pizzeria da Michele (via Cesare Sersale); la pizzeria Trianon da Ciro (Via Pietro Colletta, 44/46); mentre in via Giudecca Vecchia c’è l’Antica Pizzeria le Figliole, il tempio della pizza fritta.