Ultima Modifica il 30 Novembre 2020
A Napoli, magia, superstizione e scaramanzia si mescolano fin dai tempi più remoti. Suggestione e superstizione da sempre sono parte integrante del nostro quotidiano.
O munaciello, ‘a bella ‘mbriana, la smorfia, l’uovo magico del Castel dell’Ovo, gli spettri nei palazzi e le streghe sono solo alcuni degli elementi distintivi delle credenze napoletane.
Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male, diceva il grande Eduardo De Filippo.
Venerdi 17
Per molti napoletani il venerdì 17 è il giorno sfortunato per eccellenza. Anche i più scettici, durante questo giornata, percepiscono una velata sensazione che qualcosa di nefasto può capitare.
Nella smorfia napoletana il numero 17 è associato alla “disgrazia”.
La causa è legata a due dati storici. Il Venerdì è funesto perché giorno della morte di Gesù. Inoltre, nell’antica Roma, molte iscrizioni mortuarie riportavano la dicitura VIXI (letteralmente “vissi”), anagramma di XVII, cioè 17 in numeri romani.
Comunque sia il venerdì 17 si trova in buona compagnia. Nella lista dei giorni “sfigati” c’è infatti anche il venerdì 13.
Il malocchio
A Napoli abbiamo il malocchio, la jettatura e la fattura!!
Ma teniss’ l’uocchie ‘ncuoll? (Non è che per caso il malocchio ti stia perseguitando?) E’ la domanda che più spesso viene fatta a chi sta vivendo un periodo buio, o che magari non riesce a fare nulla senza che gli capitino mille sventure.
Anche se quasi tutti affermano di non credere agli oroscopi o alla sfortuna, è sempre meglio dare una sbirciatina alla pagina dedicata al nostro segno. Ed è meglio fare le corna quando un gatto nero attraversa la strada. Non si sa mai!
Il corno, l’Amuleto di antichissime origini
A San Gregorio Armeno, una della vie più caratteristiche del capoluogo campano, vengono venduti diversi amuleti per scacciare il malocchio.
L’amuleto scaramantico più diffuso nelle case napoletane è senza alcun dubbio O’ Curniciello, la migliore protezione contro ogni sfortuna.
Un detto popolare specifica che deve essere “Tuosto, stuorto e cu ‘a ponta” (rigido, storto e con la punta). Per essere efficace non deve mai essere acquistato ma sempre ricevuto in dono; deve essere Rosso, il colore della fortuna; Fatto a mano, in modo che colui che lo modella gli possa infondere energie positive con le proprie mani.
E voi siete superstiziosi?
Rompere uno specchio, passare sotto una scala, rovesciare sale e olio o vedere un gatto nero che attraversa la strada che effetto vi fa? Toccate ferro, fate gli scongiuri o siete pervasi da brividi di paura?
L’associazione culturale Insolitaguida ( www.insolitaguida.it) propone regolarmente delle passeggiate narrate nelle viscere di Napoli alla scoperta delle più disparate curiosità e dicerie popolari legate alla grande cultura scaramantica dei napoletani.