Ultima Modifica il 4 Febbraio 2020

Si avvicina il fine settimana e anche chi sta a dieta si può permettere qualche sgarro con nu bel crocchè di patate. Gustoso, filante, dal tipico colore dorato, il crocchè di patate è tra i piatti più sfiziosi e gustosi della cucina napoletana, tipica dello street food.

Grandi e bambini ne amano la morbidezza, la provola calda che fila ad ogni morso e la dolcezza delle patate, vero ingrediente di questa preparazione. A Napoli sono chiamanti anche panzarotti, forse per via della loro forma panciuta.



Il crocchè di patate pare abbia origini nobili, secondo alcuni storici, infatti, discenderebbe dalla croquette francese del XVIII secolo che veniva consumato, nelle corti di quel tempo, stando seduti al tavolo. I napoletani hanno trasformato questo cibo in uno stuzzichino sfizioso da mangiare passeggiando per strada, insieme ad altri fritti, all’interno del tradizionale “cuoppo fritto napoletano”.

Le friggitorie del centro storico di Napoli, li vendono caldissimi ad ogni ora, per gustarli come antipasto in attesa del pranzo o come spuntino di metà mattinata, insomma ogni occasione è buona per deliziarsi con le fritturine.

ricetta del Crocché, il panzarotto napoletano

La ricetta del crocchè di patate

La ricetta è abbastanza semplice, ma alcuni piccoli accorgimenti possono determinare il successo del piatto. Innanzitutto è fondamentale la scelta delle patate, quelle a pasta gialla (meno acquose e più compatte), altro segreto, prima di friggere lasciare riposare in frigo.

Ingredienti per 6 persone – 1 kg di patate, 100 g di Parmigiano grattugiato, 100 g di di mozzarella o Provola affumicata a listarelle, 2 uova intere, Farina e pan grattato q.b., Prezzemolo, sale e pepe nero q.b., olio di semi di arachide per friggere.

Preparazione – Innanzitutto occorre lavare bene le patate in abbondante acqua; versatele poi, senza sbucciarle, in una pentola capiente con abbondante acqua fredda e cuocete per circa 40 minuti a fiamma media. Scolare le patate, pelatele e passatele nello schiaccia patate. Quindi aggiungere il parmigiano, il prezzemolo tritato, sale e pepe, quindi i rossi d’uovo ad uno ad uno, lavorare il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.

Create delle piccole palline, al centro delle quali inserite una striscia di mozzarella o di provola (non esagerate altrimenti i corcchè potrebbero aprirsi durante la frittura); richiudete l’impasto formando dei cilindretti.

Crocchè di patate e provola

Passare il panzarotto nell’albume e infine nel pangrattato, per poi lasciarli riposare qualche ora; non resta che friggere il tutto in abbondante olio caldo fino alla completa doratura (circa 3 minuti), asciugare su carta assorbente e servirli caldi.

Dove assaggiarli a Napoli

  • Friggitoria Fiorenzano (via Pignasecca 48), una bottega dalle origini storiche nella zona popolare della Pignasecca.
  • Friggitoria Vomero (Via Cimarosa, 44), uno dei locali storici della città dove assaggiare ottimi fritti tradizionali.
  • Il Cuoppo (Via San Biagio dei Librai, 23), nel centro di Spaccanapoli ripropone le antiche ricette della friggitoria napoletana.
  • Pizzeria e friggitoria Di Matteo (via dei Tribunali 94), uno dei numerosi esempi in cui le pizzerie sono considerate anche friggitorie. Lo stesso discorso vale per la pizzeria La figlia del Presidente (Via Grande Archivio, 24).