Ultima Modifica il 18 Novembre 2022

Le due statue dei palafrenieri a guardia dei giardini di Palazzo Reale di Napoli sono il pegno di fedelissima e perpetua amicizia tra Napoli e San Pietroburgo.

Le due sculture, note come “i cavalli di bronzo”, realizzate da Petr Klodt, furono il dono dello zar Nicola I a Ferdinando II di Borbone, dopo un l u n g o s o g g i o r n o dell’ imperatore di Russia e della sua consorte nel Regno delle Due Sicilie.

 

Le statue,portano la firma di Peter Clodt (Pyotr Klodt) Von Jurgensburg.



Cavalli di bronzo, la storia

Era il 23 ottobre del 1845 quando nel porto di Palermo arrivano due grossi piroscafi con a bordo lo Zar Nicola I, la Zarina Aleksandra Fedorovna e parte della corte russa al seguito della famiglia imperiale.

Arrivarono in città su consiglio del loro medico per curare, in luoghi ben più miti dell’inverno di San Pietroburgo, la tubercolosi della Zarina. Durante il loro soggiorno, fino al 1846, sono ospiti dalla principessa Schehovskaja che possedeva una villa in contrada Olivuzza, un’area di Palermo dove sorgevano numerose ville nobiliari.

Cavalli di Bronzo, Napoli PH Peppe Guida Cavalli di Bronzo, Napoli PH Peppe Guida.

Sulla via del ritorno in patria la lo Zar Nicola I fu ospite, a Palazzo Reale di Napoli, del re Ferdinando II. Un occasione per stilare nuovi trattati commerciali e di navigazione che inaugurano un periodo di grandi e significativi scambi tra le due potenze.

Al ritorno a San Pietroburgo, allora Capitale di Russia, Nicola I Romanov, invia in dono a Ferdinando II di Borbone due monumentali sculture equestri. La delicata navigazione per il trasporto è affidata ad un capitano dell’isola di Procida, noto per le sue tradizioni marine.

I cavalli russi vengono solennemente inaugurati il 6 dicembre 1846, giorno di San Nicola. Le circostanze della donazione sono scolpite su due targhe commemorative, montate su piedistalli.

Cavalli di Bronzo, Napoli PH Peppe Guida Cavalli di Bronzo, Napoli PH Peppe Guida.

I cavalli russi, che raffigurano due palafrenieri nell’atto di domare i cavalli, vengono inizialmente posizionati sul cancello d’ingresso dei giardini di Palazzo Reale in Via San Carlo. Alla fine dell’Ottocento sono spostate nell’attuale posizione, lato Maschio Angioino.

Curiosità. I Cavalli di Bronzo di Napoli sono pressoché identici a un gruppo equestre che domina dall’alto del ponte Aneckov a San Pietroburgo il fiume Neva.

Pochi lo sanno, ma il cavallo a Napoli è sacro; è un pò il simbolo, più o meno ufficiale della città. Ne è testimone la testa di cavallo nel palazzo di Diomede Carafa in via San Biagio dei Librai.