Ultima Modifica il 7 Dicembre 2024

La Crypta Neapolitana, conosciuta anche come Grotta di Posillipo o Grotta di Virgilio, da tempo immemore collega la zona di Mergellina ai Campi Flegrei e alla città di Pozzuoli.

Buone notizie per la città di Napoli, presto la Crypta Neapolitana potrebbe essere riaperta al pubblico. Lo ha annunciato ufficialmente Vincenzo De Luca nel consiglio regionale del 21 dicembre scorso prevedendo una spesa di 12 milioni di euro. Il progetto prevede la realizzazione anche di una pista ciclabile.

Alla galleria si deve l’origine del nome di due quartieri di Napoli: Piedigrotta ( al di qua e ai piedi della grotta) e Fuorigrotta (al di là della grotta). Potrebbe interessarti Parco Vergiliano e Crypta Neapolitana a Piedigrotta, Napoli.

La storia della Crypta Neapolitana

La grotta, che taglia da parte a parte la collina di Posillipo, è un rettilineo scavato nel tufo lungo 711 metri. Il suo ingresso principale è all’interno del parco Vergiliano di Napoli, dove si trova la tomba di Leopardi.

Parco Vergiliano a Piedigrotta Ingresso
Parco Vergiliano a Piedigrotta Ingresso

Una leggenda partenopea vuole che sia stato il poeta Virgilio, pare fosse dotato di potenti arti magiche, a scavare la Crypta Neapolitana in una sola notte. Sempre secondo leggenda le spoglie mortali di Virgilio, che per molto tempo abitò a Napoli, riposerebbero nel Colombarium di età romana posto all’ingresso della Crypta.

In realtà, questa maestosa opera ingegneristica è realizzata nel 37 a.C. sotto la sapiente direzione di Lucius Cocceius Aucto, architetto al servizio di Marco Vipsanio Agrippa. La Crypta Neapolitana si inseriva perfettamente all’interno di un più ampio progetto di fortificazione e collegamento strategico dell’impero romano.

Questa rete strategica includeva: la Grotta di Seiano a Posillipo, la Grotta di Cocceio del lago Avernus a Cumes e la Crypta Romana di Cumes al suo porto.

La nuova strada, chiamata via per cryptam, si incontrava la via Neapolis-Puteoli. Qui, nella zona dell’odierna Via Terracina, sorgeva un’area di servizio con taverne e un complesso termale, oggi in parte visibile grazie agli scavi archeologici. Approfondimento Complesso Termale di via Terracina Napoli

Tomba di Virgilio - Colombaio e Crypyta Napoletana


Malgrado fosse angusta, buia e polverosa la Crypta Neapolitana ha continuato ad essere un’importante arteria arteria di collegamento tra Neapolis e Puteoli.

La Crypta Neapolitana rimase in uso fino alla fine dell’Ottocento, quando è dismessa per motivi di sicurezza. A partire dal 1882, in concomitanza con i lavori di risanamento della città, è realizzata la Galleria delle Quattro Giornate. Successivamente, durante il periodo fascista, è costruita anche la Galleria Laziale, ampliando ulteriormente la rete viaria sotterranea.

Un luogo di culto e di riti iniziatici

Per molto tempo si è ritenuto che una sorta di maleficio si abbattesse sui viandanti che provavano ad attraversare la galleria da soli di notte. Allo stesso tempo compiere l’attraversamento ed uscirne indenni era ritenuto un presagio fausto. Per questa ragione vennero sistemate alcune immagini sacre di buon augurio.

Petronio ci racconta che nel I secolo la crypta era consacrata a Priapo, dio della fertilità. Ai riti pagani che avvenivano nella crypta neapolitana, proprio all’ingresso della tomba di Virgilio, si sostituì pian piano il culto dedicato alla Vergine di Piedigrotta.

Tutte le credenze e i riti sorti dentro e intorno alla Crypta Neapolitana sono alla base di quella che conosciamo oggi come la Festa di Piedigrotta.

Crypta Napoletana Napoli

Durante alcuni scavi condotti in età aragonese è stato scoperto un bassorilievo che rappresenta il dio Mitra mentre doma un toro. La sua scoperta fa pensare che la Crypta fu anche utilizzata come un luogo di culto mitriaco.

Il reperto archeologico, realizzato tra la fine del III e l’inizio del IV sec. d.C., è oggi conservato nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Curiosità. Due volte l’anno, all’alba e al tramonto, la Crypta era invasa dalla luce naturale; la galleria era orientata in modo tale che in occasione degli equinozi il sole fosse perfettamente allineato tra i due ingressi.