Ultima Modifica il 18 Gennaio 2020

Come tradizione dal 1 al 12 settembre a Napoli si svolge la secolare Festa della Madonna di Piedigrotta. Un appuntamento che ha origini antichissime e famosa come il carnevale di Rio e l’Oktoberfest di Monaco di Baviera.

In particolare le due giornate dedicate alla Madonna sono il giorno 8, festa della natività di Maria, ed il giorno 12, festa del Nome di Maria.



Piedigrotta, Origini e tradizioni

L’appuntamento con la Festa di Piedigrotta ha origini pagane ed è legata ai baccanali romani destinati a propiziare la fecondità che si festeggiavano nei pressi della grotta di Posillipo, o Crypta Neapolitana, la galleria romana che univa l’attuale zona di Mergellina e Fuorigrotta.

La Crypta Neapolitana (Napoli)

Pare che durante la festa i Napoletani, da sempre chiassosi e tumultuosi, si lasciassero andare in accorati canti ed appassionati balli; in breve tempo Napoli conquistò fama di città della musica e del canto.

Perfino l’imperatore Nerone, che si considerava un grande cantante e un sopraffino musicista, volle venire ad esibirsi nel 63 d.c. ai piedi di quella grotta, al cospetto dei Napoletani ritenuti artisticamente più competenti dei Romani.

Nel corso dei secoli poi il cristianesimo sostituì il paganesimo; i riti propiziatori in onore di Priapo lasciarono il posto a quelli in omaggio alla Madonna di Mergellina. E’ venerata nella notte tra il 7 e l’8 settembre, data corrispondente al compleanno della stessa.

Madonna di Piedigrotta Napoli

Secondo la leggenda la notte dell’8 settembre del 1353 la Madonna apparve contemporaneamente a tre religiosi in tre luoghi distinti. La Vergine rivelò loro il punto in cui scavare per ritrovare una sua immagine, da custodire in una chiesa da erigere in suo onore.

La chiesa di Santa Maria di Piedigrotta fu costruita, con il lauto contributo dei pescatori di Mergellina, proprio sulle rovine dell’antico tempio pagano dedicato al dio Priapo.

Il santuario divenne centro di pellegrinaggio di donne in cerca di marito, mogli in attesa di un bambino, uomini affetti da impotenza e madri che invocavano la protezione per i propri figli marinai.

Il festival canoro

Nel corso degli anni la processione si è trasformata in una grande festa con carri allegorici, fuochi pirotecnici, canti, balli e bancarelle con prodotti locali; le vie e gli atri dei palazzi venivano addobbati per la festa. L’anno di svolta fu il 1835 con la creazione di un vero festival canoro che si svolgerà fino al 1970.

Festa di Piedigrotta Carri allegorici,

Tra i capolavori più conosciuti in questo contesto vi è il brano Te voglio bene assaje di Raffaele Sacco; E spingole francese di Salvatore Di Giacomo; funiculì funiculà di Peppino Turco e O sole mio di Giovanni Capurro.

Proprio attraverso quelle canzoni, i principali artisti di Napoli provavano a raccontare il malessere ed i disagi del popolo con ironia e sarcasmo.

La Festa di Piedigrotta moderna

Della scenografica festa di un tempo è rimasta oggi una importante festa religiosa e una festa civile che prevede concerti gratuiti sul lungomare Caracciolo.

Il programma religioso va dal 1 al 12 settembre ed è organizzata nel Santuario di S. Maria di Piedigrotta con la tipica Messa degli artisti, la Festa solenne della Natività della Beata Vergine Maria, la Serenata alla Madonna e la Festa del Santo Nome di Maria.

Suggestiva è la Messa dei Pescatori sull’Arenile a Mergellina e il corteo di barche in mare che porta a riva il quadro raffigurante la Madonna.

Parrocchia di Santa Maria di Piedigrotta – Piazza Piedigrotta 24, 80122 Napoli.