Ultima Modifica il 4 Aprile 2024

Una settimana dopo Pasqua si celebra a Pagani, in provincia di Salerno, l’antica Festa della Madonna del Carmelo, detta “Madonna delle galline”. Una manifestazione dove religiosità, folklore e leggenda si fondono in una delle celebrazioni più suggestive della Campania.

L’edizione 2024 prevede cinque giorni di festeggiamenti – da venerdì 5 aprile – con il tradizionale rito di apertura del Santuario – a martedì 9 aprile – con il concerto di Enzo Avitabile in Napoli World in Arena Pignataro che chiuderà i festeggiamenti. La solenne processione è domenica 7 aprile



La Madonna delle Galline fa parte del culto mariano delle Sette Madonne sorelle, venerate dai fedeli che – per devozione – accompagnano le loro celebrazioni con canti e suonate tipici della tradizione popolare.

La leggenda del ritrovamento prodigioso

La tradizione paganese narra che in una lontana notte di alcuni secoli fa la Vergine apparve in sogno al sagrestano di una chiesetta andata in rovina in località Tramonti.

La Madonna del Carmine disse – Figlio mio, devi dire al parroco che rimetta a posto questa casa di Dio. Altrimenti io me ne andrò via, in un posto dove mi vorranno bene anche le galline.

Il sacerdote del sogno profetico non fu preso seriamente e le conseguenze furono gravi. Un’alluvione colpì Tramonti e trascinò a valle, verso Pagani, l’icona mariana raffigurante la Madonna del Carmine con bambino conservata nella chiesa. Temp dopo, nell’ottava di Pasqua, un gruppo di galline “trovarono” la piccola tavola lignea che venne ribattezzata Madonna delle Galline.

Per onorare il culto della tavola miracolosa, nel 1610 venne costruita una chiesa dedicata, per l’appunto, alla Madonna del Carmine, detta delle Galline.

La facciata della chiesa di Maria Santissima del Carmelo è in stile barocco con due statue allegoriche la Pudicizia (posta a sinistra) e la Speranza (sita a destra). Sul portale vi è un bassorilievo raffigurante la “Madonna del Carmelo con il Bambino”.

L’interno è a navata unica con tre cappelle e un soffitto cassettonato del  XVIII secolo. Nella terza cappella, più profonda ed ampia delle altre, è collocata la statua della Madonna del Carmine risalente al ‘700. Suggestivo è l’organo del vestibolo con coretto in legno decorato.

Festa della Madonna delle Galline, Pagani (SA)

I riti della festa della Madonna delle galline iniziano ufficialmente un mese prima della festa con l’alzata del quadro.

I festeggiamenti veri e propri, invece, iniziano nel tardo pomeriggio del venerdì successivo a Pasqua con il tradizionale rito di apertura del Santuario. Ad attendere la riapertura, migliaia di persone desiderose di accostarsi allo sguardo materno della Vergine.

Processione Madonna delle Galline

Continuano poi con la suggestiva processione della domenica dopo Pasqua, quando la statua della Madonna, che per tutto l’anno rimane velata, parte dal Santuario alle 9.00 in punto per un lungo cammino tra le strade della città e le campagne limitrofe.

La lunghissima processione è accompagnata da balli e canti popolari al ritmo di tammorre e nacchere che  accompagnano “tamburiate rituali”e dalle caratteristiche offerte di galline, piccioni e animali da cortile. Al suo ritorno viene celebrata una Messa nel piazzale antistante il Santuario.

A tarda sera, la statua della Madonna delle Galline fa il suo rientro al Santuario, al termine di una processione solenne che parte dal sagrato della Basilica di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. Qui avviene il tradizionale scambio di doni tra i Padri Redentoristi e il Priore dell’Arciconfraternita. Memoria di un rito del quale era protagonista lo stesso Sant’Alfonso.

Tosello Votivo Pagani - Madonna delle Galline

Particolarità della manifestazione sono l’allestimento dei tanti Toselli Votivi, un angolo di un cortile che per l’occasione diventa una cappella votiva per fare omaggio alla Madonna. Non mancano i simboli contadini (attrezzi, grano, pane, vino), le tammorre e le castagnette.

La“ Festa della Madonna delle galline” è caratterizzata proprio da piatti tipici della gastronomia tradizionale. Il Tortano di pane (una specie di torta salata con insaccati, formaggi e uova sode). I tagliolini di semola al sugo (con i quali è tradizione sporcarsi la camicia). E i carciofi arrostiti sulla“ fornacella” di carboni ardenti.