Ultima Modifica il 8 Dicembre 2024
Nascosto tra le eleganti arcate della Galleria Umberto I si cela Casa Ascione, il Museo del Corallo di Napoli. Un viaggio affascinante attraverso secoli di lavorazione del corallo, raccontati attraverso oggetti di straordinaria bellezza.
La famiglia Ascione, una delle più antica dinastie di maestri corallari, ha contribuito a far di Torre del Greco (in provincia di Napoli) un centro di eccellenza per questa antica arte.
Il Museo occupa la gran parte del II°piano della facciata principale della Galleria Umberto I di Napoli, dai suoi balconi il Teatro di San Carlo è quasi a portata di mano.
Museo del Corallo Ascione
Varcando la soglia del Museo ti immergerai in un affascinante viaggio alla scoperta del mondo del corallo. Ammirerai rami di corallo provenienti da ogni angolo del pianeta, antichi strumenti da pesca e preziosi gioielli, mentre storie di lontani mercati ti trasporteranno in un passato affascinante. Potrai seguire passo dopo passo tutto il processo di lavorazione, dalla materia prima grezza al gioiello finito, svelando i segreti di un’arte tramandata di generazione in generazione
Nel museo sono esposti più di 300 oggetti, testimoni di una rara e raffinata produzione che va dagli inizi del XIX secolo agli anni ’40 del secolo scorso. Qui si possono ammirare la parure in rose di corallo realizzata per la regina Farida d’Egitto in occasione delle nozze con re Farouk o il bozzetto della pisside che re Umberto I donò al Tesoro di San Gennaro.
Cenni storici – Le origini di Casa Ascione risalgono al 1855, quando Giovanni Ascione (1834-1908), fondò a Torre del Greco una piccola azienda dedicata alla lavorazione del corallo. Una decisione che permetteva di ampliare l’attività iniziata dal padre Domenico, armatore di coralline.
Da allora, l’azienda ha percorso una lunga strada, affermandosi a livello internazionale e diventando un punto di riferimento per la lavorazione del corallo e del cammeo, tramandando di generazione in generazione un’antica tradizione artigianale.
Il Corallo di Torre del Greco
Nel 1805, con il beneplacito del governo borbonico, l’intraprendente marsigliese Paolo Bartolomeo Martin poté istituire la prima manifattura di corallo a Torre del Greco, dando vita alla Real Fabbrica de’ Coralli.
La scelta del borgo marinaro campano non fu casuale: fin dal XIV secolo le “coralline” di Torre del Greco partivano alla conquista dei mari, per riportare il prezioso corallo che poi era rivenduto nei luoghi di produzione, come Genova, Livorno, Marsiglia.
Alla lavorazione del Corallo, poi si è aggiunta la lavorazione del Cammeo su diversi tipi di conchiglie, che hanno il pregio di avere più strati, e permettono al maestro incisore, in pochi millimetri di spessore, di far emergere figure più disparate.
Un’antica leggenda racconta che il corallo è nato da un atto tragico: la decapitazione di Medusa. Perseo, per proteggersi dal suo sguardo pietrificante, nascose la testa della gorgone in un sacco, avvolgendola in alghe marine. Il sangue che ne sgorgò, a contatto con l’acqua salata, si trasformò in una meraviglia della natura: ramificazioni rosse, simili a serpenti, che si pietrificarono, dando vita al corallo. Non è un caso che il corallo rosso ancora oggi sia detto ‘gorgonia’ o ‘pietra del sangue’.
La sua colorazione spazia dal rosa pallido, al bianco, fino al classico rosso scuro, un colore che da sempre è associato a passioni ardenti e potere.
Dalle antiche civiltà fino ai giorni nostri, il corallo ha rivestito un ruolo fondamentale nella vita delle persone. Veniva utilizzato per creare amuleti protettivi, indossati per scongiurare malattie e malefici, e per realizzare oggetti di devozione come rosari e crocifissi. Il tradizionale corno di corallo napoletano, ancora oggi molto diffuso, è un esempio di come questa tradizione si sia tramandata nei secoli.
Informazioni utili
Indirizzo: Angiporto Galleria Umberto I, Piazzetta Matilde Serao, 19 – 80132 Napoli
Sito Web: www.museodelcorallo.it – Telefono: 081 421111.