Ultima Modifica il 9 Novembre 2023

Quando nei vicoli del centro storico si grida Acala ‘O panaro, come una sorta di risposta appare un cestino legato a una corde scivola dolcementeche dall’alto di un balcone o d’una finestra.

Il Panaro è dunque una sorta di ascensore improvvisato per evitare di dover scendere in strada e recuperare l’oggetto che deve essere recapitato. Non è pigrizia, ma una valida alternativa alle ripide scale degli antichi palazzi partenopei.



Cos’è il Panaro?

Il panaro, ancora oggi pressoché onnipresente accanto ai panni stesi, è un piccolo cesto il cui nome deriva dal latino panarum, una cesta nella quale gli antichi romani trasportavano il pane.

Il più tradizionale è fatto è di vimini intrecciato munito di un manico ricurvo a cui è legata una lunga cordicella.Nel tempo si evoluto, oggi se ne trovano anche di plastica resistente e di ogni colore possibile.

O Panaro NapoliO Panaro, Quartieri Spagnoli Napoli (@quartierispagnolinapoli)

Recentemente, in pieno centro storico di Napoli, è comparso il ‘’panaro solidale’’con un cartello con la seguente scritta “chi può metta, chi non può prenda’’. La bellissima frase, ispirata al Santo Dottore, Giuseppe MoscatiChi ha metta, chi non ha prenda – è un invito alle persone più fortunate a condividere con le persone più bisognose.

“Perdere a Filippo e o’ panaro”: perché si dice così?

Avimmo perduto a Felippo e ‘o panaro, un divertente e sui generis modo per di dire quando abbiamo rimesso tutto: il capitale e gli interessi.

L’espressione colorita è legata alle antiche farse pulcinellesche dell’Ottocento interpretate dall’attore Antonio Petito.

La storia narra che un nobile di nome Pancrazio abbia affidato una cesta piena di cibo al suo servo Filippo, incaricandolo di portarla fino a casa. Durante il tragitto il povero Filippo, preso dalla fame, divora tutte le prelibatezze contenute nella cesta.

Soddisfatta la fama, arriva il senso di colpa e la paura delle possibili reazioni del padrone. Fu così il servo si da alla fuga, lasciando il padrone tradito a dolersi di aver perso Filippo e la cesta di cibo.