Ultima Modifica il 14 Ottobre 2020

Giovanna I D’Angiò, contessa di Provenza e di Forcalquier, principessa d’Acaia, regina titolare di Gerusalemme e di Sicilia, ma soprattutto sovrana di Napoli per diritto ereditario dalla tenera età di 16 anni fino al suo brutale assassinio nel 1382.



Spesso confusa con Giovanna II della dinastia d’Angiò-Durazzo (conosciuta come Giovanna la pazza) l’avvenente e ingegnosa Giovanna I fu la prima donna al potere nel Regno di Napoli. E questo nonostante le condizioni sociali, politiche e culturali avverse all’impegno pubblico della donna.

In questo post non voglio dilungarmi sulle tante vicende che avvolgono il suo lungo regno, voglio parlarvi invece di due leggende che la vedono coinvolta.

Giovanna I, sovrana di Napoli

Giovanna I d'Angiò regina di Napoli

Giovanna I (Napoli, 1327 – Muro Lucano, 12 maggio 1382), figlia di Carlo, duca di Calabria, e della duchessa Maria di Valois, fu regina di Napoli dal 1343 al 1381. Quattro infelici matrimoni, figliuoli morti in tenerissima età, fulmini di scomuniche papali, fughe precipitose in Provenza e a Gaeta; e poi guerre civili, fellonie di familiari, accompagnarono il suo percorso politico e sentimentale fino all’epilogo drammatico a Muro Lucano. Qui fu strangolata nel 1382 per ordine di Carlo di Durazzo. Non si conosce il luogo di sepoltura della sovrana: le cronache indicano il sacrario della sagrestia di Santa Chiara a Napoli o la chiesa di San Francesco d’Assisi a Monte Sant’Angelo.

Malgrado un regno tumultuoso, la Regina Giovanna continuò ad arricchire Napoli di belle vie e pittoresche piazze; edificò Chiese e Monasteri monumentali, ospedali ed ospizi in tutto il regno.

La leggenda dell’uovo clonato del Castel dell’Ovo

Castel dell Ovo, Napoli
Castel dell’Ovo

Una delle più conosciute è quella dell’uovo clonato di Virgilio. Si narra che il mago Virgilio abbia creato, all’interno di una sfera di cristallo, un uovo d’oro per salvare Napoli da ogni calamità naturale. L’uovo, messo in una gabbia di ferro, fu seppellito sotto un castello, ancor oggi conosciuto come Castel dell’Ovo, per darle stabilità e vita eterna.

Secoli, dopo durante il suo regno, il Castel dell’Ovo subì forti danni a causa di un crollo e la regina per placare la paura ed il panico del popolo fu costretta a dichiarare solennemente di aver provveduto a sostituire l’uovo di Virgilio e che la città poteva godere di longevità e buona salute.

Il Fantasma del Chiostro di Santa Chiara

Santa Chiara di Notte - Ciro Discepolo
Santa Chiara di Notte – Ciro Discepolo

In una mattina del luglio del 1382, il corpo della bella angioina fu pubblicamente esposto nella chiesa di Santa Chiara, perché nessuno dubitasse della sua morte. Da allora nella ricorrenza dell’anniversario della sua morte, Giovanna apparirebbe nel chiostro della chiesa di Santa Chiara.
Pare che il suo fantasma avanzi lentamente lungo i vialetti del chiostro maiolicato di Santa Chiara col capo chino, mani giunte e con un abito lungo che la copre completamente e solo raramente si fermerebbe per rivolgerebbe il suo sguardo al cielo. Si tramanda, che chiunque abbia avuto la sfortuna di disturbare la sua preghiera, sia deceduto istantaneamente.

A dirla tutta un altra versione racconta che il fantasma sia quello di Sancha di Maiorca seconda moglie di Roberto d’Angiò, nonno di Giovanna I.