Ultima Modifica il 30 Novembre 2023

Santa Maria Capua Vetere, da non confondere con la vicina Capua, nasconde degli imperdibili capolavori di arte e di archeologia. Una Città dal passato glorioso, sede di Principi, Capitale di “Terra di Lavoro”, ma anche “fortezza” a difesa di tutto il Sud e del Regno di Napoli.

Fughiamo qualche dubbio – L’odierna città di Santa Maria Capua Vetere e l’antica Capua sono due città confinanti che mandano in confusione molti di noi. Eh sì perché Santa Maria corrisponde all’antica Capua mentre l’odierna Capua corrisponde a un antica roccaforte militare chiamata Casilinum.



Curiosità. Il nome della regione Campania, che in origine indicava il territorio della città di Capua e le pianure dei diversi municipi confinanti, deriva dal termine osco Kampanom (in latino campus), che vuol dire campagna.

Cenni Storici

La Capua antica è stata prima osca, poi etrusca, sannita ed infine romana. Dopo la seconda guerra punica, durante la quale aveva offerto rifugio ad Annibale, perse definitivamente la sua importanza politica. Rinomata era la scuola gladiatoria di Lentulo Batiato dove prese piede la famosa rivolta guidata da un gladiatore tracio di nome Spartaco nel 73 a.C..

Seguito al saccheggio e alla distruzione da parte dei Saraceni nel IX secolo, la popolazione si trasferì nella vicina città di Casilinum, dando vita alla Capua moderna. Solo successivamente la città riuscì a risorgere costruendo, secolo sulle rovine dell’antica Capua, un casale denominato con il nome di Villa Santa Maria Maggiore (Villa Sanctae Mariae Maioris). E’ solo con l’Unita d’Italia, nel 1861, che assume il nome attuale di Santa Maria Capua Vetere.

Nel corso dei secoli, la città ha subito diverse trasformazioni sotto il dominio bizantino, longobardo, normanno, svevo e angioino. Durante il Rinascimento, divenne un importante centro culturale. La sua storia è ricca di eventi che hanno contribuito a plasmarne l’identità nel corso del tempo.

Nonostante l’aspetto attuale nasconda le origini antiche, la città è conosciuta soprattutto per i suoi reperti archeologici di epoca romana, domus, quartieri artigianali, edifici pubblici.

Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere

Cosa vedere a Santa Maria Capua Vetere

Innanzitutto, potrete visitare il famoso Anfiteatro Campano. Grazie all’epigrafe rinvenuta durante gli scavi del 1726 è stato possibile ricostruire parte della storia di questo anfiteatro, costruito nel I secolo a.C. e oggi meta turistica principale della città.

E’ il più antico e il secondo per grandezza rispetto al Colosseo (il terzo per età e grandezza è l’anfiteatro di Pozzuoli) ed è sopravvissuto abbastanza bene alle insidie della storia e del tempo. Purtroppo non è stata trovata ancora nessuna traccia della più antica e prestigiosa scuola gladiatoria di Capua.

Di grande importanza è anche il famoso Arco di Adriano, che corrispondeva all’ingresso nella città di Capua. Fu eretto tra la seconda metà del I° e la prima metà del II° secolo. Oltre alla Casa di Publio Confuleio Sabbione, potrete anche ammirare il Criptoportico, un edificio attualmente situato nell’ex Convento di San Francesco.

Tra i monumenti civili c’è il Teatro Garibaldi, ispirato alla famosa Opéra Garnier di Parigi e il monumento ai Garibaldini, situato nella Villa Comunale e dedicato ai garibaldini morti durante la battaglia del Volturno.

Tra i luoghi di culto di Santa Maria Capua Vetere, impossibile non citare la Basilica di Santa Maria Maggiore (il Duomo della città), costruita nel 432 per volere del vescovo di Capua San Simmaco. Altri importanti edifici religiosi della città sono la Chiesa Parrocchiale di San Paolo Apostolo, quella dedicata a Sant’Andrea Apostolo e la Chiesa Parrocchiale di Sant’Erasmo.

Duomo di Santa Maria Capua Vetere

Se siete amanti della cultura, non potrete perdervi i quattro musei principali della città.

Museo Archeologico dell’antica Capua, dove potrete ammirare i reperti archeologici dell’antica città romana. Il Museo dei Gladiatori, che espone i reperti rinvenuti dall’Anfiteatro Campano. Il Museo civico garibaldino e risorgimentale, specializzato nell’Ottocento e il suggestivo Museo delle carrozze, che raccoglie numerosi esemplari di carri e carrozze dei secoli precedenti.

Come Arrivare da Napoli: In auto imboccate l’A3 Napoli-Reggio Calabria e prendete l’uscita dell’A1 Caserta-Roma verso Caserta/Roma/Avellino/Bari/Tangenziale/Aeroporto. Proseguite per poco più di 30 chilometri e uscite allo svincolo di Santa Maria Capua Vetere;