Ultima Modifica il 9 Agosto 2023

Torregaveta, meta frequentatissima in estate, è un’insenatura di rara bellezza incastonata tra Bacoli e Monte di Procida nei Campi Flegrei. Ai piedi di un costone tufaceo si apre una caletta con la sua spiaggia sabbiosa, ed il sottile pontile di torregaveta che entra in un mare limpido e cristallino; ai lati un arenile dalla finissima sabbia dorata.



Interessante storia di Torregaveta e del suo pontile

In principio Torregaveta era conosciuta come San Pietro a Pertuso per la presenza della galleria Foce Vecchia del Fusaro. Il canale che collega Il lago Fusaro al mare.

Il nome moderno, invece, gli viene dalla costruzione di una torre difensiva – chiamata Torre della Gaveta – contro gli attacchi saraceni. La torre di guardia, oggi scomparsa, venne edificata, insieme ad altre torri costiere, nel 1532 su ordine del vicerè don Pedro Alvarez de Toledo. Scopri le Torri di Avvistamento dei Saraceni in Campania.

La sua storia è intimamente legata all’urbanizzazione dei Campi Flegrei e allo sviluppo dei mezzi di trasporto, che dal 1883 la vedono capolinea delle ferrovie Cumana e Circumflegrea.

Lo sviluppo moderno di Torregaveta inizia alla fine dell’ottocento quando si costruisce la Cumana, una linea ferroviaria che collega il centro di Napoli a Pozzuoli e alla costa flegrea, fino a giungere in località Torregaveta nel comune di Bacoli.

Torregaveta molo

Sul finire del  XIX° secolo la Società per le Ferrovie Napoletana decise di costruire in questo anfratto di mare un pontile per l’attracco dei piroscafi diretti a Procida ed a Ischia.

Negli anni Cinquanta del secolo scorso il traffico navale è trasferito nel Porto della vicina Pozzuoli. Da allora il Pontile di Torregaveta è usato dai pescatori locali che, con le loro piccole imbarcazioni, rendono suggestivo questo incantevole luogo dei Campi Flegrei. Il pontile è fiancheggiato da una spiaggia che si apre su un mare blu intenso.

Curiosità. Sul promontorio di Torregaveta, ancora oggi detto “ncoppo u pallone”, si trovava una piccola stazione di avvistamento. Il guardiano, in caso di vento contrario, issava lungo un palo un pallone di giunchi. Il vapore proveniente dalle isole, scorto il segnale, era dirottato a Baia o a Pozzuoli.

Torregaveta e le sue attrazioni

Torregaveta oggi è molte cose: l’ultima fermata dell’antica ferrovia Cumana, una spiaggia animata del litorale flegreo, un pontile di antica fama e resti archeologici.

L’amministrazione comunale di Bacoli, guidata da Josi Gerardo Della Ragione, sta per collegare il pontile di Torregaveta con  il Parco della Quarantena e la Casina Vanvitelliana. Un percorso mozzafiato immerso nella natura e nella bellezza, da percorrere a piedi o in bicicletta.

Villa romana del senatore Publio Vatia

Sui muraglioni di tufo che circondano il Pontile di Torregaveta sono presenti i resti della sontuosa villa del console romano Publio Servilio Vatia. Realizzata tra il II e il I secolo a.C., 

La lussuosa villa marittima, che si estendeva fino al vicino lago Fusaro, era di notevole estensione es era organizzata in un sistema a terrazze che dalla collinetta di tufo di Torregaveta arrivavano fino al mare.

Torregaveta la spiaggia

La villa era talmente bella che i romani solevano ripetere alla sua vista: “O Vatia tu solus scis vivere” (O Vatia, solo tu sai vivere!). Alludendo al fatto che l’uomo aveva saputo ritirarsi dagli affari per godersi in pace la fantastica villa.

Oggi rimane ben poco dei fasti dell’ antica Domus che Vatia elesse a rifugio. Alcuni resti in parte sono visibili e in parte inglobati in un ristorante.

Poco più avanti, sommerse sotto il livello del mare per effetto del bradisismo, sono visibili alcune costruzioni che fanno pensare che qui venisse praticato l‘allevamento di pesci e frutti di mare.