Ultima Modifica il 30 Novembre 2023

Capua, felicemente incastonato tra le sinuose rive del fiume Volturno e le antiche e possenti fortificazioni militari, conserva interessanti sorprese. Una Città dal passato glorioso, sede di Principi, Capitale di “Terra di Lavoro”, ma anche “fortezza” a difesa di tutto il Sud e del Regno delle Due Sicilie.

Fughiamo qualche dubbio – L’odierna città di Capua e l’antica Santa Maria Capua Vetere, due città confinanti che mandano in confusione molti di noi. Eh sì perché Santa Maria corrisponde all’antica Capua mentre l’odierna Capua corrisponde a un antica roccaforte militare chiamata Casilinum.


Cenni Storici

Ti racconto brevemente le tappe principali della sua evoluzione, dalla sua fondazione ai giorni nostri.

Città di Capua

L’antica Capua viene fondata probabilmente intorno all’800 a.C. da popolazioni osche, che furono poi influenzate dalla cultura etrusca. Nel 424 a.C. la città passa sotto il dominio dei sanniti, che la resero una potenza militare e commerciale.

Nel 340 a.C. Capua si alleò con Roma, ma nel 216 a.C. tradì l’alleanza e si diede ad Annibale, il generale cartaginese che aveva sconfitto i romani a Canne. Questa scelta si rivelò fatale per Capua, che fu assediata e conquistata dai romani nel 211 a.C.

Malgrado la sconfitta sotto il dominio romano Capua conobbe una fase di ripresa economica e culturale, grazie alla sua posizione strategica sulla via Appia e alla presenza di monumenti come l’anfiteatro, il secondo più grande dopo il Colosseo. Capua fu anche sede di una famosa scuola di gladiatori, da cui proveniva Spartaco, il capo della rivolta servile del 73-71 a.C.

Di Capua è antico il nome, ma non è altrettanto antico il posto

Nel IX secolo la città è distrutta e saccheggiata dai Saraceni. I superstiti si rifugiarono nella vicina Casilinum una città romana situata alla confluenza dei fiumi Volturno e Clanio. Casilinum prese il nome di Capua, mentre l’antica città è chiamata Capua Vetere. Leggi anche – Santa Maria Capua Vetere, l’altra Capua.

La nuova Capua divenne il centro di un potente principato longobardo, dominando su cittadine e borghi strategici quali Caserta, Teano, Sessa, Venafro e Carinola, arrivando a dominare anche sul Ducato di Napoli, su Montecassino e su Gaeta. Il principato di Capua viene coinvolto nelle lotte tra i normanni, i bizantini e i papi, cambiando spesso alleanze e signori. A partire dal 1135 viene conquistato da Ruggero II d’Altavilla, che lo incorpora nel regno di Sicilia.

Il Sacco di Capua. Il 24 Luglio del 1501, Cesare Borgia, detto “il Valentino”, con un vile inganno, si introdusse in città e trucidò uomini, donne e bambini. Nel tempo la città è ampliata e fortificata più volte fino a raggiungere, nel 1732, la forma e l’ampiezza attuale. Con la conquista del Regno delle Due Sicilie da parte dei Savoia, la città fu  la città di Capua perde progressivamente importanza.

Curiosità. Capua è legata Il Placito capuano – oggi conservato nell’Archivio dell’Abbazia di Montecassino – uno dei più antichi documenti scritti in volgare italiano. Il provvedimento giudiziario venne emesso nel 960 dal giudice Arechisi per dirimere una controversia tra l’Abbazia di Montecassino ed un certo Rodelgrimo sul possesso di alcune terre, rivendicate da tutti e due.

Cosa visitare a Capua

Oggi Capua è una splendida cittadina incastonato tra le sinuose rive del fiume Volturno e le antiche e possenti fortificazioni militari. Anche solo passeggiando nel bellissimo centro storico, che si sviluppa lungo il corso Appio, si nota lo splendore di monumenti ed edifici non solo di epoca medievale ma anche di età romana.

La principale testimonianza è senza dubbio il Ponte Romano sul Volturno e il varco d’ingresso monumentale di Porta Napoli ispirata a Porta Capuana di Napoli. Oltre il ponte, nella sua parte terminale, vi sono i grandi basamenti delle Torri dell’Arco di Federico II. 

Capua Castello delle pietre

Tra gli altri esempi dell’architettura medievale del borgo casertano c’è il Palazzo dei Principi Normanni detto anche Castello delle Pietre. E’ costruito nella seconda metà del XI secolo riutilizzando enormi blocchi di pietra dell’Anfiteatro Campano.

Senza dimenticare il Castello voluto da Calo V nel 1552, il bellissimo Palazzo Fieramosca, in cui persistono elementi decorativi siculo-mussulmani e Palazzo Rinaldi-Campanino, edificato nel XV secolo in stile tardo gotico catalano e pre-rinascimentale.

Tra le molte chiese di origine medievale, solo Sant’Angelo in Audoaldis, attualmente sconsacrata e San Giovanni a Corte, conservano l’aspetto originario. Quelle dell’Annunziata, di San Salvatore e di Sant’Eligio sono invece ricostruite in epoca barocca.

Interessante la Cattedrale di Santa Maria Assunta, la cui facciata ricorda il Duomo di Salerno, fondato nel 856 dal vescovo Landolfo I; il campanile del IX sec., conserva antiche colonne corinzie nonché tre antichi bassorilievi provenienti dall’Anfiteatro Campano.

Nella Cappella del Corpo di Cristo vi è il Museo Diocesano che raccoglie importanti testimonianze artistiche provenienti dall’edificio Sacro e da numerose altre chiese cittadine.​

Il Museo Campano, nel quattrocentesco palazzo Antignano, insieme al museo di Santa Maria Capua Vetere conserva innumerevoli reperti archeologici dell’antica città. Conserva ancella piu grande collezione mondiale di Matres Matutae, antiche statuette votive tipiche della mitologia romana. Annessa al museo vi è anche la Biblioteca.

Carnevale di Capua

Il Carnevale di Capua

Una città ricca di bellezze, storia antica e di tradizioni suggestive come il famoso Carnevale di Capua. Una manifestazione che richiama nel vecchio centro storico tantissime persone provenienti da ogni parte della provincia e della regione.

Le prime notizie ufficiali della festa risalgono al 1886, quando si decise di unire i due eventi più importanti del carnevale capuano: quello dei nobili e quello della gente comune.

La maschera realmente protagonista di questo Carnevale era ed e tutt’ora quella del Re Carnevale. Un personaggio che, dopo aver ricevuto in consegna dal sindaco le chiavi della città, si reca in piazza a declamare con ironia e profondo spirito di critica tutte le malefatte che i pubblici amministratori avrebbero commesso durante l’anno.

Non mancano ovviamente altri tipi di intrattenimento come appunto le mascherate e la sfilata dei carri allegorici.

Come arrivare

In auto – Autostrada A1 Napoli-Milano direzione Roma. Uscire al casello di Capua distante circa 8 chilometri dal centro della città; seguire le indicazioni per il centro.
In treno – Dalla stazione Napoli Centrale prendere il treno per Capua