Ultima Modifica il 11 Ottobre 2020

Nella parte più estrema della penisola di Sorrentina, Sant’Agata sui due Golfi, con un’altezza di 397 metri s.l.m., è in bilico tra il golfo di Napoli e quello di Salerno, abbracciando un territorio notoriamente apprezzato per la bellezza del suo panorama.



“Vado per Sant’Agata”, dicevano i viandanti per indicare il passaggio tra Massa Lubrense a Sorrento segnato da una cappella con una statua della omonima santa.

Il nome è rimasto ad indicare l’intero paese ma con l’aggiunta di “sui due Golfi” a indicarne la sua bella posizione e per distinguerla da tanti altri luoghi che hanno il medesimo nome (Sant’Agata dei Goti).

Sant'Agata sui due golfi

Affacciandosi da Sant’Agata, la prima cosa che conquista lo sguardo sono l’isola di Capri e gli isolotti dei Galli, di Isca e Vetara. Non mancano gli itinerari pedonali che, inerpicandosi tra limoneti e oliveti, permettono di ammirare vecchie torri saracene ed incredibili scorci panoramici mozzafiato.

È probabile che l’antico borgo ospitasse il culto delle sirene, che secondo la leggenda regnano proprio nelle acque della penisola sorrentina.

Cosa vedere nel borgo di Sant’Agata

Oltre agli incantevoli panorami, non puoi mancare una visita alla seicentesca chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie  voluta dalla famiglia Casafestina; ancora oggi è il centro di tutte le attività culturali e sociali della città di Sant’Agata.

Monastero del Deserto Sant-Agata dei due golfi

Sul punto più alto di Sant’Agata c’è il Monastero del Deserto costruito in cima all’omonima collina dai frati Carmelitani nel 1679. E’ ancora oggi abitato da un gruppo di suore di clausura.

Il monastero, facilmente raggiungibile a piedi dal centro di Sant’Agata dei due Golfi, è un luogo di attrazione sia per coloro che desiderano godere del suo panorama mozzafiato, sia per chi vuole vivere una forte esperienza monastica.

Accesso al Belvedere: 1 aprile / 31 ottobre: dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19; 1 novembre / 31 marzo: dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17.

Nei pressi del monastero, in località Vadabillo, è stata scoperta una necropoli edificata dai coloni greci, contenente diversi sarcofagi di tufo e risalente al VI secolo a.C.. Alcuni dei reperti archeologici sono custoditi presso il museo archeologico Georges Vallet di Piano di Sorrento.

Marina di Crappola, Sant' Agata sui due Golfi
Sant’Agata è anche un posto di mare e tanti sono i punti dove sfruttare questo elemento. Tra i più caratteristici c’è il fiordo naturale di Marina di Crapolla. Secondo un’antica leggenda, su questa spiaggia sbarcò l’apostolo Pietro per poi raggiungere Roma. Proprio a lui è dedicata una piccola chiesa, sorta sui resti del tempio di Apollo.

Curiosità – a Sant’Agata dei due golfi regna Alfonso Iaccarino e il suo ristorante pluristellato “Don Alfonso 1890”, in Corso Sant’Agata 11.

Come arrivare a Sant’Agata sui Due Golfi

In auto – uscire al casello autostradale di Castellammare di Stabia. Proseguire in direzione di Sorrento. Appena superata Meta prendere la direzione di Positano. Dopo circa 4 km svoltare per S.Agata. Percorsi altri 5 km molto panoramici si arriva al centro del paese.

In treno – prendere i treni della Circumvesuviana da Piazza Garibaldi diretti a Sorrento. Dalla Stazione di Sorrento partono i bus della società Sita diretti a Sant’Agata.