Ultima Modifica il 10 Ottobre 2023

Ercolano solo il nome evoca un mondo lontano, ricco di storia e di archeologia. A pochi chilometri da Napoli, e ai piedi del Vesuvio, secondo la legenda, dall’eroe greco Ercole e perciò chiamata Herculaneum.



Breve storia di Ercolano

Secondo la leggenda a città di Hercolaneum prende il nome dal mitico eroe greco Ercole che la fondò nel 1243 a.C. Studi più accreditabili ritengono, invece, che la città fu fondata dagli Osci nel XII secolo a.C. Bisogna aspettare il 90 a.C. perché la città venga espugnata dai Romani e trasformata in municipium.

Grazie alla sua posizione sul mare, alla salubrità dell’aria e al clima mite divenne meta di villeggiatura per molte famiglie patrizie romane. Il centro abitato, protetto da una cinta muraria, era costruita su un pianoro vulcanico a strapiombo sul mare ai piedi del Vesuvio.

Scavi di Ercolano, Decumano

Con la terribile eruzione del Vesuvio del 79 d.C. la città di Ercolano si ritrovò sepolta, diversamente da Pompei che subì una terribile pioggia di ceneri e lapilli, sotto una coltre di depositi vulcanici alta fra i 16 e i 30 metri.

Queste particolari circostanze da un lato rendono tuttora assai arduo lo scavo, dall’altro hanno permesso la conservazione di materiali altamente deperibili, come i papiri e gli stessi alimenti, sigillati nel fango secco.

Col tempo si perse memoria dell’antica città romana. La nuova Ercolano, chiamata Resina fino al 1969, si costruì sui resti della vecchia città.

Per la sua scoperta, in modo del tutto casuale, bisogna attendere il 1709 ed è legata al principe austriaco d’Elboeuf. Si narra che, facendo scavare un pozzo in una sua proprietà, s’imbatté nel muro della scena del teatro antico.

Ercolano Parco Aecheologico

Si accede agli scavi attraverso una vasta rampa dalla quale si ha una visione globale dell’antica Ercolano che  sembra ritagliata in una fossa al di sotto dei palazzi moderni.

E’ solo nel 1738, con re Carlo di Borbone, che si cominciò ad effettuare le prime bere indagini tramite pozzi e cunicoli che successivamente venivano ricoperte. Nel 1828 la città fu scavata a cielo aperto per volere di Francesco I di Borbone.

Dal 1927, con Amedeo Maiuri e poi con Alfonso De Franciscis, si è iniziata una campagna sistematica di scavo. Nel 1997, le rovine di Ercolano, insieme a quelle di Pompei ed Oplontis, sono diventate parte del patrimonio UNESCO.

Cosa vedere agli Scavi di Ercolano

La città di Ercolano, seppur meno grande rispetto alla vicina Pompei, rappresenta comunque una meta turistica molto interessante. Grazie all’ottimo stato di conservazione è possibile ammirare imponenti ville nobiliaritaverne, negozi e terme.

Da non perdere: la Casa del Rilievo di Telefo, per la raffinata decorazione in marmo; la Casa di Nettuno e Anfitrite, che presenta la più bella decorazione a mosaico della città; Casa dei Cervi, per gli ambienti sontuosi e per lo splendido giardino; la Casa della Gemma con terme sotterranee; la Casa di Nettuno e Anfitrite con accanto un’antica bottega.

Scavi di Ercolano, Casa di Nettuno e Anfitrite

Ma su tutto primeggia la superba Villa dei Papiri. Fastosa residenza patrizia, celebre per le sculture oggi esposte al Museo Archeologico di Napoli e, soprattutto, per la biblioteca di testi filosofici: una collezione unica al mondo che consta di oltre 1800 papiri.

Presso le Terme suburbane, in cavità destinate al rimessaggio delle imbarcazioni, sono stati rinvenuti oltre 250 scheletri degli abitanti che lì avevano trovato rifugio in attesa di poter prendere il largo e che qui furono invece sorpresi dalla nube ardente.

MAV – Museo Archeologico Virtuale

Il MAV, acronimo di Museo Archeologico Virtuale, è un museo unico nel suo genere che nasce a pochi passi dagli scavi archeologici dell’antica Herculaneum.

Qui il visitatore viene trasportato, grazie all’uso delle più moderne tecnologie, in un sorprendente viaggio a ritroso nel tempo fino a un attimo prima che l’eruzione del 79 d.C. distruggesse le città romane ai piedi del Vesuvio. Il museo è nato nel luglio 2008 ed è oggi gestito dalla Fondazione Cives.

Parco archeologico di Ercolano: info pratiche

Il Parco archeologico è aperto da aprile a ottobre dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso alle 18), nei mesi restanti dalle 8.30 alle 17.00 (ultimo ingresso alle 15.30). Rimane chiuso esclusivamente nei giorni di Natale e Capodanno.
Il biglietto singolo intero costa 13 euro, ma sono previsti sconti. La visita al Teatro Antico è a parte e costa 10 euro.

Come arrivare a Ercolano da Napoli

Treno della Circumvesuviana dalla stazione di Piazza Garibaldi: Napoli-Sorrento o Napoli-Poggiomarino, in tutti i casi si scende alla fermata Ercolano Scavi.
Treno delle Ferrovie Italiane dalla stazione di Piazza Garibaldi: Napoli- Salerno, scendere a Portici- Ercolano. Da li tre linee di bus – la 5, 176 e 177 – portano agli scavi.