Ultima Modifica il 29 Novembre 2020

Il Vesuvio simbolo di Napoli, ispirazione di artisti, poeti e cantanti è parte inscindibile della storia e della cultura di Napoli. Non è certo il vulcano che ha fatto più vittime, ma la sua fama è legata all’eruzione del 79 d.c. che distrusse le città romane di Pompei ed Ercolano.

In ogni sua raffigurazione, che sia un ritratto, una cartolina o una fotografia, Napoli è sempre sovrastata dal Vesuvio.



Questo grande vulcano, una delle mete preferite del turismo italiano e straniero, tocca i 1.281 metri; il cratere ha un diametro di quasi 500 metri e una profondità di 230 metri dal punto più basso dell’orlo.

Le eruzioni famose del Vesuvio

Il Vesuvio, che negli ultimi duemila anni ha avuto più eruzioni, rappresenta ad oggi l’unico vulcano attivo dell’Europa Continentale.

Il Vesuvio dall'alto

Del Vesuvio, un vulcano ancora attivo, si conoscono almeno 30 eruzioni anche se la più famosa è sicuramente l’eruzione del 79 d.C.

Era la mattina del 24 di agosto dell’anno 79 quando le cittadine poste alle falde del Vesuvio (Pompei, Ercolano, Oplontis, Stabia) vennero seppellite interamente sotto una coltre di detriti vulcanici. Questa eruzione ci è stata descritta da Plinio il Giovane in due famose lettere a Tacito.

L’eruzione del  16 dicembre del 1631 è stata la più violenta e distruttiva della storia del Vesuvio nell’ultimo millennio. Secondo tradizione, l’evento ebbe fine solo dopo che la statua di San Gennaro, protettore di Napoli, fu portata in processione dinanzi al vulcano.

Con l’eruzione del 1631 il Vesuvio entra in una fase di riposo che perdura, salvo brevi periodi, fino al 1944. Con l’eruzione del 1872 il cono del Vesuvio raggiunge la sua massima altezza con 1335 m s.l.m.

L’ultima eruzione del Vesuvio, avvenuta il 18 marzo del 1944, provocò il crollo delle pareti superiori del cratere cancellando per sempre dal panorama Napoletano il classico cono fumante ripreso sulle cartoline dell’epoca. Il cataclisma naturale venne ripreso dai cinegiornali dell’esercito angloamericano che all’epoca occupava Napoli.

Il Vesuvio da Pompei

Cosa Visitare

Salire sul Vesuvio è un’esperienza adatta a tutti. La passeggiata che porta al Gran Cono non è troppo impegnativa; non essendo troppo lunga, può essere affrontata da tutti, fermandosi di tanto in tanto ad osservare il panorama.

Le visite guidate partono ogni 15 minuti e generalmente le guide sono anche vulcanologi in grado di raccontarvi non solo la storia del Vesuvio, ma anche fornirvi preziose informazioni sulle attività vulcaniche e sismiche della zona.

Se invece vi interessa visitare il Vesuvio da altre angolazioni, si può scegliere una delle 9 sentieri del Parco Nazionale del Vesuvio. Nato nel 1995 il Parco comprende tutta l’area del vulcano e i siti archeologici di Pompei Ercolano, Oplontis e il Miglio d’Oro.

Vesuvio Napoli

Per monitorare l’attività del vulcano tra i più famosi del mondo, Ferdnando II di Borbone istituti l’Osservatorio Vesuviano. Costruito sul Colle Umberto a 609 metri di quota, oggi l’elegante sede ottocentesca ospita un museo dove si possono osservare le “bombe” vulcaniche e una collezione di sismografi del primo novecento.

Curiosità: Il temibile Vesuvio ha sempre affascinato gli abitanti del posto tanto che sulla sua origine sono nate numerose leggende. Tra queste quella della Strega del Vesuvio. La seducente fattucchiera dalle sembianze di papera, ha la sua dimora proprio sul magico Vesuvio, in compagnia del suo fedele merlo Gennarino.

Informazioni Utili

Orari di apertura : Tutti i giorni compresi i festivi. Gennaio-Febbraio-Novembre-Dicembre: 09:00 – 15:00; Marzo-Ottobre: 09:00 – 16:00; Aprile-Maggio-Giugno-Settembre: 09:00 – 17:00; Luglio-Agosto: 09:00 – 18:00
Costo dei biglietti: Adulto € 10,00
Sito Web: https://www.parconazionaledelvesuvio.it

Come arrivare

  • In Auto Autostrada A3 Napoli – Salerno fino alle uscite Ercolano o Torre del Greco. Da Ercolano inizia la strada più comoda per salire all’Osservatorio e al Vesuvio (quota 1000).
  • Con i Mezzi pubblici Ferrovia Circumvesuviana fino alla stazione Ercolano-Scavi. Da qui c’è un servizio di autobus gestito dalla Vesuviana Mobilità, e un servizio taxi collettivi che in poco più di mezz’ora conducono al Vesuvio (quota 1000).

Una volta raggiunta l’area parcheggio di quota 1000, bisogna continuare a piedi lungo un sentiero che in 15-20 minuti circa porta sul bordo del cratere.

Si consigliano scarpe da trekking o da ginnastica, pantaloni lunghi, abbigliamento a strati, cappello con visiera, binocolo, macchina fotografica occhiali da sole e acqua.