Ultima Modifica il 6 Dicembre 2020

Le Zeppole di San Giuseppe, dolci tipici della pasticceria partenopea, vengono generalmente preparate il 19 marzo in onore della Festa del papà.

Napoli inventò le zeppole, tutta Italia se ne leccò le dita”, scrive Giovanni Bideri nel suo libro “Passeggiata per Napoli e contorni”.



Un prelibato dolce napoletano a base di pasta choux di forma circolare pieno di morbida crema pasticcera, sulla cui sommità svetta un’amarena e una generosa spolverata di zucchero a velo. Per tradizione le zeppole sono fritte, anzi, due volte fritte – prima in abbondante olio e poi nello strutto. Ma per buona pace dei salutisti, c’è anche la versione al forno, decisamente più leggera e una versione mignon.

Curiosità. Se la zeppola ha un buco nella parte inferiore vuol dire che è fritta, se non ce l’ha è al forno.

Fritta o al forno è una delizia, per la sua preparazione ci vogliono pochi ingredienti. Farina, zucchero, uova, burro, olio d’oliva, crema pasticcera, zucchero a velo e amarene sciroppate per la decorazione. Se vuoi cimentarti nella preparazione scopri la Ricetta delle Zeppole di San Giuseppe.

Zeppole di San Giuseppe

Zeppola di San Giuseppe, tra leggenda e storia

Zeppole di San Giuseppe – Bignè di pasta choux farciti con crema pasticcera e decorato con amarene e zucchero a velo.

Secondo alcune teorie il dolce, che oggi porta il nome di Zeppola di San Giuseppe, è la discendente delle frittelle realizzate – il 17 marzo – per la festa dei Liberalia. Celebrazioni, nell’antica Roma, dedicate al dio Liber Pater e alla sua omologa femminile. In loro onore si bevevano fiumi di vino accompagnati da frittelle di frumento fritte nello strutto bollente.

Un altra teoria, di natura cristiana, farebbe risalire la sua nascita alla fuga in Egitto della Sacra Famiglia. Si racconta che San Giuseppe, per mantenere Maria e Gesù, affiancò al mestiere di falegname quello di friggitore e venditore ambulante di frittelle, divenendo così il patrono di tutti i ‘frittaroli’.

La prima ricetta scritta delle Zeppole, preparate dalle monache del Monastero di San Gregorio Armeno, è ufficialmente descritta nel dal celebre gastronomo Ippolito Cavalcanti. Il Duca di Buonvicino, nel suo Trattato di Cucina Teorico-Pratico descrive la progenitrice delle zeppole moderne.

La zeppola di Cavalcanti è poi perfezionata da Pasquale Pintauro che, per primo, pensò di procedere con la caratteristica doppia frittura, e a decorarla con crema pasticcera ed amarene. Ebbe, inoltre, l’idea di friggerle sul marciapiede proprio dinanzi alla sua pasticceria nel giorno di San Giuseppe.

Dove comprare la vostra Zeppola di San Giuseppe a Napoli

Di seguito la nostra selezione di pasticcerie dove potrete trovare le vostre Zeppole di San Giuseppe:

  • Antica Pasticceria Carraturo – Porta Capuana, Via Casanova, 97, Napoli
  • Bellavia, Piazza Francesco Muzii 27, 80129 Napoli,
  • Leopoldo dal 1940, Via Chiaia 258, 80121 Napoli,
  • Moccia Panificio, Via San Pasquale a Chiaia 21, 80121 Napoli,
  • Rescigno Via Foria 40, 80139 Napoli,
  • Scaturchio, Piazza San Domenico Maggiore, 19, 80134 Napoli,