Ultima Modifica il 21 Settembre 2023

Oltre l’uscio di un’antica e tipica casa/bottega del Rione Sanità, si apre il mondo sotterraneo dell’Acquaquiglia del Pozzaro. Un luogo inaspettato e suggestivo a due passi dal famosissimo Cimitero delle Fontanelle.



Un nome curioso legato all’acqua che, proveniente dalla zona posta tra Capodimonte e la Sanità, detta di “Aquilia”, si riversava in  una cinquecentesca fontana che un tempo si trovava difronte la Chiesa di Santa Maria La Nova. Pare che fosse ornata da una vasca a forma di conchiglia, chiamata in gergo quaquilia. Da qui la bizzarra denominazione Acquaquiglia.

Una visita all’Acquaquiglia del Pozzaro aiuta a capire come i napoletani, con il loro ingegno e la loro operosità, abbiano saputo sfruttare le risorse del sottosuolo partenopeo.

Acquaquiglia del Pozzaro

Vincenzo Galiero, il proprietario, è ben felice di raccontare le vicende che lo hanno portato a scoprire un tesoro fatto di cinque pozzi collegati tra loro da antichi cunicoli. Furono probabilmente scavati dai cavamonte per raccogliere e smistare l’acqua tra i convenenti e le abitazioni del posto.

Il suggestivo percorso di visita si trova nella casa / bottega di baccalaiuoli. Qui Il nonno di Vincenzo lavorava e vendeva il baccalà e lo stoccafisso.

Nelle diverse teche sono conservate incredibili reperti storici rinvenuti durante la fase di scavo. Antichi strumenti di lavoro, sculture, otri, fiaschette, maioliche, mattonelle e riggiole. Non mancano reperti più moderni legati alle guerre mondiali, come proiettili, viveri in lattine e addirittura un elmo tedesco.

Acquaquiglia del Pozzaro

Molto suggestiva è la narrazione che Vincenzo Galiero fa della singolare storia del Munaciello. Lo spiritello dispettoso della tradizione napoletana vestito da monaco.

Pozzari e Munaciello

Per secoli i padroni indiscussi del sottosuolo partenopeo sono stati i “pozzari”, coloro che si occupavano di gestione la pulizia delle cavità idriche della città.

A causa dell’altissimo tasso di umidità, erano costretti ad indossare un mantello simile ai monaci, da cui il soprannome di “monaciello”. Il mestiere era pericoloso ma aveva anche alcuni vantaggi come l’accesso ai palazzi dei ricchi per “prendere” qualcosa o per corteggiare le donne.

Acquaquiglia del Pozzaro al Rione Sanità, Via fontanelle 106, 80136 Napoli – Contatti:  339 223 9172.